'l'enigma dell'alfiere' è il quarto dei dodici romanzi nel quale compare l'investigatore dilettante philo vance, un personaggio pomposo e balordo, ma anche elegante, raffinato, coltissimo (le sue conoscenze sono praticamente illimitate e spaziano nei campi più disparati), poliglotta: vance è un signore ricchissimo che per puro hobby si diletta a risolvere, prendendosi gioco della polizia, misteri apparentemente inspiegabili. Come per esempio quelli raccontati nell''enigma dell'alfiere' a cominciare dalla morte del signor joseph cochrane robin, ucciso da una freccia scoccata da un arco poco dopo essersi incontrato con il signor sperling. Un delitto privo di senso, per tutti tranne che per vance il quale scopre subito un curioso collegamento.
La sontuosa dimora che si erge all'estremità orientale della 53rd street di manhattan appartiene ai greene, una delle più importanti famiglie della città. In base alle disposizioni testamentarie del vecchio tobias, il patriarca deceduto da una dozzina d'anni, tutti i membri della famiglia devono restare sotto quello stesso tetto per almeno venticinque anni dopo la sua morte, pena la perdita dell'eredità. Così nel palazzo vivono ancora la vedova, costretta su una sedia a rotelle, e i cinque figli: julia, chester, sibella, rex e la giovane ada, l'unica a essere stata adottata. La storia inizia all'indomani di una notte drammatica in cui un ladro è penetrato nella casa e, forse preso dal panico, ha spararato a due delle sorelle. Julia, la più grande, è stata uccisa, mentre ada ha riportato una brutta ferita. Ma la tesi del tentativo di furto finito in tragedia non convince philo vance.
La sontuosa dimora che si erge all'estremità orientale della 53rd street di manhattan appartiene ai greene, una delle più importanti famiglie della città. In base alle disposizioni testamentarie del vecchio tobias, il patriarca deceduto da una dozzina d'anni, tutti i membri della famiglia devono restare sotto quello stesso tetto per almeno venticinque anni dopo la sua morte, pena la perdita dell'eredità. Così nel palazzo vivono ancora la vedova, costretta su una sedia a rotelle, e i cinque figli: julia, chester, sibella, rex e la giovane ada, l'unica a essere stata adottata. La storia inizia all'indomani di una notte drammatica in cui un ladro è penetrato nella casa e, forse preso dal panico, ha spararato a due delle sorelle. Julia, la più grande, è stata uccisa, mentre ada ha riportato una brutta ferita. Ma la tesi del tentativo di furto finito in tragedia non convince philo vance.
Dopo 'l'enigma dell'alfiere' e 'la fine dei greene' (i bassotti n. 48 e n. 80), 'la canarina assassinata' (1927) è il terzo romanzo di van dine pubblicato nella collana. Il libro, considerato una delle più riuscite 'camere chiuse' della storia del giallo, è incentrato sulla tragica morte della 'canarina' margaret odell, affascinante stella di broadway così soprannominata per il costume indossato in un balletto alle follies. Una sera di settembre, al ritorno da teatro, la bionda bellezza viene strangolata nel suo appartamento nel centro di new york. Le amicizie maschili della canarina erano numerose, per lo più uomini in vista che lei sapeva sfruttare con abilità, e quella sera, come viene ben presto appurato, in molti le avevano, fatto visita. La polizia, arrivata sul posto, trova la vittima accasciata sul divano e l'appartamento sottosopra: mobili rovesciati, cose sparse ovunque, i gioielli spariti dal portagioie, un cofanetto per i documenti svuotato. Ma quello che a prima vista parrebbe un semplice delitto a scopo di rapina si rivela un caso sconcertante quando si scopre che ogni via di fuga era preclusa all'assassino. Agli inquirenti non resta dunque che affidarsi al fine intuito di philo vance, colto e raffinato detective, che noterà ciò che agli altri è sfuggito. Per esempio, come mai la chiave di un armadio è infilata nella serratura all'interno dell'anta.