'forse in questo xxi secolo riusciremo a capire cosa sono la materia e l'energia oscura e il loro 'ruolo' nella formazione ed evoluzione delle galassie, a scoprire pianeti simili alla terra e forse un giorno riceveremo un 'segnale radio modulato, non i soliti rumori emessi dal sole e dalle galassie, ma un segnale chiaramente artificiale partito da un lontano pianeta anni e forse secoli fa da chi come noi si domanda: ma siamo soli nell'universo? Possibile che questo immenso universo abbia generato una sola civiltà? ' una guida dell'universo, corredata da fotografie, per svelarci i misteri e lo spettacolo del cosmo.
Margherita hack, 'un bestione tutto senso e stupore', come l'ha scherzosamente definita un collega, ha attraversato il novecento con lo sguardo rivolto verso un ignoto da indagare continuamente ma 'con i piedi ben saldi per terra', mettendo la propria intelligenza e sensibilità al servizio di tutti sin dai suoi primi passi da ricercatrice. La sua contagiosa sete di conoscenza non si è mai placata. Dall'adolescenza in tempo di guerra, alla scoperta casuale dell'astrofisica, e nonostante le difficoltà incontrate all'inizio nell'ambiente universitario fiorentino, si è conquistata il proprio successo passo dopo passo senza mai dimenticarsi dei maestri che hanno contribuito a renderla la persona straordinaria che è: i suoi genitori, raro esempio di libertà e coerenza durante il fascismo, otto struve che l'ha invitata ad harvard e il marito aldo, l''enciclopedia vivente' di cui si è cibata per una vita intera. In occasione dei suoi novant'anni, margherita hack si confida con acume e impertinenza; a noi 'fratelli di zuppa', nati insieme a lei da quella primordiale esplosione di particelle, ricorda l'importanza dei principi che hanno guidato la sua vita: l'etica del lavoro, l'ostinazione, l'impegno civile e morale, la fiducia in se stessi e nelle proprie idee. Testimonia la sua partecipazione civile alle vicende della società italiana, ripercorre con la memoria la sua straordinaria avventura intellettuale contro corrente, e gli 'scompigli' che non ha mai smesso di provocare.
Montiamo in sella con margherita hack per ripercorrere con un'ironia garbata tutta toscana la sua vita al ritmo di dolci o sfrenate pedalate. La celebre astrofisica ci racconta come è passata dal triciclo alla bici da corsa. In mezzo ci sono le salite fiorentine, l'università, il secondo conflitto mondiale e il rifiuto di aderire al fascismo, l'amore per aldo che, prima di diventare suo marito, fu grande amico d'infanzia e di giochi al bobolino, la passione per il ciclismo e l'atletica, la carriera, l'affetto per gli animali, i viaggi all'estero, trieste e le gite a due ruote a respirare libera nella natura, o le piacevoli nuotate a barcola. Negli ultimi capitoli, quasi una pedalata civile, ci descrive il suo impegno culturale e politico, l'attenzione verso l'ambiente e le sue considerazioni sul dibattito dell'energia nucleare. Infine ci confida la vita nella sua 'quarta giovinezza' lontana dalla bicicletta, ormai 'appesa al chiodo', ma ancora ricca di sogni e di ideali. Prefazione di patrizio roversi.
Margherita hack, 'un bestione tutto senso e stupore', come l'ha scherzosamente definita un collega, ha attraversato il novecento con lo sguardo rivolto verso un ignoto da indagare continuamente ma 'con i piedi ben saldi per terra', mettendo la propria intelligenza e sensibilità al servizio di tutti sin dai suoi primi passi da ricercatrice. La sua contagiosa sete di conoscenza non si è mai placata. Dall'adolescenza in tempo di guerra, alla scoperta casuale dell'astrofisica, e nonostante le difficoltà incontrate all'inizio nell'ambiente universitario fiorentino, si è conquistata il proprio successo passo dopo passo senza mai dimenticarsi dei maestri che hanno contribuito a renderla la persona straordinaria che è: i suoi genitori, raro esempio di libertà e coerenza durante il fascismo, otto struve che l'ha invitata ad harvard e il marito aldo, l''enciclopedia vivente' di cui si è cibata per una vita intera. In occasione dei suoi novant'anni, margherita hack si confida con acume e impertinenza; a noi 'fratelli di zuppa', nati insieme a lei da quella primordiale esplosione di particelle, ricorda l'importanza dei principi che hanno guidato la sua vita: l'etica del lavoro, l'ostinazione, l'impegno civile e morale, la fiducia in se stessi e nelle proprie idee. Testimonia la sua partecipazione civile alle vicende della società italiana, ripercorre con la memoria la sua straordinaria avventura intellettuale contro corrente, e gli 'scompigli' che non ha mai smesso di provocare.
Una scienziata atea che ha appena compiuto novant'anni e un prete di frontiera sempre pronto a lottare dalla parte dei più deboli si interrogano sui valori fondamentali che orientano l'azione umana e sui temi del vivere quotidiano: il senso della fede oggi, l'etica, il significato del progresso, il futuro dei giovani, le forme dell'amore, la vita e la morte, l'impegno civile e la politica, le questioni ambientali e sociali, il lavoro e la giustizia. Con sensibilità e rispetto per le reciproche posizioni affrontano argomenti delicati e controversi, come il testamento biologico, il degrado della politica, il potere della chiesa, gli stili di vita, la sessualità, pro: ponendo risposte che possono essere terreni di incontro e di scambio fecondo. Il pensiero ironico e limpido di margherita hack a tratti si scontra e a tratti si amalgama con il punto di vista audace e coerente di pierluigi di piazza, dando vita a un libro agile e profondo, che regala nuovi orizzonti e aiuta a pensare.
Una scienziata atea che ha appena compiuto novant'anni e un prete di frontiera sempre pronto a lottare dalla parte dei più deboli si interrogano sui valori fondamentali che orientano l'azione umana e sui temi del vivere quotidiano: il senso della fede oggi, l'etica, il significato del progresso, il futuro dei giovani, le forme dell'amore, la vita e la morte, l'impegno civile e la politica, le questioni ambientali e sociali, il lavoro e la giustizia. Con sensibilità e rispetto per le reciproche posizioni affrontano argomenti delicati e controversi, come il testamento biologico, il degrado della politica, il potere della chiesa, gli stili di vita, la sessualità, pro: ponendo risposte che possono essere terreni di incontro e di scambio fecondo. Il pensiero ironico e limpido di margherita hack a tratti si scontra e a tratti si amalgama con il punto di vista audace e coerente di pierluigi di piazza, dando vita a un libro agile e profondo, che regala nuovi orizzonti e aiuta a pensare.
Fin dagli esordi dell'umanità la volta stellata è sempre stata la culla di dèi e cosmogonie, racconti per esorcizzare il mistero della vita e della morte. Nel contempo, in ogni civiltà, alla visione religiosa del mondo si sono contrapposte menti curiose che hanno cercato spiegazioni razionali dei fenomeni naturali e celesti. Questo libro racconta come si è evoluta la nostra capacità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del mondo, dagli astronomi della grecia classica alla nascita della scienza moderna con galileo e keplero alle scoperte di newton,- per arrivare all'astronomia e alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del novecento. Ci pone di fronte ai problemi cui ancora la scienza non sa rispondere: l'origine dell'universo e della vita. Ci interroga sulla natura del nostro universo: è tutto ciò che esiste? E finito o infinito nel tempo e nello spazio? E uno fra tanti? Com'è possibile che da una caotica zuppa di particelle elementari si sia originato il cosmo gerarchicamente ordinato, le stelle e galassie, dai cui elementi è nata la vita biologica evolutasi fino ad arrivare a quello straordinario strumento di conoscenza che è il cervello umano? A tanta meraviglia si può rispondere invocando un creatore, oppure accettando la bellezza di un mondo governato dalle leggi della materia senza altri fini.
Fin dagli esordi dell'umanità la volta stellata è sempre stata la culla di dèi e cosmogonie, racconti per esorcizzare il mistero della vita e della morte. Nel contempo, in ogni civiltà, alla visione religiosa del mondo si sono contrapposte menti curiose che hanno cercato spiegazioni razionali dei fenomeni naturali e celesti. Questo libro racconta come si è evoluta la nostra capacità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del mondo, dagli astronomi della grecia classica alla nascita della scienza moderna con galileo e keplero alle scoperte di newton,- per arrivare all'astronomia e alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del novecento. Ci pone di fronte ai problemi cui ancora la scienza non sa rispondere: l'origine dell'universo e della vita. Ci interroga sulla natura del nostro universo: è tutto ciò che esiste? E finito o infinito nel tempo e nello spazio? E uno fra tanti? Com'è possibile che da una caotica zuppa di particelle elementari si sia originato il cosmo gerarchicamente ordinato, le stelle e galassie, dai cui elementi è nata la vita biologica evolutasi fino ad arrivare a quello straordinario strumento di conoscenza che è il cervello umano? A tanta meraviglia si può rispondere invocando un creatore, oppure accettando la bellezza di un mondo governato dalle leggi della materia senza altri fini.
Non solo siamo fra gli ultimi in europa nelle materie scientifiche, ma quando riusciamo a formare un vero genio in genere gli mettiamo in mano una valigia e lo mandiamo a far del bene all'estero. Perché in italia la ricerca proprio non vuole funzionare? Per due motivi, entrambi ben radicati nella storia e nel costume nazionali. Da un lato scontiamo una cronica quanto inspiegabile paura della scienza e delle sue potenzialità, e dal caso galileo alla battaglia contro l'analisi preimpianto degli embrioni molta responsabilità spetta alla chiesa e al suo vizio di dettare legge in un paese che pure si professa laico. Dall'altro lato ci si mette lo stato che da destra a sinistra taglia i fondi all'università, spreca le scarse risorse, ingarbuglia le carriere accademiche senza peraltro riuscire a sottrarle ai 'baroni'. Così, mentre da ogni parte si decanta l'importanza dell'innovazione per la crescita del paese, nei fatti chi dovrebbe produrla viene ostacolato con ogni mezzo: concorsi macchinosi, precariato a vita, stipendi da fame e, perché no, obiezione di coscienza. Storie di ordinaria contraddizione in un sistema che cola a picco. Margherita hack dedica questo libro all'analisi delle condizioni di una ricerca che non ha più né stato né chiesa su cui contare. Passa al vaglio le riforme che si sono succedute sotto quattro governi, denuncia gli errori ricorrenti e le troppe incongruenze, mette in luce gli esempi positivi incontrati nel corso della sua carriera e infine propone qualche idea.