Edward hinde è stato uno dei più temibili serial killer degli anni novanta. Ora, grazie a sebastian bergman, è rinchiuso nel penitenziario di lövhaga. Hinde uccideva seguendo precise modalità, le stesse usate per le tre donne rinvenute sgozzate negli ultimi mesi. Un copycat, dunque, un assassino che ne emula un altro e sceglie le proprie vittime secondo un criterio che viene alla luce soltanto dopo un quarto delitto: tutte sono state amanti di sebastian bergman. Nonostante l'angoscia e i sensi di colpa che lo attanagliano sebastian non ha dubbi: il copycat è guidato da hinde. È hinde che, manipolando il 'discepolo', scrive la trama della propria vendetta contro l'uomo che l'ha mandato in carcere. Ma come fa? Per rispondere a queste domande sebastian dovrà mettere in gioco la propria vita e, ancor peggio, la vita della figlia.
Sebastian bergman è un uomo alla deriva. Ha perso moglie e figlio durante lo tsunami che ha devastato l'arcipelago indiano, ha rinunciato al suo lavoro di psicologo e profiler, ha ripreso la vecchia e mai dimenticata abitudine di portarsi a letto una donna per sera. Quando torna nella cittadina dove è nato, per sistemare e vendere la casa della madre, non immaginerebbe mai di ritrovarsi faccia a faccia con i vecchi colleghi della squadra omicidi, impegnati a indagare sull'assassinio di un ragazzo di sedici anni, scomparso da casa e ritrovato nelle paludi intorno a vasteras con il cuore asportato. Un'occasione imperdibile per ritrovare se stesso e il gusto della sfida che ne aveva fatto un membro insostituibile della squadra, ma anche un'immersione in un mondo che conosce fin troppo bene, che ha imparato a odiare fin dall'infanzia e con il quale, ora, sarà forse costretto a venire a patti.