Anni cinquanta, acilia, una borgata a diciotto chilometri da roma, neppure una periferia, una terra di nessuno, un far west di marane, canali, paludi, baracche, case abusive, campi coltivati, gente affamata di tutto, senza elettricità, senza fogne. Una terra da sopravvivere e per questo piena di speranza e frustrazioni, un posto che per quattro ragazzini si trasforma in un territorio magico, ma sempre duro e spietato, come le fiabe vere. I quattro ragazzini si chiamano sorcio, rana, polmone, er pelle e scavano forsennati ognuno la sua buca per seppellire talismani potenti cui sono appesi i sogni di chi è fuori dal mondo. Il regno di acilia svela una sotterranea natura, cambia pelle, brilla di notte e ammanta le cose di prima di un velo di perle.