Un documentato e incuriosito viaggio dai fenici e dai greci agli anni di mezzo del novecento in terra di sicilia. Racconti, notizie, miti, personaggi in una narrazione che ripercorre la storia dell'isola, e la arricchisce con la sorpresa per la straordinaria varietà, la meraviglia per la bellezza, la desolazione per un destino testardo, e una quieta disperazione. John julius norwich (scomparso nel giugno del 2018) oltre che storico era stato un documentarista ed un reporter di viaggi. Il suo modo di scrivere storia aveva quindi come scopo indispensabile anche una forma di intrattenimento, quello di avvincere il lettore in resoconti del passato «interessanti e piacevoli da leggere» e mirati alla ricerca di un «senso». Per cui, questa breve storia non è soltanto una sintesi documentata o un incuriosito viaggio dai fenici e dai greci agli anni di mezzo del novecento in terra di sicilia. È la ricerca, in duemila e cinquecento anni di storia, di una spiegazione alla fortissima impressione che a lui, persona, diede la sicilia quando per la prima volta la incontrò e sentì di aver fatto una scoperta che lo avrebbe accompagnato per la vita intera. Si riversa, nella sua narrazione storica, la sorpresa per la straordinaria varietà, la meraviglia per la bellezza, la desolazione per un destino testardo, e una quieta disperazione. E queste complesse sensazioni cerca di condividere con il lettore riportandogli le cose le persone e i fatti notevoli della vicenda dell'isola. Con grande attenzione per gli intrecci sorprendenti, per le ricorrenze che sembrano rivelare una tendenza generale, per i personaggi dai colori più vivi. Norwich era lo storico che scrisse i due volumi sui 'normanni nel sud'; testi che furono a lungo, sulla loro materia, la fonte principale, se non l'unica, di conoscenza per i lettori appassionati. Questa 'breve storia della sicilia', terminata nel 2014 – e che qui proponiamo per la prima volta ai lettori italiani –, è stata in certo modo un ritorno.