'easter parade', uscito originariamente nel 1976 e ora pubblicato per la prima volta in italia, è un romanzo esemplare della sensibilità di yates: una saga familiare senza concessioni al romanticismo, un limpido ritratto di esistenze borghesi in bilico fra la mediocrità e le aspirazioni. Le protagoniste sono due sorelle, dal carattere diverso - sarah più solare e convenzionale, emily più chiusa e indipendente - ma sempre unite da un legame che a tratti si trasforma in rivalità; i loro destini si dipanano per quasi cinquant'anni, sullo sfondo di un'america che man mano perde la sua innocenza gioiosa (quella immortalata in un'istantanea della parata di pasqua a cui si riferisce il titolo), alla ricerca di una 'felicità' difficile tanto da identificare quanto da ottenere.
La giovane moglie di un professore universitario, due bambini figli di madri divorziate, un'impulsiva prostituta londinese, un soldato in licenza a parigi, una scultrice che sogna fama e gloria, un impiegato che aspira a una vita libera, uno scrittore in trasferta a hollywood: da questi personaggi così vari, eppure uniti da uno stesso desiderio di qualcosa di nuovo che cambi le loro vite, richard yates tira fuori sette racconti che dipingono abilmente quel groviglio di sentimenti contraddittori, talvolta inconsapevoli e spesso incomprensibili che costituiscono un amore. E il lettore non può fare a meno di sentirsi trascinato, coinvolto, messo a nudo e infine assolto dalla propria umanità, così come vengono assolti, prima dell'ultima riga, i protagonisti di questa magnifica carrellata di affetti e menzogne. Prefazione di giorgio vasta.
Pubblicata originariamente nel 1962, questa raccolta di short stories è considerata uno dei capolavori della narrativa americana del secondo novecento. Il new york times l'ha definita 'l'equivalente newyorkese di gente di dublino di joyce', e kurt vonnegut 'la migliore raccolta di racconti mai pubblicata da un autore americano'. Dalle vite 'normali' di segretarie di manhattan e maestrine di brooklyn, di potenziali romanzieri frustrati, di tassisti sognatori, soldati disillusi e ragazzini disadattati, yates crea un mosaico indimenticabile che rivela tutte le ombre dei sogno americano all'apice del suo (presunto) splendore; ma 'undici solitudini' non è solo l'impietoso ritratto di un'epoca: la precisione dei dialoghi, il ritmo infallibile, l'attenzione ai particolari, l'essenzialità della scrittura danno alle storie di questi personaggi un'intensità che le rende dolorosamente universali e senza tempo.
A cold spring harbor, cittadina residenziale di long island, nel corso di un'estate si incrociano i destini di due famiglie: il matrimonio dei giovani evan e rachel - lui rissoso, svogliato, appassionato di motori e ragazze; lei fragile ed eterea, fulcro involontario di una rete di rapporti tumultuosi - fa da anello di congiunzione fra gli shepard, un militare andato troppo presto in pensione per accudire la moglie malata e ormai alcolizzata, e i drake, un padre assente, una moglie perennemente sull'orlo di una crisi di nervi e un figlio, phil, alle prese con un'adolescenza inquieta. Ma l'apparente armonia è illusoria e l'unione rivela ben presto un lato oscuro e insidioso. Prefazione di luca rastello.
Richard yates, autore di romanzi indimenticabili come il celebre 'revolutionary road', ha lasciato alla letteratura del novecento anche un imponente corpus di racconti. Le sue raccolte 'undici solitudini e bugiardi e innamorati' sono unanimemente considerate dei capolavori nel genere della short story. Quest'antologia contiene racconti mai pubblicati in volume durante la vita dell'autore; alcuni erano usciti su riviste, altri erano rimasti completamente inediti fino a quando, dopo la sua morte, sono stati riportati alla luce e raccolti. Un'occasione per immergersi ancora una volta nella sua scrittura intensa e commovente: storie di esistenze comuni ambientate perlopiù nell'america del secondo dopoguerra, un luogo di tensioni nascoste sotto l'apparente prosperità, di ambizioni e fallimenti che yates racconta con uno sguardo lucido e inconfondibile. Prefazione di nicola lagioia.
Bobby è un giovane soldato che cerca di barcamenarsi sui campi di battaglia della seconda guerra mondiale; non si è rivelato l'eroico guerriero che immaginava di essere, e la sua esperienza è fatta solo di paura e confusione. A casa lo aspetta la madre, alice, che ripone in lui tutte le sue speranze e sogna, al suo ritorno, di poter cominciare una nuova vita per entrambi. La famiglia come rifugio dal mondo esterno, la famiglia come trappola, la famiglia che contribuisce nel bene e nel male a definire ciò che siamo: 'non c'è altro di cui scrivere', sosteneva richard yates, e ne ha scritto anche in questo romanzo.
Richard yates, autore di romanzi indimenticabili come il celebre 'revolutionary road', ha lasciato alla letteratura del novecento anche un imponente corpus di racconti. Le sue raccolte 'undici solitudini' e 'bugiardi e innamorati' sono unanimemente considerate dei capolavori nel genere della short story. Arriva ora per la prima volta in italia quest'antologia di racconti mai pubblicati in volume durante la vita dell'autore; alcuni erano usciti su riviste, altri erano rimasti completamente inediti fino a quando, dopo la sua morte, sono stati riportati alla luce e raccolti. Un'occasione preziosa per immergersi ancora una volta nella sua scrittura intensa e commovente: storie di esistenze comuni ambientate perlopiù nell'america del secondo dopoguerra, un luogo di tensioni nascoste sotto l'apparente prosperità, di ambizioni e fallimenti che yates racconta con uno sguardo lucido e inconfondibile.
Lo sguardo penetrante e la scrittura precisa e implacabile che hanno aperto la strada a raymond carver e richard ford tornano a dissezionare l'apparente normalità della middle class americana, ma con toni ancora più drammatici: sullo sfondo dell'ottimismo e della prosperità dell'era kennedy si disegna la storia dell'ambizione frustrata - e della discesa nella follia - di john wilder, impiegato che sogna il successo come produttore cinematografico e invece conoscerà soltanto l'angoscia dell'ospedale psichiatrico e le manipolazioni di hollywood. Introduzione di a. M . Homes.
È il 1955; i wheeler sono una coppia middle class dei sobborghi benestanti di new york, che coltiva il proprio anticonformismo con velleità ingenua, quasi ignara della sua stessa ipocrisia: la loro esistenza scorre fra il treno dei pendolari, le cenette alcoliche con i vicini, le recite della filodrammatica locale, ma frank e april si sentono destinati a una vita creativa e di successo, possibilmente in europa. Nella storia della giovane famiglia in apparenza felice la tensione è nascosta ma crescente, il lieto fine impossibile, e l'inevitabile esplosione arriva con una potenza da dramma shakespeariano.