'don casmurro' di machado de assis apparve per la prima volta a rio de janeiro nel 1899. All'epoca lo scrittore era al termine della vita e aveva sia scritto opere importanti, come le 'memorie dell'aldilà' o il 'quincas borba', ma con questo romanzo trovò qualcosa che ancora non era stato compiuto: quel punto di equilibrio vorticoso fra racconto e riflessione: il sentimento di una letteratura pensata come potente sguardo sul dolore. Con uno stile confidenziale, venato d'ironia e di una sottile malinconia, il protagonista, bento santiago, racconta al lettore la propria avventura umana segnata, sin dall'adolescenza, dall'amore per capitu e dalla gelosia, il presunto tradimento di lei con il suo miglior amico, il progressivo rinchiudersi in un'esistenza cupa e isolata dal mondo, popolata di ricordi e di fantasmi. Una vicenda drammatica che però non si abbandona mai del tutto al pessimismo: con un tono arguto e un linguaggio permeato di aforismi il lettore segue le elucubrazioni di bentinho, un flusso di pensieri che riflette la voce unica del suo autore, la cui prospettiva scettica e disincantata è nutrita da un umorismo cinico e quasi anglosasone che prevale sullo sguardo sconfitto di bento. Grazie alla sua scrittura innovativa, 'don casmurro' rimane ancora oggi un testo modernissimo e fondante della produzione letteraria brasiliana.