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Julien Tromeur


Classifica Libri di Mervyn Peake

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Libri in questa classifica: 5

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

Gormenghast
La Trilogia

Mervyn Peake

Narrativa italiana - Antologia

Gormenghast<br>La Trilogia
Invidiabile la sorte del lettore che affronta per la prima volta questo monolito letterario, unico per concezione e architettura. Castello-caverna che la natura ha divorato, o che ha divorato la natura, gormenghast è in primo luogo un modo di vivere, di essere: è tutto. E dunque esclude per definizione il resto, tanto che chi lo abita non riesce neppure a immaginare una realtà esterna. A descriverlo non poteva essere che uno scrittore e illustratore di genio come mervyn peake, visionario estremo. L'avventura si snoda in tre atti. Nel primo assistiamo alla nascita di tito, che minaccia mutamenti, quindi scandalo e rovina, in un reame che si nutre di una millenaria ragnatela di rituali. Peake imprime al racconto un moto magmatico che si riversa sui protagonisti e ne fa insetti mostruosi conservati nell'ambra, prima che ne affiorino turgidi rilievi. Dove trovare un cast di eccentrici più ricco, più dickensiano già dall'inventario dei nomi? Sepulcrio, fucsia, barbacane, ferraguzzo, floristrazio, musotorto e molti altri. Il secondo atto introduce all'educazione di tito, che ora ha sette anni: il che significa per lui affondare nelle pieghe di insidiose trame per il potere, in una battaglia epica senza esclusione di colpi. E il ritmo narrativo si adegua, con esiti sempre più cinematografici, per poi subire nel terzo scomparto un'ulteriore accelerazione: sfuggito a gormenghast, il giovane muoverà i primi passi in un altrove che esiste davvero – ma non è in nulla migliore di quanto si è appena lasciato alle spalle.
Punteggio: 971
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/10/2024

Posizione in classifica: 2

Gormenghast

Mervyn Peake

Narrativa estera - Fantasy

Gormenghast
Il reame di gormenghast ha il suo centro in un agglomerato tirannico con le sembianze di un castello. Qui ogni antica bellezza si è corrotta in cupa fatiscenza: le mura sono sinistre 'come banchine di moli', e le costruzioni si tengono tra loro 'come carcasse di navi sfasciate'. E qui, intorno al piccolo tito, settantasettesimo conte, si muovono la gigantesca contessa gertrude, la madre, dalle spalle affollate di uccelli e dallo spumoso strascico di gatti bianchi; l'amata sorella fucsia dai capelli corvini, che col suo abito cremisi infiamma i corridoi grigi; il fanatico custode delle leggi, barbacane, nano storpio che raggela il sangue con lo schiocco della sua gruccia. Secondo episodio della trilogia iniziata con 'tito di gormenghast' (adelphi, 1981).
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/10/2024

Posizione in classifica: 3

Via Da Gormenghast

Mervyn Peake

Narrativa estera - Fantasy

Via Da Gormenghast
Quando, alla fine del secondo pannello della trilogia, il giovane tito, signore di gormenghast, trova la forza di strapparsi al suo reame, la cui bellezza si è ormai corrotta in cupa fatiscenza, le parole della madre -
Punteggio: 761
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/10/2024

Posizione in classifica: 4

Tito Di Gormenghast

Mervyn Peake

Narrativa estera - Fantasy

Tito Di Gormenghast
Apriamo questo libro e ci troviamo in un mondo parallelo al nostro. È gormenghast, un immane castello, che nessuno dei suoi abitatori ha percorso in tutti i suoi anfratti. Un tempo, doveva essere pieno di tinte squillanti: ora è un intreccio di crepe, e le tinte sfumano fra grigio, verde lichene, rosa antico e argento. Vi incontriamo esseri disparati: un nobile melanconico e saturnino, settantaseiesimo conte di gormenghast, che è il reggitore del luogo; sua moglie, avvolta in una nube di gatti bianchi; la figlia, selvatica e sognante fra giocattoli vecchi, libri e pezze di stoffa; dignitari di cartapecora, dalle gambe di ragno, custodi di un ordine ormai inaridito; orripilanti figuri che sovraintendono alle cucine; giovani acrimoniosi, che covano la rivolta. Ma cè qualcosa che unisce questi personaggi: il loro corpo e la loro psiche sono una concrezione del castello così come il castello è una concrezione del loro essere. Nessuna vita è per loro concepibile al di fuori di quei corridoi di pietra, di quei saloni, di quelle torri, di quei solai. La natura non esiste, se non come riflesso del castello, dove la polvere è polline: perché gormenghast è tutto. La nascita di un erede maschio, tito di gormenghast, «rampollo della stirpe delle pietre, acqua del fiume senza fine», porterà una minaccia di cambiamento, per il solo fatto di essere qualcosa di nuovo. E qui ha inizio la trascinante saga narrata da peake, unimpresa grandiosa della letteratura fantastica e insieme un vasto disegno allegorico che traspare dietro lesuberanza delle immagini. Tito di gormenghast fu pubblicato nel 1946, primo volume di una trilogia che sarebbe stata compiuta nel 1959. Il libro trovò, fin dallinizio, lettori entusiasti, ma un po come accadde a tolkien per molti anni essi rimasero una piccola cerchia. La morte di peake, nel 1968, coincise invece con linizio di una grande voga fra lettori di ogni specie. Accolta fra i «classici moderni» della penguin, la trilogia di peake è ormai unopera amata in tutto il mondo. Come scrisse c. S . Lewis, «peake ha creato una nuova categoria, il gormenghastly, e già ci meravigliamo di come prima potessimo vivere senza di essa e ci chiediamo come mai nessuno aveva saputo definirla prima di lui».
Punteggio: 721
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/10/2024

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