È la biografia in prima persona singolare di ultimo, il colonnello sergio de caprio, l'uomo che ha arrestato totò riina. 'ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini. I miei sono stati il miglior gruppo investigativo. ' 'se arresti zingari e tossici va bene, di più no perché diventi un pericolo per le lobby e cominciano i guai. ' È il racconto collettivo dei suoi uomini – vichingo, arciere, omar, petalo, pirata, alchimista –, i suoi cento investigatori invisibili che hanno indagato su mafia, 'ndrangheta, camorra, corruzione a milano, a palermo, a napoli, ma anche nei palazzi del potere, da finmeccanica allo ior, la banca vaticana, passando per la lega. È l'avventura di un carabiniere condannato a morte da provenzano e bagarella, che ancora oggi vive clandestino. E che negli anni ha subito i sospetti e i teoremi confluiti nel processo trattativa stato-mafia. Un processo che ultimo considera un clamoroso fraintendimento della verità, che finisce per attribuire – agli occhi della pubblica opinione – la responsabilità delle stragi allo stato anziché 'ai macellai della mafia'. È un giallo politico. Il racconto di un assedio e di una rappresaglia del potere che ha usato le inchieste cpl concordia e consip per concentrare contro di lui il fuoco della disinformazione. Protagonisti: politici di destra e di sinistra, matteo renzi, uomini del csm, i vertici della difesa e dei carabinieri. Una trappola che è riuscita a imprigionarlo in un incarico senza ruolo e senza scopo, senza uomini e senza scorta, nell'ultimo ufficio in fondo a un corridoio della forestale. Da dove è pronto a ricominciare.