Dopo il successo di tu sei il male, continua la saga del commissario balistreri nell'attesissimo secondo capitolo della trilogia del male di roberto costantini tripoli, anni sessanta. Quella dell'irrequieto e ribelle mike balistreri è un'adolescenza tumultuosa come il ghibli che spazza il deserto. Sullo sfondo di una libia postcoloniale, preda degli interessi dell'occidente per i suoi giacimenti petroliferi, gli anni giovanili di mike sono segnati dalle morti irrisolte della madre italia e della piccola nadia, da due amori impossibili, uno intessuto di purezza e uno intriso di desiderio e di rabbia, dal coinvolgimento in un complotto contro gheddafi, e da un patto di sangue che inciderà a fondo sia la pelle che l'anima a lui e ai suoi tre migliori amici. Roma, settembre 1982. Reduce dall'esito catastrofico del caso sordi, il giovane commissario balistreri di notte si stordisce con il sesso, l'alcol e il poker e di giorno indaga svogliatamente sulla morte di anita, una studentessa sudamericana assassinata subito dopo il suo arrivo nella capitale. Per gratitudine verso chi gli ha salvato la carriera, è anche costretto a vegliare sulla scapestrata claudia teodori, che agli albori della televisione commerciale sembra lanciata verso una luminosa carriera di starlette. Ma nadia, anita e claudia sono legate da un filo invisibile, seguendo il quale michele balistreri sarà costretto a calarsi nelle zone più buie del suo passato, quei giorni 'di sabbia e di sangue' con cui non ha mai chiuso del tutto i conti, in un cammino lungo il quale l'amore, l'amicizia, i sogni e gli ideali si scontrano con la ricerca di verità dolorose, nell'impossibilità costante di distinguere chi tradisce da chi è tradito. Alla fine sarà una ragazza, incompresa e coraggiosa, a condurlo per mano fino alle radici del male.