'fra i critici del mondo moderno, ormai innumerevoli, rené guénon merita di essere segnalato come uno dei più radicali, dei più limpidi e coerenti. 'il regno della quantità e i segni dei tempi' è certamente la sua opera più completa e più rigorosa, e quindi anche la più utile. Guénon - e in particolare questo suo libro, a preferenza di altri - merita di essere letto per togliersi dalla comoda illusione che il mondo sia necessariamente come noi siamo abituati a pensare che debba essere'. (sergio quinzio)
La coppa del graal e la lingua degli uccelli, il loto e la rosa, lo zodiaco e il polo, la montagna e la caverna, la cupola e la ruota, l'albero del mondo e l'albero della vita, il ponte e i nodi, il cuore e il granello di senape, la tetraktys e la bevanda dell'immortalità, l'uovo del mondo e le porte solstiziali, la terra santa e la città divina - sono questi, e molti altri, i 'simboli della scienza sacra' di cui guénon ci svela e rivela i molteplici significati in questo libro insostituibile.
Dopo aver esaminato analogie e corrispondenze con gli ordini cavallereschi, il rosicrucianesimo, l'ermetismo e l'islam suggerite in passato da studiosi e occultisti, guénon procede a una geometrica esposizione del simbolismo insito in alcuni temi cruciali della 'commedia': i tre mondi, i numeri, il tempo. Ecco allora che l'inferno appare come ricapitolazione degli stati che precedono logicamente lo stato umano e manifestazione delle possibilità di ordine inferiore che l'essere porta ancora in sé, il purgatorio come prolungamento dello stato umano, che viene così condotto alla pienezza della sua espansione e il paradiso come ascesa agli stati superiori dell'essere.
Dopo aver esaminato analogie e corrispondenze con gli ordini cavallereschi, il rosicrucianesimo, l'ermetismo e l'islam suggerite in passato da studiosi e occultisti, guénon procede a una geometrica esposizione del simbolismo insito in alcuni temi cruciali della
In questo libro la 'crisi del mondo moderno' viene anzitutto inquadrata in una vasta prospettiva storica, in relazione a quella 'età oscura', fase terminale di un ciclo e conclusione di una lunga concatenazione di cause e di effetti, preconizzata fin da tempi lontani. I principali aspetti per i quali lo sviluppo del mondo moderno ha portato ad una crisi inevitabile e profonda vengono magistralmente analizzati ad uno ad uno, non solo nel campo sociale ma anche in quello della concezione generale della vita e della conoscenza. A tali aspetti viene dato rilievo anche mediante un confronto fra l'occidente moderno e ciò che fu il mondo tradizionale orientale, ma altresì europeo, e portano a considerazioni su problemi generali, come per esempio, quello dei rapporti fra contemplazione e azione.