Suona nei club di harlem e di broadway, all'ombra dei vulcani d'africa, ma anche a saturno (alabama), a montmartre e in olanda, nella foschia e negli spazi interstellari. Lo si sente in canada e in california, a chicago, new orleans, nei film polacchi, tra le carovane zingare. Lascia tracce nelle cliniche psichiatriche e nelle sartorie, nel letto di un fiume a new york e sopra un ponte entrato nella leggenda. Si sposta su navi, taxi, aerei, incontra james joyce e charlie brown, è sempre carico di bottiglie perché la sua sete non accetta compromessi. Sotto forma di abito elegante compare al casinò di sanremo e fa distrattamente capolino sul palco del festival. Tutto questo è il jazz, e dietro, in ordine sparso ma non troppo, ci sono i suoi uomini con le loro storie. Sul palco di luca ragagnin 64 pezzi che si scambiano le battute alternando assoli e orchestrazioni raffinate. Un 'amore supremo' è un libro jazz.