La celebrazione di una terra difficile e bellissima, la puglia. Una grande saga famigliare sullo sfondo di un secolo di storia italiana. Tornai indietro, alcune pagine dell'album erano riempite di foto della nostra campagna pietrosa con decine di contadini e di operai chini sulla terra e sui massi. In lontananza si stagliava il profilo familiare del morrone, la masseria che racchiudeva le memorie di famiglia. Volti e giorni lontani di cui nulla sapevo, che non avevo vissuto, ma percepivo miei. Adesso che lo zio nello se n'era andato, ero rimasto solo io, ultimo rappresentante d'una genia da cui ero fuggito e che adesso mi chiamava. Perché? Cosa voleva da me quella gente? Napoli, agosto 1895, in città è tornato il colera. Romualdo parlante, medico, spaventato dalla virulenza del male, impone a sua moglie palma, incinta del quarto figlio, di tornare immediatamente, con gli altri bambini, nel loro paese d'origine, in puglia, dove troveranno rifugio in casa dei genitori di lui: bastiano e checchina. È così che la luce della letteratura si accende sulla famiglia parlante, la protagonista di questo romanzo fluviale, e che proprio grazie all'intraprendenza del patriarca bastiano e dei suoi figli sta emergendo dall'oscurità della storia e sta cercando di ritagliarsi un posto sul piccolo, assolato e povero palcoscenico del meridione d'italia, in particolare in quella terra insieme dura e ricca che è il tavoliere delle puglie. La storia degli uomini e delle donne della famiglia: aniello, costanzo e soprattutto cipriano – il bambino che palma portava in grembo fuggendo da napoli –, vincenzina, gelica, reginella… la storia dei parlante si intreccia con quella tumultuosa dell'italia: gli anni dieci del ‘900, l'avventura coloniale e la prima guerra mondiale (in cui i giovani maschi della famiglia si gettano con slancio); gli anni dei primi, duri scontri sociali e poi l'avvento del regime fascista; l'apertura al nuovo e le avvisaglie della modernità; la tragedia della seconda guerra mondiale e la fine di un mondo, e poi la ricostruzione, il boom economico, i giorni nostri – un secolo intero carico di novità, di sfide, e di drammi che i parlante, pur nella diversità dei caratteri, affronteranno sempre con coraggio, determinazione, ambizione. Frutto di oltre dieci anni di lavoro, gente del sud racconta le molte incarnazioni che l'amore può assumere nella vita degli individui: l'amore appassionato, capace di superare ogni ostacolo e ogni convenzione, l'amore per la propria sposa o il proprio sposo, per i figli, per la propria terra, per la «roba», per il proprio paese, per le idee; è un romanzo-mondo, capace di riaccendere la passione per le narrazioni in cui immergersi completamente; è la storia di una famiglia, unica eppure come tante, dentro la storia di un paese, inconfondibile eppure come tutti gli altri.