I 'cento sonetti d'amore' rappresentano lo sviluppo, in forme di accentuata originalità e autonomia, di un motivo che viene di lontano. Il filone da cui scaturisce quest'opera affonda non solo in stravagario, ma anche e soprattutto nei versi del capitano, documento di un'epoca turbolenta in cui l'amore si manifesta in raffiche improvvise, appare dominato da accese note di passione, insidiato da furori e gelosie, agitato da rinunce e ritorni, da condanne e proteste disperate, fino alla definitiva affermazione. Matilde equivale, per neruda, alla terra; il bacio dato alla donna rappresenta l'unione con il mondo. Per il poeta l'amore è elemento che ravviva il mondo, miracolo che si verifica attraverso la presenza della donna.
Un anno esatto prima della scomparsa il premio nobel per la letteratura pablo neruda cominciò la redazione definitiva delle sue memorie, che furono pubblicate postume con il
Un poeta più vicino alla morte che non alla filosofia, più vicino al dolore che all'intelligenza, più vicino al sangue che all'inchiostro. ' continua così un lettore straordinario come garcía lorca, che già nel 1934 aveva descritto perfettamente le qualità peculiari e l'unicità di neruda: 'un poeta pieno di voci misteriose che per fortuna lui stesso non sa decifrare: un uomo vero che ormai sa che il giunco e la rondine sono più eterni della guancia dura della pietra… in pablo neruda crepita la luce ampia, romantica, crudele, esorbitante, misteriosa dell'america'. L'antologia, curata e tradotta da roberto paoli, offre una selezione delle più belle poesie di neruda e ne inquadra criticamente l'intera produzione.