Il nuovo romanzo di martin suter. Il più politico e travolgente, con un finale degno di dürrenmatt. «un thriller ambientato nel mondo delle banche, che rivela quanto sia fragile il nostro sistema finanziario». - orf, austria jonas brand non può immaginare cosa lo aspetti quando l'intercity per basilea su cui sta viaggiando si blocca in galleria. Uno dei passeggeri è caduto dal convoglio ed è morto sui binari; brand prende la telecamera, registra gli eventi, intervista i passeggeri. È un videoreporter con aspirazioni da regista, il film dei suoi sogni, montecristo, una storia di tradimenti, inganni e vendette, ha ambizioni di successo, se mai qualcuno gli darà una possibilità. Qualche mese dopo brand incontra una donna, marina ruiz, affascinante svizzera-filippina. La loro sembra diventare una storia d'amore, ma ad attenderlo c'è un altro colpo del destino: due banconote da cento franchi svizzeri con lo stesso numero di serie, e per la banca entrambe autentiche. Seguono strane coincidenze: la visita di un ladro a casa di jonas e un'aggressione ai suoi danni per strada. Nessuno dà particolare importanza ai due fatti, ma il videoreporter è turbato e su consiglio dell'amico max, giornalista economico in declino, decide di approfondire la questione delle banconote. Come ha scritto alain claude sulzer, «suter ha creato un teatro dell'intrigo ricco di personaggi e di grande autenticità». La drammatica e coinvolgente vicenda di jonas brand, tra alta finanza e banche globali, produttori cinematografici e televisioni, inchieste e minacce, prende forma in un romanzo che racconta con brillante intelligenza e gusto della suspence quel circo tutto contemporaneo in cui va in scena il mistero del grande capitale, delle immense ricchezze, del potere che niente può fermare. E in cui l'ambizione degli uomini non trova limiti ai suoi desideri.