'questo testo riconduce la nascita d'israele alla sua realtà storica. Tenendo assieme la critica letteraria dei racconti biblici, l'apporto dell'archeologia e dell'epigrafia e i criteri della moderna metodologia storiografica, liverani riporta i materiali testuali all'epoca della loro redazione, ricostruisce l'evoluzione delle ideologie politiche e religiose in progressione di tempo, inserisce saldamente la storia d'israele nel suo contesto antico-orientale. Emergono così la storia normale dei due piccoli regni di giuda e d'israele, analoga a quella di tanti altri piccoli regni locali, e la storia inventata, che gli esuli giudei costruirono durante e dopo l'esilio in babilonia. Gerico non è crollata al suono delle trombe di giosuè, la conquista della terra promessa non è mai avvenuta così come narrato, salomone non aveva un grande regno e forse il dio del sinai un tempo aveva anche una compagna. Il libro di mario liverani, sintesi di lavori in corso da anni tra gli archeologi israeliani e non, è fatto per provocare una scossa a quanti si sono nutriti per decenni di quel filone che nel dopoguerra fu trionfalmente inaugurato da testi come 'la bibbia aveva ragione' di werner keller. (marco politi, 'la repubblica)
Nella bassa mesopotamia del iv millennio a. C . Si compie il salto dalla 'barbarie' neolitica alla 'civiltà' storica, ossia alla complessità organizzativa dello stato, della vita urbana, dell'amministrazione e della scrittura. Mario liverani insegna storia del vicino oriente antico nell'università 'la sapienza' di roma.