Loading...

Caricamento in corso

Image from
Julien Tromeur


Classifica Libri di Sergio Luzzatto

Vai alla classifica generale

Libri in questa classifica: 7

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

I Bambini Di Moshe
Gli Orfani Della Shoah E La Nascita Di Israele

Sergio Luzzatto

Società - Fenomeni sociologici

I Bambini Di Moshe<br>Gli Orfani Della Shoah E La Nascita Di Israele
Una storia tragica e picaresca insieme, un'odissea di lutto e di riscatto, dai confini tanto larghi quanto l'intera storia degli ebrei sommersi e degli ebrei salvati. Sergio luzzatto racconta qui l'avventura di un numero sorprendente di bambini ebrei, scampati alla soluzione finale e rifugiati nell'italia della liberazione: circa settecento giovanissimi polacchi, ungheresi, russi, romeni, profughi dopo il 1945 tra le montagne di selvino, nella bergamasca. E racconta l'avventura di moshe zeiri, il formidabile ebreo galiziano che, ponendosi alla guida dei bambini salvati, consentirà loro di rinascere da cittadini del nuovo israele. Questa è la storia di una redenzione. Tragicamente privati di una famiglia, di una casa, di una lingua, irreparabilmente derubati di ogni loro passato, gli orfani della shoah vedono dischiudersi, grazie agli emissari sionisti, la prospettiva di un futuro nella terra promessa: un futuro da costruire tutti insieme, maschi e femmine, come in una grande famiglia riunita in un «kibbutz selvino». I bambini di moshe sono orfani della shoah rinati alla vita nell'italia della liberazione. Sono giovanissimi ebrei d'europa centrale e orientale sfuggiti allo sterminio nazista, che nel 1945 hanno incontrato un uomo come moshe zeiri: il militante sionista che fondò e diresse a selvino, nella bergamasca, l'orfanotrofio piú importante dell'europa postbellica. Falegname per formazione, teatrante per vocazione, moshe faceva parte di un piccolo gruppo di ebrei a loro volta originari dell'europa centro-orientale. Giovani immigrati in palestina negli anni trenta, che fra il 1944 e il 1945 hanno risalito l'italia come soldati volontari nel genio britannico, per cercare di salvare il salvabile. Se non il loro «mondo di ieri», la civiltà yiddish irrimediabilmente distrutta, almeno gli ultimi resti del popolo sterminato. Dopo il drammatico suo incontro con i bambini sopravvissuti, moshe zeiri li organizza a selvino in una specie di repubblica degli orfani, e attraverso l'educazione sionistica li prepara a una seconda vita. Non piú la vita rassegnata delle vittime, «laggiú», nelle terre di sangue della soluzione finale, ma la vita libera e forte dei coloni di eretz israel, nella terra promessa. D'altra parte, la storia dei bambini di moshe è anche la storia di un'illusione. Perché dopo la guerra d'indipendenza del 1948, l'utopia del «kibbutz selvino» avrebbe finito per scontrarsi, nello stato di israele, con la realtà di nuovi (e brutali) rapporti di forza.
Punteggio: 883
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/06/2023

Posizione in classifica: 2

La Crisi Dellantifascismo

Sergio Luzzatto

Società - Ideali politici

La Crisi Dellantifascismo
Con l'avvento della seconda repubblica, si è avviata in italia una smobilitazione ideologica che ha investito le fondamenta dell'identità nazionale, a cominciare dalla resistenza. Si propone una sorta di nuovo patto fondativo basato sulla riconciliazione tra i nemici di ieri e sulla
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/06/2023

Posizione in classifica: 3

La Crisi Dell'antifascismo

Sergio Luzzatto

Società - Ideali politici

La Crisi Dell"antifascismo
Con l'avvento della seconda repubblica, si è avviata in italia una smobilitazione ideologica che ha investito le fondamenta dell'identità nazionale, a cominciare dalla resistenza. Si propone una sorta di nuovo patto fondativo basato sulla riconciliazione tra i nemici di ieri e sulla 'condivisione' di storia e memoria. Una 'equidistanza' tra brigate partigiane e brigate nere, tra anticomunismo e antifascismo. Luzzatto mette in discussione le premesse storiche, politiche ed etiche di questa logica, denunciando l'odierna diffusione della vulgata post-fascista, che minimizza i crimini del ventennio, e argomentando l'attualità dell'antifascismo quale antidoto alle derive populiste, plebiscitarie e razziste.
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/07/2021

Posizione in classifica: 4

Dolore E Furore
Una Storia Delle Brigate Rosse

Sergio Luzzatto

Società - Militanti politici

Dolore E Furore<br>Una Storia Delle Brigate Rosse
La dolorosa storia degli «anni di piombo» attraverso il ritratto di una generazione furente. Per raccontare l'italia delle brigate rosse, sergio luzzatto ha adottato un fil rouge biografico e, insieme, una prospettiva suggestivamente corale. Il filo rosso viene dalla vita, sanguinosa quanto breve, dell'ex marinaio riccardo dura: colui che, sparando al cuore dell'operaio comunista guido rossa, cambiò per sempre sia la storia delle br, sia la storia d'italia. E che, trucidato dalle forze dell'ordine, suo malgrado appose al terrorismo di sinistra l'ambiguo sigillo del martirio. La prospettiva corale viene dai volti e dalle voci di genova, la città dove tutto inizia e dove tutto finisce. La storia della lotta armata va compresa guardando, più che al singolo, ai molti. E guardando indietro, all'italia degli anni sessanta, altrettanto che all'italia degli anni settanta. L'immigrazione, la famiglia, la scuola, la fabbrica, i «movimenti», la piazza, l'università, il carcere: in questo libro, quello dei «compagni che sbagliano» è romanzo di formazione, prima di diventare romanzo criminale. Questa è una storia delle brigate rosse ricostruita attraverso il prisma della città di genova. Città-laboratorio di violenza politica, dagli incerti esordi della banda xxii ottobre al sequestro del giudice sossi, la prima impresa clamorosa delle br. Città-palestra di lotta armata, dall'omicidio del giudice coco e della sua scorta al tentativo dei terroristi di trasformare in rivoluzionari gli operai dell'italsider, dell'ansaldo, dell'italcantieri, in quella che negli anni settanta era la capitale italiana dello stato imprenditore. Città-cimitero in una guerra infine quasi privata, le br del «militarista » riccardo dura contro i carabinieri del generale dalla chiesa, cui i responsabili politici della repubblica delegarono il compito di annientare il terrorismo rosso a mano altrettanto armata. Nella prospettiva di sergio luzzatto, genova diventa una chiave per interpretare l'italia degli «anni di piombo». Lo spazio del racconto si allarga, il contesto locale si intreccia con il contesto nazionale e internazionale: dall'asse genova-roma, che sostenne la logistica del sequestro moro, all'asse genova-parigi, che garantì i rapporti esteri dei brigatisti, passando per i traffici d'armi nelle acque del mediterraneo. E la chiave genovese vale a collocare la posizione storica dei «cattivi maestri». In particolare, attraverso il riconoscimento del ruolo assunto ai vertici delle br da una strana coppia di intellettuali, due professori universitari imparentati tra loro: il filologo enrico fenzi e il sociologo giovanni senzani, «cognati rossi».
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/10/2024

Posizione in classifica: 5

Max Fox O Le Relazioni Pericolose

Sergio Luzzatto

Biografie - Autobiografie

Max Fox O Le Relazioni Pericolose
Chi è max fox? Chi è il trentenne ex allievo carabiniere, provinciale ambizioso nell'italia berlusconiana, che strizza l'occhio all'idolo cinematografico della sua adolescenza? «uno storico che scrive molto bene, ma non si propone come scrittore perché ritiene di avere un patto più stringente con la verità (storica), osserva e riporta una vicenda italiana tremendamente esemplare, con codici alternativi a quelli di legge» - il venerdì «il libro di luzzatto è un gran bel libro. C'è l'affabulazione dello scrittore, c'è la scrupolosa attenzione dello storico per le fonti, c'è la curiosità e lo spirito critico del giornalista» - carlo vulpio, la lettura nella primavera del 2012, massimo de caro viene arrestato per avere svaligiato l'antica biblioteca dei girolamini di napoli, di cui si è fatto nominare direttore. È l'epilogo di una parabola esistenziale che nel giro di quindici anni ha trasformato «max fox», bravo ragazzo di provincia, studente svogliato e bibliofilo dilettante, non soltanto in un predatore seriale di libri antichi, ma anche in un falsario prodigioso, e in un faccendiere spregiudicato. Forse, però, la rocambolesca vicenda di de caro non parla soltanto di lui. Parla di un mondo che è il nostro: il mondo post-verità e post-onestà. Ed è sotto la spinta di questo dubbio civile che sergio luzzatto accetta il rischio di una «relazione pericolosa». Incontra il detenuto de caro, ne studia i moventi, ne ricostruisce le reti. Coniugando lo sguardo analitico dello storico alla passione affabulatoria del narratore, trasforma la vicenda di un uomo nel romanzo di un'epoca. Chi è max fox? Chi è il trentenne ex allievo carabiniere, provinciale ambizioso nell'italia berlusconiana, che strizza l'occhio all'idolo cinematografico della sua adolescenza – al bud fox arrampicatore di borsa in wall street – quando deve scegliere un contatto skype per presentarsi nel mondo del terzo millennio? E perché questo figlio unico di due ligi funzionari comunisti somiglia piuttosto a un (dubbio) eroe ottocentesco, al julien sorel di stendhal? Perché il suo sogno di «arrivare» lo rende disponibile a qualunque compromesso, con la destra o con la sinistra, con i chierici o con i laici, con la verità o con la menzogna, con gli onesti o con i disonesti? È quanto si domanda sergio luzzatto, lo storico che proprio su skype accetta di intrecciare con max fox – con l'eroe ormai caduto – una sorprendente liaison dangereuse.
Punteggio: 520
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/06/2023

1
Privacy & Policy
Cosa è e come funziona ClassificheLibri.it
[email protected]