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Julien Tromeur


Classifica Libri di Sándor Márai

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Libri in questa classifica: 23

Pagina 1 di 3

Posizione in classifica: 1

Confessioni Di Un Borghese

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

Confessioni Di Un Borghese
Nella prima parte, siamo in una cosmopolita cittadina dell'alta ungheria agli inizi del novecento, nel luminoso tramonto della monarchia, in seno a una famiglia della borghesia colta di origine tedesca. Nella seconda parte, il narratore - prima bambino e poi adolescente animato da un inesprimibile senso di ribellione - è diventato un ombroso déraciné che, spinto da una vorace curiosità e da un'irrequietezza che è in lui forma di vita, abbandona il suo paese per una destinazione a lui stesso ignota. Iniziano così le peregrinazioni nell'europa fra le due guerre: dapprima a lipsia, stoccarda, weimar, monaco, francoforte, berlino, e poi parigi, firenze, londra per arrivare fino al medio oriente.
Punteggio: 979
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/11/2023

Posizione in classifica: 2

Liberazione

Sándor Márai

Narrativa estera - Storica

Liberazione
Dicembre 1944. L'armata rossa sta per completare l'accerchiamento di budapest. L'antivigilia di natale una ragazza di venticinque anni, erzsébet, che già da mesi vive braccata, sotto falsa identità, riesce a trovare un nascondiglio per il padre: il vecchio, un celebre scienziato a cui gli squadroni fascisti delle croci frecciate danno la caccia, verrà murato, insieme ad altre cinque persone, in una cantina grande quanto una dispensa. Erzsébet, invece, scenderà nello scantinato del palazzo dove vive, insieme a tutti gli abitanti di quello e di altri palazzi dei dintorni. Ci rimarranno per quattro settimane, quanto durerà il terribile assedio, mentre sopra le loro teste infuriano i combattimenti. In quel mondo sotterraneo maleodorante e caotico, in una 'promiscuità da porcile', mentre fra la gente ammassata sui materassi si scatenano tensioni sempre più acute, erzsébet aspetta 'qualcosa'. Qualcosa che si riassume in una parola: liberazione. Tra poco i russi saranno qui, pensa, e tutto cambierà. Finalmente, nella notte fra il 18 e il 19 gennaio, vedrà la sagoma del primo russo stagliarsi sotto la porta: ma quell'incontro sarà ben diverso da come se l'era immaginato. Scritto in meno di tre mesi nell'estate del 1945 e rimasto inedito fino al 2001, il romanzo è una testimonianza bruciante dell'orrore che un'intera città ha vissuto nei mesi dell'assedio dei sovietici, dei bombardamenti degli alleati, sottoposta ai rabbiosi rastrellamenti degli sconfitti.
Punteggio: 953
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/05/2024

Posizione in classifica: 3

Le Braci

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

Le Braci
Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei carpazi. Uno ha passato quei decenni in estremo oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: 'una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione'. Tutto converge verso un 'duello senza spade' ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.
Punteggio: 951
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/11/2021

Posizione in classifica: 4

La Sorella

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

La Sorella
A un centinaio di chilometri dal confine italiano, nel vagone letto di prima classe di un treno diretto a firenze, z. - il grande, celebre pianista atteso in italia per un concerto - capisce che nulla sarà mai più come prima: che forse non rivedrà più e. , la donna alla quale è legato da un rapporto ambiguo e morboso, in un triangolo il cui terzo vertice è un marito consapevole e benigno; che forse quella sera suonerà per l'ultima volta che tutto, insomma, sarà 'diverso'. Ma diverso come? Gli ci vorranno mesi per capirlo: quelli che trascorrerà, colpito da un rarissimo virus, in un ospedale di firenze.
Punteggio: 891
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/05/2024

Posizione in classifica: 5

L' Eredità Di Eszter

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

L" Eredità Di Eszter
Per vent'anni eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno lajos torna: lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l'ha ingannata sempre, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove eszter abita con una vecchia parente. Torna a prendersela. Ed eszter lo sa, sa anche che la storia non è finita, perché non passano gli amori senza speranza.
Punteggio: 891
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2022

Posizione in classifica: 6

La Recita Di Bolzano

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

La Recita Di Bolzano
'che cosa aspetti a infilarti il costume, vecchio commediante, illusionista appassito? Il ballo in maschera sta per cominciare'. Il libertino quarantenne ha un gusto amaro in bocca, e la stanza è piena di ombre: sono le ombre della sua giovinezza. Ma ha un contratto, e deve rispettarlo. Dov'è la lettera che gli ha mandato francesca? 'devo vederti' ha scritto. Oh, non sarà né la prima né l'ultima che riceve da una donna sposata. Questa, però, è stata scritta dalla sola donna che un giorno ha creduto di amare (e lui, per paura di quell'amore, è fuggito). Per di più gliel'ha portata il marito in persona: sua eccellenza il conte di parma.
Punteggio: 891
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/12/2020

Posizione in classifica: 7

Il Sangue Di San Gennaro

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

Il Sangue Di San Gennaro
'a pasqualino, perché aveva sei anni e ogni mattina portava giù l'immondizia, al pescatore monco, perché ammansiva il mare, a santo strato, perché proteggeva il palazzo e i malati': a loro màrai dedica il suo 'romanzo napoletano', ambientato nella città dove visse dal '48 al '52, prima di partire per gli stati uniti. A formare il vasto coro, lacero e sgargiante, che commenta la vicenda intorno a cui è costruito il libro sono gli uomini, le donne e i bambini della città, con la loro miseria, il loro lerciume, la loro fatica di vivere e il loro orgoglio ancestrale di aristocratici; e le interminabili chiacchiere, le liti che scoppiano furibonde, teatrali, ritualizzate, da una finestra all'altra, i lutti non meno teatrali e urlati, i santi arcigni e polverosi dentro le teche di vetro - con la loro umanità piagata e ghignante. Un intero popolo che, fra tutte le possibilità, crede che 'la più verosimile' sia il miracolo. Un giorno, dalle parti di capo posillipo, vanno ad abitare due stranieri, un uomo e una donna (inglesi? Polacchi? ): displaced persons, così li definiscono le autorità, profughi. Anche loro, almeno per un po', crederanno che lì possa avvenire il miracolo. Ma durante una violenta tromba d'aria si verificherà un evento che avrà il senso di una delusione assoluta, di una sconfitta inappellabile, poiché sancirà l'impossibilità di credere che ci sia un futuro per chi, in quanto esule, ha perso la propria identità.
Punteggio: 883
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/12/2021

Posizione in classifica: 8

L Eredità Di Eszter

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

L Eredità Di Eszter
Per vent'anni eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno lajos torna: lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l'ha ingannata sempre, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove eszter abita con una vecchia parente. Torna a prendersela. Ed eszter lo sa, sa anche che la storia non è finita, perché non passano gli amori senza speranza.
Punteggio: 881
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/05/2024

Posizione in classifica: 9

La Donna Giusta

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

La Donna Giusta
Un pomeriggio, in una elegante pasticceria di budapest, una donna racconta a un'altra donna come un giorno, avendo trovato nel portafogli di suo marito un pezzetto di nastro viola, abbia capito che nella vita di lui c'era stata, e forse c'era ancora, una passione segreta e bruciante, e come da quel momento abbia cercato, invano, di riconquistarlo. Una notte, in un caffè della stessa città, bevendo vino e fumando una sigaretta dopo l'altra, l'uomo che è stato suo marito racconta a un altro uomo come abbia aspettato per anni una donna che era diventata per lui una ragione di vita e insieme 'un veleno mortale', e come, dopo aver lasciato per lei la prima moglie, l'abbia sposata - e poi inesorabilmente perduta. All'alba, in un alberghetto di roma, sfogliando un album di fotografie, questa stessa donna racconta al suo amante (un batterista ungherese) come lei, la serva venuta dalla campagna, sia riuscita a sposare un uomo ricco, e come nella passione possa esserci ferocia, risentimento, vendetta. Molti anni dopo, nel bar di new york dove lavora, sarà proprio il batterista a raccontare a un esule del suo stesso paese l'epilogo di tutta la storia. Al pari delle 'braci' e di 'divorzio a buda', questo romanzo appartiene al periodo più felice e incandescente dell'opera di márai, quegli anni quaranta in cui lo scrittore sembra aver voluto fissare in perfetti cristalli alcuni intrecci di passioni e menzogne, di tradimenti e crudeltà, di rivolte e dedizioni che hanno la capacità di parlare a ogni lettore.
Punteggio: 795
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2022

Posizione in classifica: 10

Il Macellaio

Sándor Márai

Narrativa estera - Recente

Il Macellaio
«finora inedito in italia, 'il macellaio' di sándor márai (1928) svela come un uomo senza qualità con istinti sadici si trasforma nel soldato perfetto. Un noir politico che ci fa riflettere» - robinson «resta il merito di sándor márai che al debutto affronta di petto un passaggio d'epoca tanto atroce e perturbante» - franco marcoaldi, il venerdì otto, il protagonista di questo racconto che segnò l'esordio letterario di márai, è un formidabile, agghiacciante esempio di abiezione spontanea, naturale e ragionevole: uccidere animali in un mattatoio o soldati nemici in guerra non fa una grande differenza per lui, anzi corrisponde a una sorta di vocazione. Che si manifesterà in seguito in una forma brutale. Anticipando la figura di moosbrugger, il memorabile criminale dell'uomo senza qualità di musil, márai ha saputo concentrare in un personaggio l'incontenibile sommovimento psichico che condusse alla prima guerra mondiale e devastò gli anni successivi. Ma racconta tutto questo con la pacatezza, lo scrupolo e la concisione di un cronista – come qualcosa che appartiene a una nuova, terrificante normalità.
Punteggio: 793
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/05/2024

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