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Julien Tromeur


Classifica Libri di Milan Kundera

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Libri in questa classifica: 29

Pagina 1 di 3

Posizione in classifica: 1

L' Insostenibile Leggerezza Dell'essere

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

L" Insostenibile Leggerezza Dell"essere
L'insostenibile leggerezza dell'essere è un romanzo di milan kundera scritto nel 1982 e pubblicato per la prima volta in francia nel 1984. Si tratta di una delle opere più celebri e apprezzate dell'autore ceco, che ha ricevuto numerosi elogi dalla critica e dal pubblico. Il libro racconta la vita di quattro personaggi, tomáš, tereza, sabina e franz, alle prese con l'amore, il sesso, la politica, la filosofia e il destino, sullo sfondo della praga degli anni '60 e '70, tra la primavera di praga e l'invasione sovietica. L'insostenibile leggerezza dell'essere è un romanzo che esplora i temi della libertà e della responsabilità, della leggerezza e della pesantezza, dell'essere e del non-essere, attraverso le vicende dei protagonisti, che si confrontano con le proprie scelte e i propri sentimenti in un mondo in tumulto. Kundera utilizza uno stile narrativo brillante e ironico, che alterna la voce del narratore a quella dei personaggi, creando un effetto di distacco e di coinvolgimento al tempo stesso. Il romanzo è anche ricco di riferimenti culturali, storici e letterari, che arricchiscono il significato delle vicende e delle riflessioni dei personaggi. L'insostenibile leggerezza dell'essere è un libro che fa riflettere sul senso della vita e sul valore delle relazioni umane, che mette in discussione le certezze e le convenzioni, che invita a vivere con consapevolezza e passione. È un libro che piace sia per il messaggio che lascia, sia per il modo di raccontare i personaggi. È un libro che non si dimentica facilmente, che lascia un segno nel cuore e nella mente di chi lo legge. È uno dei libri più belli di milan kundera, un autore che ha saputo combinare la profondità del pensiero con la leggerezza della scrittura. Se non l'avete ancora letto, vi consigliamo di farlo al più presto. Non ve ne pentirete.
Punteggio: 1016
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/11/2021

Posizione in classifica: 2

Lo Scherzo

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

Lo Scherzo
Lo studente ludvík scrive, per scherzo, una cartolina con tre righe beffarde sull'ottimismo socialista e la spedisce a una sua compagna, una bella ragazza che prende tutto sul serio. Ma questo prendere tutto sul serio è anche «il genio stesso dell'epoca». Cento mani si alzano per condannare quella cartolina. Siamo a praga, subito dopo il 1948. Ludvík perde ogni diritto, la sua vita è sfigurata per sempre da quel piccolo scherzo. Da qui il titolo di questo romanzo, la cui origine kundera ha così raccontato: «un giorno, nel 1961, sono andato a vedere degli amici nella regione mineraria dove un tempo ho vissuto. Mi hanno raccontato la storia di una giovane operaia arrestata e imprigionata perché rubava, per il suo amante, fiori nei cimiteri. La sua immagine non mi abbandonava, e davanti ai miei occhi si disegnava il destino di una giovane donna per la quale l'amore e la carne erano mondi separati, e la sessualità era all'opposto dell'amore. Un'altra immagine contrappuntava quella della ladra di fiori: un lungo atto amoroso che non era in realtà altro che un superbo atto di odio. Così è nata l'idea del mio primo romanzo, che ho finito nel dicembre 1965 e intitolato lo scherzo». Dietro questo libro vi sono dunque due storie che si tendono fra punti estremi dell'amore: da una parte la dolcezza enigmatica di lucie, «fata scacciata da una favola»; dall'altra la durezza di ludvík, che cerca la vendetta sul corpo di una donna. Questi estremi si guardano e appartengono l'uno all'altro, ma non possono comunicare. Sono il melanconico canto a due voci dell'incomprensione fra la carne e l'anima. Ma altre voci si aggiungono, in un tessuto polifonico dove kundera si rivela, sin dalle prime battute, maestro: ciascuna portatrice di una verità che sarebbe essenziale all'altra, ma all'altra sfuggirà per sempre, anelli di una catena, di abbagli e malintesi. Questi ultimi sono l'elemento più solido che, negli anni, continua a legare i personaggi del romanzo: forti come e più delle passioni, sono gli agenti dell'errore universale di cui si compone la storia e fomentano l'opera dell'oblio e della devastazione a cui presiede, sovrano, «l'angelo della rapina». Ogni personaggio, ogni sentimento viene progressivamente spogliato da quella devastazione. Ogni cosa rimane come un nudo attaccapanni. Nulla sopravvive, salvo una cerimonia. In questo senso lo scherzo somiglia alla cavalcata dei re: antica cerimonia che accompagna e chiude il romanzo, recita piena di immagini divenute indecifrabili, favola che raggiunge la sua ultima bellezza nella miseria e nell'abbandono a cui l'epoca l'ha costretta. E, come soltanto in quella cerimonia risuonava un lontano passato, ridotto a «sopravvivenza simbolica di qualcosa che non c'era più», così soltanto nelle pagine dello scherzo si ripercuotono e si salvano gli opposti, inestricabili significati di quegli avvenimenti che un piccolo scherzo aveva acceso e bruciato in pochi anni. Per il resto, «il ruolo della riparazione (della vendetta come del perdono) sarà assunto dall'oblio. Nessuno rimedierà alle ingiustizie commesse ma tutte le ingiustizie saranno dimenticate». Lo scherzo è il romanzo che ha rivelato kundera. Pubblicato nel 1967 in cecoslovacchia, apparve nel 1968 in francia con una prefazione di aragon ed ebbe subito grande risonanza. Nello stesso anno il libro veniva ritirato dalla circolazione in cecoslovacchia.
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/09/2023

Posizione in classifica: 3

L' Insostenibile Leggerezza Dell'essere

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

L" Insostenibile Leggerezza Dell"essere
Protetto da un titolo enigmatico, che si imprime nella memoria come una frase musicale, questo romanzo obbedisce fedelmente al precetto di hermann broch: «scoprire ciò che solo un romanzo permette di scoprire». Questa scoperta romanzesca non si limita all'evocazione di alcuni personaggi e delle loro complicate storie d'amore, anche se qui tomáš, teresa, sabina, franz esistono per noi subito, dopo pochi tocchi, con una concretezza irriducibile e quasi dolorosa. Dare vita a un personaggio significa per kundera «andare sino in fondo a certe situazioni, a certi motivi, magari a certe parole, che sono la materia stessa di cui è fatto». Entra allora in scena un ulteriore personaggio: l'autore. Il suo volto è in ombra, al centro del quadrilatero amoroso formato dai protagonisti del romanzo: e quei quattro vertici cambiano continuamente le loro posizioni intorno a lui, allontanati e riuniti dal caso e dalle persecuzioni della storia, oscillanti fra un libertinismo freddo e quella specie di compassione che è «la capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia, delle emozioni». All'interno di quel quadrilatero si intreccia una molteplicità di fili: un filo è un dettaglio fisiologico, un altro è una questione metafisica, un filo è un atroce aneddoto storico, un filo è un'immagine. Tutto è variazione, incessante esplorazione del possibile. Con diderotiana leggerezza, kundera riesce a schiudere, dietro i singoli fatti, altrettante domande penetranti e le compone poi come voci polifoniche, fino a darci una vertigine che ci riconduce alla nostra esperienza costante e muta. Ritroviamo così certe cose che hanno invaso la nostra vita e tendono a passare innominate dalla letteratura, schiacciata dal loro peso: la trasformazione del mondo intero in una immensa «trappola», la cancellazione dell'esistenza come in quelle fotografie ritoccate dove i sovietici fanno sparire le facce dei personaggi caduti in disgrazia. Esercitato da lungo tempo a percepire nella «grande marcia» verso l'avvenire la più beffarda delle illusioni, kundera ha saputo mantenere intatto il pathos di ciò che, intessuto di innumerevoli ritorni come ogni amore torturante, è pronto però ad apparire un'unica volta e a sparire, quasi non fosse mai esistito.
Punteggio: 937
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/11/2021

Posizione in classifica: 4

L Immortalità

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

L Immortalità
Kundera ha l'arte di dire nel modo più limpido le cose che è più difficile dire a se stessi. E in questo romanzo ha teso all'estremo questa sua capacità. A partire dal semplice gesto di un braccio, da cui vediamo nascere – quasi davanti ai nostri occhi – un memorabile personaggio femminile, sino a figure di «grandi uomini» come goethe e hemingway, colte nel proprio imbarazzo di fronte al loro ruolo di «immortali», una tessitura musicale finissima di temi e di caratteri ci avvolge in queste pagine, che procedono per sorprese magistralmente scandite, al punto di introdurre uno dei personaggi più importanti proprio quando la narrazione si avvia alla fine. Se l'arte del romanzo ha oggi ancora una voce, è quella che ci parla e ci trascina dietro di sé in questo libro. L'immortalità è uscito per la prima volta in francia nel 1990.
Punteggio: 921
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/09/2023

Posizione in classifica: 5

L Insostenibile Leggerezza Dellessere

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

L Insostenibile Leggerezza Dellessere
Protetto da un titolo enigmatico, che si imprime nella memoria come una frase musicale, questo romanzo obbedisce fedelmente al precetto di hermann broch: «scoprire ciò che solo un romanzo permette di scoprire». Questa scoperta romanzesca non si limita all'evocazione di alcuni personaggi e delle loro complicate storie d'amore, anche se qui tomáš, teresa, sabina, franz esistono per noi subito, dopo pochi tocchi, con una concretezza irriducibile e quasi dolorosa. Dare vita a un personaggio significa per kundera «andare sino in fondo a certe situazioni, a certi motivi, magari a certe parole, che sono la materia stessa di cui è fatto». Entra allora in scena un ulteriore personaggio: l'autore. Il suo volto è in ombra, al centro del quadrilatero amoroso formato dai protagonisti del romanzo: e quei quattro vertici cambiano continuamente le loro posizioni intorno a lui, allontanati e riuniti dal caso e dalle persecuzioni della storia, oscillanti fra un libertinismo freddo e quella specie di compassione che è «la capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia, delle emozioni». All'interno di quel quadrilatero si intreccia una molteplicità di fili: un filo è un dettaglio fisiologico, un altro è una questione metafisica, un filo è un atroce aneddoto storico, un filo è un'immagine. Tutto è variazione, incessante esplorazione del possibile. Con diderotiana leggerezza, kundera riesce a schiudere, dietro i singoli fatti, altrettante domande penetranti e le compone poi come voci polifoniche, fino a darci una vertigine che ci riconduce alla nostra esperienza costante e muta. Ritroviamo così certe cose che hanno invaso la nostra vita e tendono a passare innominate dalla letteratura, schiacciata dal loro peso: la trasformazione del mondo intero in una immensa «trappola», la cancellazione dell'esistenza come in quelle fotografie ritoccate dove i sovietici fanno sparire le facce dei personaggi caduti in disgrazia. Esercitato da lungo tempo a percepire nella «grande marcia» verso l'avvenire la più beffarda delle illusioni, kundera ha saputo mantenere intatto il pathos di ciò che, intessuto di innumerevoli ritorni come ogni amore torturante, è pronto però ad apparire un'unica volta e a sparire, quasi non fosse mai esistito.
Punteggio: 921
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/11/2023

Posizione in classifica: 6

L' Immortalità

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

L" Immortalità
«nessuno, oggi, possiede la grazia di kundera: il suo tocco: quella combinazione inimitabile di ironia e amarezza, di malinconia e leggerezza. Basta aprire il libro, leggere due righe, corteggiare un'immagine, inseguire disperatamente un motivo; e ci diciamo sorridendo: 'È kundera'. » (pietro citati)
Punteggio: 904
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/11/2021

Posizione in classifica: 7

Il Libro Del Riso E Dell'oblio

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

Il Libro Del Riso E Dell"oblio
Un 'romanzo in forma di variazioni' calamitato da un tema: 'la lotta dell'uomo contro il potere e la lotta della memoria contro l'oblio'.
Punteggio: 891
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/11/2021

Posizione in classifica: 8

Il Libro Del Riso E Delloblio

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

Punteggio: 891
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/09/2023

Posizione in classifica: 9

Il Sipario

Milan Kundera

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura: teoria

Il Sipario
Da tempo kundera affianca alla sua attività di romanziere la riflessione sul romanzo, che è per lui un'arte 'autonoma', da leggere non nel 'piccolo contesto' ma nel 'grande contesto' della storia sovranazionale. E l'idea che kundera ci offre del romanzo è quella di un organismo delicato, prezioso, che vive un'unica storia dove gli scrittori dialogano in segreto e si illuminano vicendevolmente: sterne reagisce a rabelais e ispira diderot, fielding si richiama a cervantes e con fielding si misura stendhal, la tradizione di flaubert si prolunga in joyce, kafka fa comprendere a garcía márquez come sia possibile scrivere in maniera diversa.
Punteggio: 881
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/11/2023

Posizione in classifica: 10

L' Arte Del Romanzo; Saggio

Milan Kundera

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

L" Arte Del Romanzo; Saggio
In sette testi relativamente indipendenti ma collegati come altrettante tappe di un singolo saggio, kundera ci parla di quella creatura singolare, imprevedibile, grandiosa e delicata che è il romanzo europeo («arte nata come eco della risata di dio»). Il suo discorso scavalca con sicurezza ogni pretesa di rigido inquadramento teorico e si dedica invece a un'analisi amorosa di ciò che il romanzo, creatura polimorfa, diventa nelle mani di scrittori così diversi come kafka e cervantes, broch e tolstoj, gombrowicz e flaubert, diderot e musil, rabelais e sterne – e infine kundera: perché qui si troveranno i due testi dove kundera ha detto l'essenziale per chi vuole accedere al segreto dei suoi romanzi. Anche come saggista, kundera ha il dono stupefacente della trasparenza: le questioni più intricate appaiono nelle sue parole con una nettezza e un'evidenza tali da farci pensare che le stiamo vedendo per la prima volta. E l'aspetto di confessione, da parte di kundera, sull'arte che oggi egli conosce più di ogni altro, dà a questo libro una pulsazione ulteriore, per noi preziosa: «devo sottolineare che non ho la minima ambizione di fare della teoria e che tutto il libro non è altro che la 'confessione di uno che fa della pratica'? L'opera di ogni romanziere contiene implicitamente una visione della storia del romanzo, un'idea di cos'è il romanzo; ed è proprio quest'idea, insita nei miei romanzi, che ho cercato di far parlare».
Punteggio: 859
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/11/2021

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