Il giorno di pasqua del 2018, nel tradizionale discorso urbi et orbi, il papa, dopo un lungo silenzio, esclama a gran voce: 'dio non esiste'. Tre parole che gettano nello sconcerto cristiani, ebrei, musulmani, agnostici, atei, e scatenano uno tsunami nel mondo intero. «ecco che d'un tratto spariscono 'turbanti, veli, kippa, talari' e che di tutte queste ostentate identità religiose (altrettante 'incarnazioni dell'uomo sandwich') non resta più niente (la ragione, che quando dorme genera mostri, quando è svegli opera miracoli). » – sette del corriere della sera È l'inizio di una settimana folle, che incendierà il pianeta e farà piazza pulita di ogni sentimento religioso. Ma che cosa ha spinto il sommo pontefi ce a un intervento così intempestivo? In tempi di massacri nel nome della religione, questa favola contemporanea, visionaria e insolente, che tiene il lettore con il fi ato sospeso, lascia trasparire gli accenti di una fede illuministica nella ragione: forse, senza la violenza che a volte il sentimento religioso comporta, la fratellanza tra gli esseri umani non sarebbe più un'utopia.