Sotto le pendici verdeggianti del vesuvio flavia rimpiange la sorte che l'ha obbligata a sposare il ricchissimo quinto, molto più anziano di lei. Dall'altra parte della strada, lucio ceio, brillante uomo politico, spia la sua inquietudine, pronto a offrirle un momento di dolcezza, una breve passione clandestina. Quinto, spesso lontano per affari, intraprende un viaggio che lo inghiottirà nel mistero; nel frattempo a roma, poppea, la moglie di nerone, muore all'improvviso in circostanze poco chiare, e il console plauzio, insieme ad altri senatori, aderisce a una congiura contro l'imperatore. Attimi di felicità e di tristezza, segreti tormentosi e brillanti carriere, vissuti da uomini e donne inconsapevoli della catastrofe che sta per abbattersi sulla bella e chiassosa città di pompei. Dalla costa vesuviana a rieti, dalla penisola iberica alla capitale dell'impero si snodano le vicende di un'umanità vivida e vera, narrata nei luoghi stessi in cui ha abitato; un passato che diventa un presente familiare, a tratti intimo, in cui il lettore riconosce senza esitazione un patrimonio di storia e cultura molto più vicino a noi di quanto si possa immaginare. E su tutto incombe l'ombra del vesuvio, il monte sacro a giove, che nessuno all'epoca immaginava fosse un vulcano.