Un'altra notte, un'altra tormenta di neve. Temperatura: meno trenta. Una cortina di gelo avvolge la città e la brina sulle finestre acceca le case e le coscienze. Questa giornata non è fatta per i vivi, pensa malin fors, la più brillante e ambiziosa detective di linkòping, in svezia. Ma anche la più irrequieta. Divorziata e con una figlia tredicenne avuta quand'era troppo giovane, cerca consolazione nell'alcol e spesso si fa coinvolgere in precarie storie sentimentali. Per lei, tuttavia, ogni indagine è una missione, la possibilità di redimere un mondo in cui vittime e colpevoli sono due facce della stessa medaglia. Questa giornata non è fatta per i vivi. E infatti, nella campagna ghiacciata, impiccato a un albero, è stato ritrovato un uomo. Sui quarant'anni. Nudo. Obeso. Coperto di lividi e di ustioni. Chi l'ha ucciso non ha lasciato tracce. O, se l'ha fatto, ci ha pensato la neve a cancellarle. Nessuno sa chi era quell'uomo. O, forse, nessuno ha mai voluto saperlo. E allora perché è stato ucciso? Per un gioco crudele finito male? Per consumare una vendetta covata da anni? Per celebrare un antico rituale di mezz'inverno? La risposta è lì, nascosta tra le pieghe di un'esistenza sempre ai margini, che adesso però reclama attenzione. Che vuole uscire dall'ombra per essere raccontata. Da malin. Questa giornata non è fatta per i vivi.
Un'altra notte, un'altra tormenta di neve. Temperatura: meno trenta. Una cortina di gelo avvolge la città e la brina sulle finestre acceca le case e le coscienze. Questa giornata non è fatta per i vivi, pensa malin fors, la più brillante e ambiziosa detective di linkòping, in svezia. Ma anche la più irrequieta. Divorziata e con una figlia tredicenne avuta quand'era troppo giovane, cerca consolazione nell'alcol e spesso si fa coinvolgere in precarie storie sentimentali. Per lei, tuttavia, ogni indagine è una missione, la possibilità di redimere un mondo in cui vittime e colpevoli sono due facce della stessa medaglia. Questa giornata non è fatta per i vivi. E infatti, nella campagna ghiacciata, impiccato a un albero, è stato ritrovato un uomo. Sui quarant'anni. Nudo. Obeso. Coperto di lividi e di ustioni. Chi l'ha ucciso non ha lasciato tracce. O, se l'ha fatto, ci ha pensato la neve a cancellarle. Nessuno sa chi era quell'uomo. O, forse, nessuno ha mai voluto saperlo. E allora perché è stato ucciso? Per un gioco crudele finito male? Per consumare una vendetta covata da anni? Per celebrare un antico rituale di mezz'inverno? La risposta è lì, nascosta tra le pieghe di un'esistenza sempre ai margini, che adesso però reclama attenzione. Che vuole uscire dall'ombra per essere raccontata. Da malin. Questa giornata non è fatta per i vivi.
Non ricorda niente, josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Guardando gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell'anima, l'ispettrice malin fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, un'altra adolescente scompare nel nulla e, quando viene ritrovata, malin questa volta non può neppure guardarla negli occhi. Perché la ragazza è stata uccisa e il cadavere è stato abbandonato in riva al lago che costeggia linköping, coperto da un sudario di sabbia. E il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, dopo aver accertato che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di linköping. Scatenando così l'ira e l'indignazione dell'opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d'intolleranza. Tuttavia malin è l'unica a intuire che, per fermare l'assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità.
Non ricorda niente, josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Guardando gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell'anima, l'ispettrice malin fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, un'altra adolescente scompare nel nulla e, quando viene ritrovata, malin questa volta non può neppure guardarla negli occhi. Perché la ragazza è stata uccisa e il cadavere è stato abbandonato in riva al lago che costeggia linköping, coperto da un sudario di sabbia. E il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, dopo aver accertato che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di linköping. Scatenando così l'ira e l'indignazione dell'opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d'intolleranza. Tuttavia malin è l'unica a intuire che, per fermare l'assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità.
Non ricorda niente, josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Guardando gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell'anima, l'ispettrice malin fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, un'altra adolescente scompare nel nulla e, quando viene ritrovata, malin questa volta non può neppure guardarla negli occhi. Perché la ragazza è stata uccisa e il cadavere è stato abbandonato in riva al lago che costeggia linköping, coperto da un sudario di sabbia. E il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, dopo aver accertato che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di linköping. Scatenando così l'ira e l'indignazione dell'opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d'intolleranza. Tuttavia malin è l'unica a intuire che, per fermare l'assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità.