In kansas viene ritrovato un ragazzo scomparso. È morto, il corpo gettato in un campo. L'omicidio ossessiona una vedova nel crepuscolo della vita, donna, e risveglia la memoria travagliata e paradossalmente malinconica del suo passato, delle sue ossessioni. Donna è stata rapita da bambina, e in quella sparizione si cela il momento magico della sua esistenza, una parentesi di affetto e dolcezza, di intensità e desiderio che ha lasciato in lei il rimpianto di un paradiso perduto. E quell'esperienza l'ha segnata in molti modi, le ha trasmesso il gusto morboso di seguire le sparizioni dei bambini, i rapimenti, i traumi delle famiglie distrutte dalla violenza di una scomparsa improvvisa. Questa passione le fa leggere avidamente le storie sui giornali, collezionare articoli, foto, ogni dettaglio, ed è stata a lungo un segreto, un'ossessione e uno strano gioco condiviso con il figlio scott, ormai adulto, che vive a new york. Un giorno scott decide di tornare in kansas per aiutare la madre gravemente malata, per sostenerla nella sua volontà di scrivere un libro sui bambini scomparsi e ravvivare ancora quel loro 'hobby'. Ma una volta nella casa della sua infanzia il figlio troverà qualcosa di diverso, e di terribile. Nel seminterrato scott scopre una stanza segreta che non ricordava, e dentro, ammanettato, un ragazzo.