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Julien Tromeur


Classifica Libri di Ottessa Moshfegh

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Libri in questa classifica: 6

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

La Morte In Mano

Ottessa Moshfegh

Narrativa estera - Thriller

La Morte In Mano
«la crudeltà, così deplorevole nella vita, è in uno scrittore una virtù seriamente sottovaluta». - the new yorker si chiamava magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l'ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere. Un'anziana signora, da poco rimasta vedova, va a vivere in una casa isolata in mezzo al bosco. Una mattina, mentre porta a passeggio il cane, trova un bigliettino scritto a mano, che spicca sulla terra in una cornice di sassi accuratamente disposti. 'si chiamava magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l'ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere'. La protagonista rimane profondamente scossa dall'episodio e non sa cosa pensare. Si è appena trasferita e conosce poche persone. Nella sua mente prima affiorano e poi si affollano, con crescente insistenza, varie congetture su chi sia questa magda e su come sia andata incontro al suo tragico destino. Quando le sue supposizioni iniziano a trovare eco nel mondo reale, la sua curiosità si trasforma in paura e il mistero della nota si fa oscuro e minaccioso. Contemporaneamente, man mano che seguiamo le sue investigazioni, cresce anche una sottile dissonanza, la sensazione che la nostra narratrice abbia perso il contatto con la realtà. E mentre le tornano in mente con prepotenza i ricordi della sua vita passata e del marito, ci troviamo ad affrontare la possibilità che per capire magda e la sua storia ci sia una spiegazione più innocente, oppure una molto più sinistra, e che colpisca più vicino a casa.
Punteggio: 763
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/08/2024

Posizione in classifica: 2

Lapvona

Ottessa Moshfegh

Narrativa estera - Storica

Lapvona
Il racconto si svolge nel corso di un anno nel villaggio medievale di lapvona, un luogo povero e timorato di dio che viene perennemente prosciugato dei suoi averi dal signore feudale che vive in cima alla collina. Il piccolo marek, il figlio maltrattato e delirante di un pecoraio, non ha mai conosciuto sua madre; suo padre gli ha detto che è morta al parto. Una delle poche consolazioni della vita per marek è il suo legame duraturo con l'ostetrica cieca ina, che lo ha allattato quando era un bambino, come ha fatto con così tanti bambini del villaggio. Ma i doni di ina vanno oltre all'accudimento dei neonati: possiede una capacità unica di comunicare con il mondo naturale. Il suo dono la trasforma in veicolo di conoscenze sacre che non sono disponibili agli altri abitanti del villaggio, per quanto religiosi possano essere. Per alcune persone, la casa di ina nei boschi fuori dal villaggio è un posto da temere e da evitare, un luogo senza dio. Tra di loro c'è padre barnaba, il prete della città e lacchè del depravato signore e governatore villiam. Il disperato bisogno del popolo di credere che ci sia qualcuno che ha a cuore i suoi interessi è messo a dura prova da villiam e dal sacerdote, specialmente in questo anno di siccità e carestia eccezionali. Ma quando il destino porta marek vicino alla famiglia del signore, nuove forze occulte sconvolgono il vecchio ordine. Entro la fine dell'anno, il velo tra cecità e vista, vita e morte, mondo naturale e mondo degli spiriti si rivelerà davvero molto sottile.
Punteggio: 747
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/08/2024

Posizione in classifica: 3

Il Mio Anno Di Riposo E Oblio

Ottessa Moshfegh

Narrativa estera - Recente

Il Mio Anno Di Riposo E Oblio
Considerato dal entertainment weekly come il libro più bello del 2018, racconta il comico tentativo di una giovane donna di schivare i mali del mondo attraverso un programma rigoroso di 'ibernazione' con l'aiuto di uno psichiatra compiacente. «una rivelazione: divertente, sorprendente e indimenticabile» - entertainment weekly «tenebrosamente comico e profondo» - the new york times book review la protagonista è una persona sola, tremendamente sola, seduta sul bordo del mondo. Orfana da anni, bella, ricca, colta, lascia il lavoro in una galleria d'arte e decide di imbottirsi di farmaci per dormire il più possibile e non provare nessun sentimento. Tra flashback di film anni ottanta, whoopy goldberg e mickey rourke in «9 settimane e mezzo», dialoghi surreali spesso spassosi, descrizioni di una new york patetica e scintillante, il libro ci spinge a chiederci se davvero possiamo mai sfuggire al dolore. Una strana favola nera, irriverente, in cui i personaggi non sono gradevoli, anzi spesso risultano insopportabili, ma moshfegh riesce ugualmente a farci affezionare persino a reva, l'amica fragile e buffa, o allo psichiatra pazzo che prescrive farmaci senza battere ciglio, mettendoci di fronte al lato più oscuro e incomprensibile dell'umanità.
Punteggio: 729
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/03/2022

Posizione in classifica: 4

Eileen

Ottessa Moshfegh

Narrativa estera - Recente

Eileen
Quello che ottessa moshfegh racconta non è solo la conquista della libertà geografica da un ambiente claustrofobico e oppressivo, ma anche l'esplorazione di una libertà che investe il corpo e i desideri femminili, in un 1964 in cui le possibilità per una donna sono limitate e prescritte. 'eravamo nel 1964, stava per succedere di tutto. ' le ragazze americane scoprono le minigonne, fumano per strada, conquistano nuove libertà. Ma eileen dunlop non è come le altre ragazze, non cerca di rendersi attraente, non ascolta i beatles e non guarda ed sullivan alla tv, non le interessano le cose divertenti o popolari. Vive con il padre alcolizzato in una cittadina di periferia, in un quartiere con le strade fiancheggiate da alberi e gente piena di senso civico: un posto che sembra meraviglioso, a passarci in macchina. Lavora in un riformatorio per adolescenti maschi, fa seguire le regole come le ha insegnato la sua educazione conservatrice e cattolica. Timbra il cartellino in entrata e in uscita, timorosa di essere punita o esclusa: nessuno potrebbe dire di lei che è una pervertita, una ladra o una bugiarda. La vita di eileen potrebbe scorrere così per sempre, noiosa e spenta come le sue gonne di lana al ginocchio e le calze spesse. Ma non accade. Perché eileen in realtà è una furia, i pensieri sempre in movimento, la mente come quella di un assassino. È il 1964 e la libertà non è lontana. E se la libertà avesse un nome ambiguo e seducente come rebecca saint john? L'impeccabile direttrice del carcere, dagli occhi di uno strano azzurro piscina tropicale e i modi pazzi dei ricchi straordinariamente belli? Forse, senza rebecca, eileen avrebbe passato il tempo giurando a dio che sarebbe cambiata, sarebbe diventata una vera signora, avrebbe tenuto un diario, sarebbe andata in chiesa, avrebbe pregato, indossato vestiti puliti, scelto amiche carine, avrebbe fatto coppia fissa con un bravo ragazzo, si sarebbe occupata del bucato. Forse, senza rebecca, eileen non si sarebbe fatta strada da sola, un'orfana che si allontana in macchina in una gelida mattina di natale…
Punteggio: 683
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/08/2024

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