Perù, la città di ayacucho ha appena festeggiato l'ultimo giorno del carnevale quando si levano le grida di terrore del contadino mayta: nella stalla della sua fattoria c'è il cadavere di un uomo. Il corpo è deformato dal fuoco, ma sulla fronte si riconosce distintamente il segno di una croce. A indagare viene chiamato félix chacaltana saldivar, pubblico ministero di lima. Chacaltana è uomo ligio ai regolamenti e fiducioso nelle istituzioni ma, non appena inizia a investigare, si trova proiettato in una situazione oscura, che gli sfugge di mano. A comandare sono i capi militari determinati a chiudere il caso come un incidente, per non suscitare preoccupazioni in vista delle elezioni imminenti. Ma chacaltana non può tirarsi indietro: a imporglielo è non solo la sua coscienza, ma un'ondata di morte che sembra non aver fine. Prima un detenuto di sendero luminoso, poi lo stesso mayta, poi un sacerdote. Tutti uccisi orribilmente, seguendo un percorso ideale che lascia sui loro corpi simboli che riconducono alla quaresima e alla settimana santa. Barcamenandosi tra potere militare e giudiziario, popolazione inerte e ostile, chacaltana scaverà nel passato torbido della regione, svelando torture e atti di violenza. Fino alla inimmaginabile verità.