Firenze, agosto 1968 - settembre 1985: sedici omicidi sconvolgono la provincia del capoluogo toscano. Un 'mostro' massacra senza pietà coppie di giovani fidanzati, mutilando il corpo delle donne, e nella città esplode la paura delle colline, della campagna, delle strade poco frequentate. Il noto giallista carlo lucarelli e michele giuttari, che ha condotto le indagini su quegli omicidi, ricostruiscono in modo lucido e avvincente le diverse piste seguite dalla polizia, l'enigma pacciani, la scoperta dei complici, i segreti dei 'compagni di merende' e i misteri che ancora circondano un caso entrato nella storia della cronaca nera italiana. E indagando anche l'inquietante possibilità che dietro i delitti si nascondessero dei mandanti insospettabili ma ancora più perversi degli esecutori, ci guidano in una serrata caccia all'uomo nella quale siamo, di volta in volta, preda e inseguitori.
Tra il 1974 e il 1985 una serie di atroci delitti sconvolge i dintorni di firenze: sette coppiette di innamorati vengono massacrate nei luoghi isolati dove si erano appartate. Le indagini seguono diverse piste, poi si concentrano su un contadino, pietro pacciani. Le prove raccolte lo fanno condannare all'ergastolo nel 1994, ma non soddisfano il procuratore pier luigi vigna. Michele giuttari, appena nominato capo della mobile del capoluogo toscano s'immerge nei faldoni e nei verbali di interrogatorio, indaga, interroga e si convince che la verità è ben diversa da quella stabilita dalla sentenza del tribunale. La storia di un uomo di legge che non si rassegna alle mezze verità e che ha il coraggio di voler fare finalmente piena luce su una delle più sanguinose serie di delitti che hanno sconvolto il nostro paese.
Una firenze indifferente e crudele che nasconde il segreto di atroci violenze; il capo della mobile, michele ferrara, perseguitato da misteriose lettere minatorie; un giovane sacerdote e un giovane giornalista americano che, oltre alla bellezza, hanno qualcosa in comune; due giovani donne legate da un'amicizia morbosa; una catena di delitti efferati apparentemente opera di un maniaco; cadaveri sulle cui carni il coltello del killer ha disegnato alcune lettere dell'alfabeto che formano un messaggio di morte; un'abbazia sperduta nei boschi del casentino dove l'enigma troverà la sua tragica soluzione. Un thriller crudo, violento, la prima opera narrativa di michele giuttari che dal 1995 al maggio del 2003 è stato capo della squadra mobile di firenze.
Una bellissima giovane dell'alta borghesia fiorentina soffocata nel suo appartamento, deposta nuda sul letto con una rosa nera tra le gambe; una donna uccisa e lasciata bruciare in una chiesetta sconsacrata, forse durante un rito satanico; un extracomunitario marocchino freddato a colpi di pistola sul ponte vecchio. È appena iniziata l'estate del 2004 e firenze assiste scioccata a un'assurda escalation di violenza che sembra non avere un filo conduttore. Gli investigatori intanto si interrogano: bisogna dare la caccia a un serial killer che porta avanti un suo piano o a un sicario che agisce su commissione? E se invece si trattasse di un maniaco desideroso di rievocare l'orrore del mostro? Il commissario michele ferrara, appena rientrato dopo il suo trasferimento a roma, conosce bene il volto oscuro di firenze, ma la verità non può emergere se qualcuno, dietro le quinte, si adopera per allontanarla. Forse un burattinaio influente pronto a tutto pur di rimanere nascosto. Deciso a stanare il colpevole, ferrara sarà costretto ad affrontare l'indagine più insidiosa della sua carriera. Accettando la sfida dovrà però fare i conti con i fantasmi del passato e finirà per mettere in gioco addirittura la sua vita. Michele giuttari, maestro del thriller italiano, costruisce in questo suo nuovo romanzo una detection serrata, nella quale niente è come sembra, e ogni certezza può crollare nel giro di poche ore. E ci suggerisce che la verità, a volte, è più sconvolgente degli incubi.