La vita e gli amori di evelyn mchale, la più bella tra le ombre. «di particolari è fatta questa breve vita in forma di romanzo. Che sia il vento di primavera su un binario della stazione di cracovia che accoglie una delegazione di giovani militari americane. O una bambina di tre anni (la stessa evelyn) che vince temporaneamente la depressione della madre gettandole le mani dietro al collo, poggiandole la testa sulla spalla e abbandonandosi all'abbraccio. » - tiziana lo porto, robinson - la repubblica «nadia busato ricostruisce con storica devozione, le voci, lo sguardo, le storie, i pensieri, di tutti coloro che transitarono lungo i suoi stessi corridoi per volontà o per caso in quei brevi 23 anni. » - federica bosco, tuttolibri - la stampa la mattina del primo maggio 1947 una giovane e attraente impiegata sale fino alla terrazza panoramica all'ottantaseiesimo piano dell'empire state building, il grattacielo simbolo di new york, e si lancia nel vuoto. La fotografia del suo cadavere, miracolosamente intatto e bellissimo, scattata da un giovane fotografo sconosciuto subito dopo lo schianto, diventa una delle immagini più celebri e potenti mai pubblicate da life magazine. Quella ragazza si chiamava evelyn mchale. La sua è una storia affascinante e misteriosa, come e forse più di un romanzo. Dopo anni di ricerche e interviste, nadia busato ha scritto un romanzo ispirato a evelyn partendo proprio dalla celeberrima fotografia che ha suggestionato, anche grazie al lavoro di andy warhol, la moda e l'arte delle avanguardie pop. Un libro originale e riuscito, denso e doloroso come l'enigmatico, ultimo biglietto scritto da evelyn.