Vincitore del premio libro dell'anno 2011 di radio3 fahrenheituna famiglia italiana uguale a tante altre e diversa da tutte. Trent'anni di illusioni e paure raccontati dalla cameriera italia, arrivata a casa marziali da un misterioso istituto dov'è stata formata per compiere al meglio la sua missione: vegliare sulla famiglia accompagnandone nell'ombra l'esistenza. E come sfogliare un album dove le foto sono incollate in fretta e a volte sono staccate, una collezione di immagini precise eppure leggermente sfocate, come se il tempo le consumasse dall'interno togliendo loro ogni possibilità di bloccare gli attimi. La famiglia marziali cerca di restare in posa, immobile nella serenità, ma colpe antiche e smanie recenti la agitano di continuo. Il padre ingegnere è un reduce della repubblica sociale italiana, vorrebbe dimenticare molte cose ma non può; la madre, bella e distante, teme la vita, se ne protegge, fino a scivolare nell'assenza. E i figli sono tre discese che fuggono via dalla morsa della realtà: tancredi entra nei gruppi terroristici dell'estrema destra, nella roma degli anni di piombo; giovanni sceglie l'arte come soluzione al problema dell'esistenza, ma le parole non lo salvano; marianna ama senza tregua, ama e sogna e ogni volta cade, fino a farsi male, e ogni volta si rialza. E italia guarda e protegge tutti, spolvera e ascolta, cuce e aggiusta. Ma chi è questa ragazza che sa tanto più degli altri, che sembra rispondere a un ritmo più lento e profondo, al battito che precede e contiene ogni vita?
Amaranta è una suora che giorno dopo giorno è invecchiata nella sfiducia, 'nel sospetto di stare dentro a una storia bugiarda'. Rifugiandosi nella vocazione come in una tana, si sente dolorosamente diversa dalle altre suore che sembrano indaffarate e felici. Un giorno la madre superiora le ordina di dedicarsi alla cura dei bambini dell'asilo: una proposta terribile per amaranta, che i bambini non li ama né li capisce. Eppure il contatto quotidiano con quelle tredici creature la cambia profondamente. Il suo cinismo, il suo disincanto sfarinano nella concretezza dei gesti e dei rapporti. Poi arriva luca, un bambino problematico, quasi autistico. Nel corso del libro pronuncerà - quasi come un diavolo tentatore - solo tre parole, tre parole strane e casuali (sigaretta, ruba, uomo) che suor amaranta interpreterà come ordini diretti a lei. Cosí fumerà una sigaretta, ruberà un oggetto in un centro commerciale e amerà un uomo. E si troverà infine degna di se stessa.
Tito ha 25 anni e lavora all'ufficio postale di un paesino, quando gli arriva una lettera da roma che gli cambia la vita. Quella lettera contiene un grande imperativo:
Tito ha 25 anni e lavora all'ufficio postale di un paesino, quando gli arriva una lettera da roma che gli cambia la vita. Quella lettera contiene un grande imperativo: 'scrivi! ' . Tito lascia il lavoro, il paese, gli affetti e parte per la capitale. Là conosce aurelio e morella che diventano i suoi compagni di strada. Ognuno attraversa con entusiasmo e goffaggine il proprio destino, fino alla fine, e dall'alto c'è qualcuno che guarda.
Nella roma d'oggi, il febbrile salvataggio di un personaggio che si rivela essere un marziano diventa una lotta che coinvolge tutte le grandi questioni della vita. Una favola moderna che insegue briciole di saggezza. Luca, il protagonista, è un trentenne che fa il tassista abusivo. Una sera di pioggia si imbatte in un travestito che fugge, inseguito da alcuni energumeni. Il travestito è in realtà un marziano, è portato a casa di luca e, ferito, sta lentamente morendo. Tutto il romanzo è il tentativo spasmodico di salvargli la vita.
Sette storie d'amore, sette incontri tra il cane e il lupo, tra la vita addomesticata e l'attimo feroce. I protagonisti non sono bestie ma uomini-cane che abitano sulla terra, svolgono lavori tranquilli, hanno famiglie normali e amori scialbi. Sono giornalisti, scrittori, studenti dalle caute speranze, le cui vite all'improvviso si spaccano davanti a un crepaccio, un orrido dove si intravede un corpo femminile, un volto crudele, una passione che fa affiorare una verità più grande e dolorosa, un'ossessione che ritorna dal passato e ricorda che non c'è tempo. Allora la cuccia diventa stretta e la catena troppo corta, viene voglia di abbandonarsi al proprio destino, di farsi lupi e amare. Nel 1996 il romanzo ha vinto il premio palazzo al bosco.
Un libro di racconti sull'insegnamento, il suo fascino, le sue ambiguità, le sue sorprese. Siamo abituati a pensare al rapporto professore-allievi come a una strada a senso unico, dove l'adulto va avanti nelle sue spiegazioni e il ragazzo tace e impara, o si dilegua. In realtà, dice con forza lodoli, tutti hanno qualcosa da raccontare agli altri, e anzi spesso sono proprio i giovani (più liberi? Più innocenti? ) a fornire soluzioni esistenziali a chi da troppi anni si è incagliato dentro una lezione stanca e avvilita.
Costantino si trova su un barcone-ristorante ancorato sul fiume e sta per morire. Sa, o crede di sapere, che ottavio e fedele, i due uomini seduti al suo tavolo, entro mezzanotte lo uccideranno. E nei minuti che lo separano dalla fine, trova spazio la sua storia: la storia di un uomo irrequieto, che ha dentro di sé 'la guerra e il dopoguerra' e che forse ha finalmente trovato nell'amore per una strana creatura il senso della sua esistenza.