Un minuscolo appartamento in periferia in una casa spoglia con un prato triste: marcella ha deciso di rifugiarsi lì a scrivere. Nel silenzio di una stanza racconta a frammenti una parte della propria vita: l'infanzia riempita di solitudine e traumi oscuri, il disturbo alimentare che nessuno (neanche la psichiatra) voleva riconoscere, i successi, la rinascita. Il diario si sviluppa a frammenti con ricordi messi insieme nell'unica visione che ci è concessa avere, quella di chi lo scrive. Nella stanza di marcella c'è proprio tutto, ma non esiste cibo. 'perchè il cibo è il mio abbraccio, per questo vado a peso'. Nelle pieghe della vita apparentemente realizzata di una donna si nascondono segreti: la violenza, la solitudine di scelte sbagliate e, sopratutto, il cibo. Che è maledizione e sollievo, piaga evidente ma riconosciuta. Fino alla salvezza di una casa anonima in cui scrivere.
Fate, aquiloni, case nel bosco, perle meravigliose e ranocchie petulanti: i protagonisti di queste piccole fiabe ricordano a ogni adulto che la vita può essere guardata con gli occhi di un bambino. Occhi incantati e a volte tristi, occhi che non devono mai smettere di vedere. Perché il nostro vivere, con i molteplici bagliori di luce e ombra, non è altro che una lunga favola incantata. Questa raccolta di fiabe è un regalo. Per chiunque voglia ascoltare.
Incomunicabilità, leggerezza, semplicità e limpida perfezione della mente dei bambini, questi sono i temi affrontati dall'autrice nella raccolta 'i racconti delle bacche rosse'. La parola scritta, disegnata, cantata non sempre è sufficiente per comunicare davvero, ed esistono anime che non possono o non vogliono recepire il messaggio: è la sofferenza, oppure il terrore che l'emozione sia troppo intensa a bloccare o impedire la comprensione tra persone. I bambini e gli animali con la loro natura semplice e diretta riescono invece a trovare passaggi segreti che gli adulti non sanno vedere: una fiaba raccontata da un libro viene accettata per ciò che è solo da un bambino, ed è ancora un bambino a mettere una piccola rondine azzurra di fronte al proprio sciocco egoismo. Un bambino, di nuovo, muove a commozione una gelida montagna che rifiuta l'amore, o rivela a un vecchio cappellaio la verità sulla vita e la morte, usando parole che nessun adulto può ricordare. Queste fiabe insegnano che nascondersi, rifiutare il contatto con gli altri per sfuggire l'incomprensione è inutile, come inutile è inventare canali di comunicazione alternativi poiché vivere è anche scontrarsi con la difficoltà di relazione umana. I luoghi di sogno rappresentano un rifugio in queste fiabe: che siano boschi incantati popolati da fate oppure fari arroccati su isole immaginarie, o ancora castelli di sabbia che custodiscono desideri.
Le storie a volte nascono dal niente, dalla danza leggera di un delfino o da una mente che ricorda silenziosa. Dolore e gioia, amore, perdita e rinascita: il cuore di una donna racconta il lungo cammino del vivere.
Barbara, aspirante chirurgo, decide di fare domanda di specializzazione in un istituto oncologico all'avanguardia. Ma già dal primo giorno capisce che quel posto è diverso da tutti gli altri ospedali in cui ha messo piede, e non solo per la tecnologia avanzata e la preparazione di chi ci lavora. L'istituto, come lo chiamano tutti, è un mondo a sé, un universo parallelo dove conta solo il senso ultimo delle cose, e dove i medici sono visti come esseri quasi sovrannaturali in grado di sconfiggere la morte. Perché lì il cancro, unico centro e argomento dei pensieri, ribalta priorità e prospettive e filtra la realtà attraverso una lente modificata. Ogni istante si è costretti a guardare in faccia il dolore, infondere coraggio e speranza: questo ci si aspetta dai medici che esercitano lì dentro e ora barbara è uno di loro. Ma come si resiste in quel mondo? A guardare negli occhi giulia, la ragazza bellissima, che si sta spegnendo a soli ventisette anni? Oppure rosa, abbandonata dal marito subito dopo la diagnosi, condannata a lasciare soli i suoi tre figli adottivi? Ma nessuno è al riparo: il dottor van reijen, fino a un attimo prima lo stimato direttore della chirurgia toracica, diventa malato tra i malati che lottano per la sopravvivenza. Barbara è forte e determinata, ha sempre saputo cosa vuole dalla vita, ma da quando ha varcato la soglia di quell'edificio le sue certezze iniziano a vacillare. In questo romanzo a più voci mariagiovanna luini racconta con delicatezza e realismo l'esperienza sconvolgente del male.