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Classifica Libri di Paolo Cognetti

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Libri in questa classifica: 12

Pagina 1 di 2

Posizione in classifica: 1

Le Otto Montagne

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

Le Otto Montagne
Le otto montagne è uno dei libri più belli di paolo cognetti, vincitore del premio strega 2017 e trasposto in un film di successo. Si tratta di un romanzo che racconta l'amicizia tra pietro e bruno, due ragazzi che si incontrano in un piccolo villaggio di montagna in valle d'aosta e che condividono la passione per la natura e le escursioni. La loro vita si intreccia con quella delle montagne che li circondano, simbolo di bellezza, sfida e libertà. Il libro è scritto con uno stile elegante e coinvolgente, capace di trasmettere le emozioni e le sensazioni dei protagonisti e del paesaggio. Cognetti descrive con maestria la montagna, non solo come scenario, ma come personaggio vivo e mutevole, che influisce sul destino e sul carattere dei due amici. Le otto montagne è un romanzo che parla di crescita, di scelte, di legami, di solitudine e di felicità. È una storia che tocca il cuore del lettore, che si immedesima nei personaggi e nei loro sogni. È un libro che fa riflettere sul senso della vita e sul valore delle cose semplici e autentiche. È un libro che merita di essere letto e riletto, perché ogni volta offre nuovi spunti e nuove emozioni. Le otto montagne è un capolavoro di paolo cognetti, uno degli autori italiani più amati e apprezzati nel mondo. Un libro da non perdere per gli amanti della letteratura e della montagna.
Punteggio: 1345
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2021

Posizione in classifica: 2

Giù Nella Valle

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

Giù Nella Valle
Ci sono animali liberi, cupi e selvatici, altri che cercano una mano morbida e un rifugio. In mezzo, tra l'ombra e il sole, scorre il fiume. I due fratelli sono luigi e alfredo, un larice e un abete: a dividerli c'è una casa lassù in montagna, ad avvicinarli il bancone del bar. E poi betta, che fa il bagno nel torrente e aspetta una bambina. In questo romanzo duro e levigato come un sasso, paolo cognetti scende dai ghiacciai del rosa per ascoltare gli urti della vita nel fondovalle. La sua voce canta le esistenze fragili, perse dietro la rabbia, l'alcol e una forza misteriosa che le trascina sempre più giù, travolgendo ogni cosa. Lungo la sesia come in tutto il mondo, a subire il dolore dell'uomo restano in silenzio gli animali e gli alberi. Un padre ha piantato due alberi davanti alla sua casa, uno per ogni figlio. Il primo, un larice, è luigi, duro e fragile, che in trentasette anni non se n'è mai andato dalla valle. Lui e betta si sono innamorati facendo il bagno nelle pozze del fiume, tra le betulle bianche: ora non succede più così di frequente, ma aspettano una bambina e nell'aria si sente il profumo di un nuovo inizio. Lui ha appena accettato un lavoro da forestale, lei viene dalla città e legge karen blixen. L'altro albero è un abete: alfredo è il figlio minore, ombroso e resistente al gelo, irrequieto e attaccabrighe. Per non fare più guai ha scelto di scappare lontano, in canada, tra gli indiani tristi e i pozzi di petrolio. Ma adesso è tornato. Alfredo e luigi in comune hanno due cose. La prima sta in un bicchiere: bere senza sosta per giorni, crollare addormentati e riprendere il mattino dopo, un bianco, una birra, un whisky e avanti ancora un altro giro, bere al bancone dove si scommette se l'animale che uccide i cani lungo gli argini sia un lupo, un cane impazzito o chissà cosa. Oltre all'alcol però c'è la casa davanti a quei due alberi. Adesso che il padre se n'è andato, alfredo è tornato in valle per liberarsi dei legami rimasti: lui non lo sa, ma quella stamberga da un giorno all'altro potrebbe valere una fortuna.
Punteggio: 1054
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/10/2024

Posizione in classifica: 3

La Felicità Del Lupo

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

La Felicità Del Lupo
Fausto si è rifugiato in montagna perché voleva scomparire, silvia sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove. Lui ha quarant'anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre fontana fredda si prepara per l'inverno. Intorno a loro ci sono babette e il suo ristorante, e poi un rifugio a piú di tremila metri, santorso che sa tutto della valle, distese di nevi e d'erba che allargano il respiro. Persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. Anche lui in cerca della sua felicità. «un libro che sta racchiuso nei silenzi. Negli spartiti dei fiati, per esempio, è la virgola a dare il respiro, in poesia invece è l'andare a capo, mentre nei passi di montagna il respiro è una regola non scritta. Fiato, poesia, montagna, silenzi: è in questi elementi che si può riassumere l'ultimo libro di paolo cognetti. » – eugenio giannetta, avvenire«non è un romanzo sulla solitudine e non è un romanzo sulla montagna. La solitudine e la montagna sono parti fondamentali e vive di un racconto terso sugli incontri fra esseri umani. » – annalena benini, il foglio«silvia rise. E di cosa sa gennaio? Di cosa sapeva gennaio? Fumo di stufa. Prati secchi e gelati in attesa della neve. Il corpo nudo di una ragazza dopo una lunga solitudine. Sapeva di miracolo. » arrivato alla fine di una lunga relazione, fausto cerca rifugio tra i sentieri dove camminava da bambino. A fontana fredda incontra babette, anche lei fuggita da milano molto tempo prima, che gli propone di fare il cuoco nel suo ristorante, tra gli sciatori della piccola pista e gli operai della seggiovia. Silvia è lí che serve ai tavoli, e non sa ancora se la montagna è il nascondiglio di un inverno o un desiderio duraturo, se prima o poi riuscirà a trovare il suo passo e se è pronta ad accordarlo a quello di fausto. E poi c'è santorso, che vede lungo e beve troppo, e scopre di essersi affezionato a quel forestiero dai modi spicci, capace di camminare in silenzio come un montanaro. Mentre cucina per i gattisti che d'inverno battono la pista e per i boscaioli che d'estate profumano il bosco impilando cataste di tronchi, fausto ritrova il gusto per le cose e per la cura degli altri, assapora il desiderio del corpo e l'abbandono. Che esista o no, il luogo della felicità, lui sente di essere esattamente dove deve stare. Di paolo cognetti conosciamo lo sguardo luminoso e la voce limpida, il dono di osservare le relazioni umane nel loro dialogo ininterrotto con la natura, che siano i boschi di larici dei duemila metri o il paesaggio di roccia e ghiaccio dei tremila. Con le loro ferite e irrequietezze, quando scappano e quando poi fanno ritorno, i suoi personaggi ci sembrano amici che conosciamo da sempre, di quelli rari. È per questo, forse, che tra le pagine vive di questo libro purificatore abbiamo l'impressione di attraversare non le stagioni di un anno, ma di una vita intera.
Punteggio: 930
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/03/2022

Posizione in classifica: 4

Il Ragazzo Selvatico
Quaderno Di Montagna

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

Il Ragazzo Selvatico<br>Quaderno Di Montagna
Una versione rivista e ampliata, impreziosita dalla illustrazioni di alessandro sanna «ho scritto 'il ragazzo selvatico' di getto, senza stare a ragionarci. È un diario, autobiografico: racconta la mia crisi dei trant'anni. Mi ero rifugiato in una baita di montagna per fare i conti con il passato e ritrovare l'ispirazione per la scrittura, che avevo perso. Quelle pagine aspettavano un ritocco: ho aggiunto dei capitoli, modificato delle parti, lavorato di cesello. Ne è uscito un libro più completo e corposo» – paolo cognetti, il corriere della sera trent'anni, un inverno difficile e la sensazione di non andare da nessuna parte: 'mi sentivo senza forze, sperduto e sfiduciato. Soprattutto non scrivevo, che per me è come non dormire o non mangiare'. Nasce da qui la decisione di lasciare milano per trasferirsi in una baita di montagna a duemila metri, nella speranza di fare i conti con il passato e ricominciare a scrivere. Da una delle migliori voci della narrativa italiana, la storia di una lotta a mani nude contro il dolore per ritrovare se stessi.
Punteggio: 923
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2021

Posizione in classifica: 5

New York è Una Finestra Senza Tende

Paolo Cognetti

Turismo pratico - Viaggi

New York è Una Finestra Senza Tende
«ho pensato di poter prendere tutte le storie mai raccontate – tutte le trame inventate da un essere umano, tutti i personaggi e i luoghi – e di metterle insieme per formare un mondo, e ho pensato che se quel mondo avesse avuto una capitale, ecco, io c'ero finito in mezzo. Mi trovavo nella capitale dell'immaginazione. » «la prima guglia sparata in cielo, il primo marciapiede gremito, il colore della pelle del primo incontro. Il primo odore inatteso, che per qualcuno è di oceano, o di carne arrostita, o di zucchero a velo, o di ruggine e foglie marce, anche se quello che sta marcendo è legno, cemento, ferro, mattoni, perché l'intera città sembra attaccata dalla ruggine e dalla muffa. Sono inaspettati anche i colori. Non il bagliore freddo del vetro e dell'acciaio, ma le tonalità pastello del rosso, dell'arancio, del marrone. La sorpresa di sbarcare nel nuovo mondo e scoprire una città vecchia: non come sono vecchie quelle europee, che sono vecchie come monumenti, ma vecchia come una fabbrica abbandonata, o una casa di famiglia, o gli edifici ferroviari che si vedono appena fuori dalle stazioni, o i luna park in disuso. » «questo libro è frutto di diversi viaggi a new york. Il risultato è una mappa ottenuta per accumulazione di appunti – piena di buchi, libri che non ho letto, posti che non ho visitato. Del resto, se scrivere una guida sulla città più raccontata al mondo ha un senso, l'unico senso possibile è che sia incompleta, particolare e mia. »
Punteggio: 883
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/06/2024

Posizione in classifica: 6

Senza Mai Arrivare In Cima
Viaggio In Himalaya

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

Senza Mai Arrivare In Cima<br>Viaggio In Himalaya
Questo è il viaggio che paolo cognetti intraprende sul finire del suo quarantesimo anno, poco prima di superare il crinale della giovinezza. «'senza mai arrivare in cima. Viaggio in himalaya' ci riconsegna quei luoghi nello spirito di una esplorazione e di una immedesimazione autentiche in cui sono la natura e l'oltre a plasmare la psiche del viaggiatore che le contempla, ne subisce il fascino, finanche la forza invincibile» – andrea velardi, il messaggero «cognetti, tra pecore azzurre e leopardi invisibili, ha fatto un viaggio nell'aspra poesia della natura» – paolo mauri, la repubblica «paolo cognetti riprende il passo fisico e letterario – lento, costante, classico – col quale ci aveva lasciati» – stefania chiale, sette – corriere della sera «alla fine ci sono andato davvero, in himalaya. Non per scalare le cime, come sognavo da bambino, ma per esplorare le valli. ( . ) ho camminato per 300 chilometri e superato 8 passi oltre i 5000 metri, senza raggiungere nessuna cima. Mi accompagnavano un libro di culto, un cane incontrato lungo la strada, alcuni amici: al ritorno mi sono rimasti gli amici» che cos'è l'andare in montagna senza la conquista della cima? Un atto di non violenza, un desiderio di comprensione, un girare intorno al senso del proprio camminare. Questo libro è un taccuino di viaggio, ma anche il racconto illustrato, caldo, dettagliato, di come vacillano le certezze col mal di montagna, di come si dialoga con un cane tibetano, di come il paesaggio diventa trama del corpo e dello spirito. Perché l'himalaya non è una terra in cui addentrarsi alla leggera: è una montagna viva, abitata, usata, a volte subita, molto lontana dalla nostra. Per affrontarla serve una vera spedizione, con guide, portatori, muli, un campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e soprattutto buoni compagni di viaggio. Se è vero che in montagna si cammina da soli anche quando si cammina con qualcuno, il senso di lontananza e di esplorazione rinsalda le amicizie. Le notti infinite in tenda con nicola, l'assoluta magnificenza della montagna contemplata con remigio, il sa­liscendi del cammino in alta quota, l'alterità dei luoghi e delle persone incontrate. Questo è il viaggio che paolo cognetti intraprende sul finire del suo quarantesimo anno, poco prima di superare il crinale della giovinezza. «alla fine ci sono andato davvero, in himalaya. Non per scalare le cime, come sognavo da bambino, ma per esplorare le valli. Volevo vedere se da qualche parte nel mondo esiste ancora una montagna integra, vederla coi miei occhi prima che scompaia. Sono partito dalle alpi abbandonate e urbanizzate e sono finito nel piú remoto angolo di nepal, un piccolo tibet che sopravvive all'ombra di quello grande e ormai perduto. Ho camminato per 300 chilometri e superato 8 passi oltre i 5000 metri, senza raggiungere nessuna cima. Mi accompagnavano un libro di culto, un cane incontrato lungo la strada, alcuni amici: al ritorno mi sono rimasti gli amici».
Punteggio: 800
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/06/2024

Posizione in classifica: 7

Sofia Si Veste Sempre Di Nero

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

Sofia Si Veste Sempre Di Nero
Finalista premio strega 2013. 'sofia si veste sempre di nero' è la nuova prova narrativa di paolo cognetti, autore di 'manuale per ragazze di successo' e 'una cosa piccola che sta per esplodere'. Nei suoi racconti, cesellati con la finezza di carver e salinger, cognetti ha saputo rappresentare con sorprendente intensità l'universo femminile. Ed è ancora una donna la protagonista del suo nuovo libro, un romanzo composto da dieci racconti autonomi che la accompagnano lungo trent'anni di storia: dall'infanzia in una famiglia borghese apparentemente normale, ma percorsa da sotterranee tensioni, all'adolescenza tormentata da disturbi psicologici, alla liberatoria scoperta del sesso e della passione per il teatro, al momento della maturità e dei bilanci. Con la sua scrittura precisa e intensa, cognetti ci regala il ritratto di una donna torbida e inquieta, capace di sopravvivere alle proprie nevrosi e di sfruttare improvvisi attimi di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada.
Punteggio: 784
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/05/2017

Posizione in classifica: 8

A Pesca Nelle Pozze Più Profonde
Meditazioni Sull'arte Di Scrivere Racconti

Paolo Cognetti

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

A Pesca Nelle Pozze Più Profonde<br>Meditazioni Sull"arte Di Scrivere Racconti
Un libro sull'arte di raccontare storie che solo uno scrittore poteva regalarci. «a un certo punto del mio apprendistato mi misi in testa che, se volevo diventare un bravo scrittore di racconti, dovevo imparare a pescare». Un'educazione letteraria e sentimentale. Paolo cognetti, probabilmente il più apprezzato scrittore italiano di racconti della sua generazione, si confronta con i grandi maestri di questo genere. Come si fa a scrivere un grande racconto? Cosa c'è dietro il lavoro quotidiano sulla pagina? Qual è il prezzo da pagare per riuscire a racchiudere il mondo in venti cartelle? Da raymond carver a ernest hemingway, da j. D . Salinger a alice munro, da john cheever a flannery o'connor, cognetti ci prende per mano trascinandoci nelle vite interiori e nelle botteghe di questi autori. A un certo punto ci sembrerà di sentire di cosa è fatto il lungo e duro tirocinio che può portare a capolavori come i quarantanove racconti di hemingway o nemico, amico, amante. Della munro. Non solo la tecnica, ma la disposizione d'animo, l'ostinazione, la vita.
Punteggio: 703
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/06/2019

Posizione in classifica: 9

Una Cosa Piccola Che Sta Per Esplodere

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

Una Cosa Piccola Che Sta Per Esplodere
Cinque racconti ambientati negli anni più teneri, più violenti, più tormentati della nostra vita. Ereditiere perverse e affascinanti rinchiuse in una clinica per anoressiche, figli scaraventati dai genitori nel naufragio del loro matrimonio e di un'epoca, orfane di giocatori d'azzardo che trovano salvezza nell'immaginazione. Il filo rosso che lega queste storie è il momento, vivo e straziante, in cui prendiamo coscienza della nostra identità, scopriamo il sesso, l'amicizia, la crudeltà del mondo, attraversiamo la linea d'ombra con un atto di rivolta. Dopo 'manuale per ragazze di successo', con questa raccolta paolo cognetti torna a fotografare la quotidianità nascosta. La scrittura intensa e precisa, e un sapiente senso dell'intreccio, trovano nell'adolescenza il luogo magico in cui i personaggi, raccontando la propria vita, mettono a nudo la nostra.
Punteggio: 661
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/05/2020

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