Siamo arrivati in nove. Per far perdere le nostre tracce, però, ci siamo subito divisi e ci siamo nascosti, in attesa di sviluppare i nostri poteri. Io ho trovato rifugio in spagna, nell'orfanotrofio di santa teresa. Nel corso degli anni, ho cercato di fare amicizia con le altre ragazze, ma erano troppo diverse da me. Solo gli altri otto sapevano chi ero veramente e io avrei dato qualsiasi cosa pur di riabbracciarli, eppure non ho mai avuto loro notizie. A un certo punto, ho persino temuto che avessero dimenticato la ragione per cui siamo stati mandati sulla terra o che avessero deciso di abbandonare la missione. Poi è cambiato tutto. In televisione hanno mostrato le immagini di paradise, una cittadina americana colpita da un attentato terroristico. Secondo le autorità, il colpevole è un ragazzo: john smith. Ma io so che non è così. Perché loro hanno preso il numero uno in malesia. Il numero due in inghilterra. Il numero tre in kenya. E li hanno uccisi. John smith è il numero quattro, ed è vivo per miracolo. Non posso più restare in disparte. È giunto il momento per cui mi preparo da tutta la vita. Io sono il numero sette. E sono pronta a entrare in azione.
Siamo arrivati in nove. In apparenza, siamo uguali a voi: vestiamo come voi. Parliamo come voi, viviamo come voi. Ma non siamo affatto come voi. Siamo in grado di fare cose che voi non potete neanche sognare. Abbiamo poteri che voi non riuscite neanche a immaginare. Siamo più forti, più veloci e più abili di qualsiasi essere vivente del vostro pianeta. Avete presente i supereroi dei fumetti e quelli che ammirate al cinema? Una cosa del genere, però con una grossa differenza: noi siamo reali. Ci siamo rifugiati sulla terra e ci siamo divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti. A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno dando la caccia. Vogliono eliminarci, l'uno dopo l'altro. Così siamo costretti a scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa ombra. Attualmente mi faccio chiamare john smith, e mi nascondo a paradise, in ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore. Perché loro hanno preso il numero uno in malesia. Il numero due in inghilterra. Il numero tre in kenya. E li hanno uccisi. Io sono il numero quattro, lo sono il prossimo.