Con la strage di madrid, l'11 marzo 2004, è emersa una realtà ancor più pericolosa: alla rete del terrorismo internazionale fanno ormai capo, oltre alle sigle in vario modo collegate a osama bin laden, gruppi estremistici che sono uniti dalla comune ideologia dell'antiamericanismo e dell'antiebraismo: di sinistra, di destra, terzomondisti e nazionalisti. Come un cavallo di troia, il terrorismo è ormai penetrato nella fortezza occidentale e ne sfrutta la tutela giuridica e le libertà garantite dalla democrazia.
Per la prima volta magdi allam racconta se stesso, musulmano laico nato e cresciuto nell'egitto di nasser ed emigrato in italia nel 1972: 'partendo dal mio vissuto posso testimoniare che soltanto quarant'anni fa la situazione in medio oriente era radicalmente diversa. La società e le istituzioni erano laiche. La cultura dell'odio e della morte, che l'occidente oggi associa ai musulmani, non è nel dna dell'islam'. Allam, in questo libro, ha deciso di togliersi tutti i 'sassolini', denunciando apertamente sia gli integralisti che l'hanno condannato come 'nemico dell'islam', sia i loro complici occidentali che alimentano uno scenario di scontro e di odio. Una testimonianza forte, sofferta, estrema.
Dopo le minacce ricevute da hamas per aver denunciato i kamikaze palestinesi, 'la mia vita', sostiene allam, 'è diventata strettamente collegata alla sorte di israele, per una mia scelta interiore di fede nella sacralità della vita e per una bizzarria del destino che ha voluto che fosse un musulmano laico a battersi in prima linea, anche a rischio di morire, per difendere il diritto all'esistenza dello stato ebraico'. In quel clima, anche un ragazzo di grande sensibilità e educato in una scuola religiosa italiana come lui non era rimasto del tutto immune al pregiudizio anti-israeliano, che venne però spazzato via dalle esperienze successive: 'in queste pagine ho voluto raccontarvi il mio lento e sofferto percorso esistenziale dall'ideologia della menzogna, della dittatura, dell'odio, della violenza e della morte alla civiltà della verità, della libertà, dell'amore, della pace e della vita. Fino a maturare il pieno convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincida con la difesa del diritto di israele all'esistenza'. Ecco perché questo libro autobiografico parla alle coscienze di tutti: dietro l'intransigenza con cui si tutela il diritto di israele all'esistenza e alla pace c'è la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli di infiltrazione e legittimazione dell'ideologia della morte.