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Julien Tromeur


Classifica Libri di Nina Berberova

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Libri in questa classifica: 5

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

L' Accompagnatrice

Nina Berberova

Narrativa estera - Classica

L" Accompagnatrice
Il fascino e l'invidia, la sottile crudeltà e l'ambivalenza, le sfumature e le ombre nel rapporto tra due donne di diversa condizione e fortuna. Il legame tra una povera pianista - l'accompagnatrice - e una cantante di successo. Scritto nel 1934 e pubblicato nel 1985 in francia, è stato accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico, imponendo all'attenzione una scrittrice che con blok e gorkij, pasternak e nabokov, e i molti altri autori da lei frequentati, appartiene a pieno titolo alla storia letteraria e intellettuale del novecento.
Punteggio: 901
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/07/2021

Posizione in classifica: 2

L Accompagnatrice

Nina Berberova

Narrativa estera - Classica

L Accompagnatrice
Il fascino e l'invidia, la sottile crudeltà e l'ambivalenza, le sfumature e le ombre nel rapporto tra due donne di diversa condizione e fortuna. Il legame tra una povera pianista - l'accompagnatrice - e una cantante di successo. Scritto nel 1934 e pubblicato nel 1985 in francia, è stato accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico, imponendo all'attenzione una scrittrice che con blok e gorkij, pasternak e nabokov, e i molti altri autori da lei frequentati, appartiene a pieno titolo alla storia letteraria e intellettuale del novecento.
Punteggio: 901
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/04/2023

Posizione in classifica: 3

Il Giunco Mormorante

Nina Berberova

Narrativa estera - Classica

Il Giunco Mormorante
Due amanti si separano a parigi, all'inizio dell'ultima guerra. Anni dopo si ritrovano a stoccolma. La loro storia è cominciata in quella «terra di nessuno, dove l'uomo vive nella libertà e nel mistero». Poi quella vita segreta era stata a poco a poco messa in ombra dalla «seconda vita», la vita comune. E viene il momento di chiedersi: che cosa sussiste di quella storia? Giocando magistralmente sulla tastiera dei sentimenti, la berberova ha scritto un amaro, sottile apologo sull'amore e la libertà – e soprattutto su quella parte della nostra vita «di cui nessuno sa nulla» e sul come difenderla.
Punteggio: 863
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/09/2024

Posizione in classifica: 4

Il Corsivo è Mio

Nina Berberova

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

Il Corsivo è Mio
«che ne facciamo della visione tragica della vita in cui siamo stati educati? Del tragico periodo della nostra storia? Del destino della mia patria, della mia generazione e infine del mio destino personale? Mi sembra che una risposta ci sia: la tragedia mi fu data come terreno, come base di vita: noi, nati tra il 1900 e il 1910, siamo cresciuti nella tragedia che a suo tempo è entrata in noi; per così dire l'abbiamo bevuta, ce ne siamo nutriti e l'abbiamo assimilata, ma ora che la tragedia è finita ed è iniziato l'epos, io ho il diritto, dopo aver vissuto una vita, di non prendermi troppo sul serio». Prima di giungere a «non prendersi troppo sul serio», la berberova ha tracciato la storia della sua vita in questo libro, che apparve nel 1969 e col tempo sempre più si impone per l'intensità e la ricchezza della testimonianza. La russia di prima, durante e dopo la rivoluzione, il mondo degli esiliati russi fra le due guerre, fra berlino, praga, parigi, infine l'america, dove la berberova è a lungo vissuta, ne sono la scena mutevole. E continuamente la vediamo attraversata da figure vivissime e disparate, fra cui riconosciamo blok o pasternak, la cvetaeva o belyj, chodasevic o remizov, jakobson o nabokov, tutti disegnati con la nettezza spavalda della narratrice. Difficile pensare un altro libro che restituisca con altrettanta precisione quell'aria del tempo, fosca e vibrante, che avvolse la vita di tanti grandi russi del nostro secolo, dispersi per l'europa. A mano a mano che procediamo nella selva degli anni, il tempo sembra apparirci palpabilmente come quell'«ordito che non si può comperare, né scambiare, né rubare, né contraffare, né impetrare», nel quale la berberova intesse sapientemente la sua vita, devota sin all'inizio, secondo la formula di herzen, della «crudelissima immanenza».
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/09/2024

Posizione in classifica: 5

Il Lacché E La Puttana

Nina Berberova

Narrativa estera - Classica

Il Lacché E La Puttana
La misura perfetta per nina berberova è il racconto lungo, che attraversa un destino e un personaggio con il sibilo di una freccia. Qui si tratterà del destino di tanja, la «puttana»; di lei seguiamo le avventure da pietroburgo al giappone, alla cina, a parigi: donna rapace, sensuale, sordida, disegnata con magistrale economia di tratti e intensità nel dettaglio, figura che merita di occupare un suo posto nella galleria delle grandi abiette della letteratura russa. E accanto a lei, puntuale controcanto, apparirà il «lacchè», ex ufficiale della cavalleria zarista, finito come cameriere a servire caviale in un ristorante. Lo sfondo è la parigi dei russi bianchi, quinta mobile della disperazione e della degradazione. Lo scioglimento non può che essere sinistro – e, come sempre nella berberova, cela una punta che si rivela solo nelle ultime righe. Il lacchè e la puttana è apparso per la prima volta, in russo, nel 1937 su «sovremennye zapiski».
Punteggio: 761
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/09/2024

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