Sotto cieli rossi svela molte cose che al lettore medio occidentale sono ignote, o note solo parzialmente. Come dice karoline stessa: «in quanto esponente dei millennial cinesi voglio mostrare le emozioni, le scelte e i compromessi, il coraggio e la speranza che condividiamo con i nostri coetanei di tutto il mondo» «karoline kan, millennial figlia della cina, apre una finestra privilegiata su un paese che sta cambiando a velocità incredibile». - the new york times «l'avvincente autobiografia di una generazione – e di una superpotenza – stretta fra tradizione e ambizione». - the economist «coraggiosa e diretta… karoline kan ci regala una interessantissima guida 'candida' all'affascinante generazione di cui fa parte». - the new york timesnata in un piccolo paese vicino tianjin tre mesi prima del massacro di piazza tienanmen del 4 giugno 1989, karoline kan ci racconta la sua storia, e la storia della sua generazione, stretta tra la politica autoritaria cinese, il boom economico e il rapidissimo sviluppo tecnologico. Karoline, trent'anni, rientra a pieno diritto nella generazione dei millennial, e da quel punto di vista ci rivela ciò che lei e tre generazioni della sua famiglia hanno vissuto sulla propria pelle. A partire dalla politica del figlio unico, in vigore fino al 2015 e che ebbe come risultato la scomparsa di un numero di bambine compreso tra i trenta e i sessanta milioni: karoline è una secondogenita, per di più femmina, nata per estrema determinazione della madre che ha dovuto mettere in atto mille sotterfugi per sfuggire agli aborti imposti dal regime, rischiando di non farle ottenere il certificato di esistenza in vita e di condannarla tra le file degli «invisibili». Karoline cerca di capire fino in fondo i diversi cambiamenti radicali cui la cina va incontro negli anni successivi, dalla messa al bando del falun gong, innocua disciplina spirituale basata sulla meditazione, con decine di migliaia di praticanti sottoposti ad arresti e torture, alle indagini sugli studenti liceali condotte dalla polizia per scongiurare loro eventuali complicità con movimenti politici contrari al partito comunista, fino allo sviluppo tecnologico che ha mutato le prospettive, e la connessione con il resto del mondo, dei giovani cinesi.