Agar e sara, racconto a due voci narranti - sul tracciato dei fatti biblici - a cui si aggiunge, in finale, la voce del patriarca abramo, «pietra d'angolo» delle due vicende al femminile. Parlano le prime «madri rivali» della bibbia, che incarnano, rispettivamente, la maternità surrogata e quella negata. Un caso di utero in affitto ante litteram, vissuto dalle due donne con una esplosione di sentimenti contrastanti, raccontato attraverso monologhi con drammaticità. Come drammatico e struggente è il monologo di abramo a fronte del suo silenzio e apparente passività nella vita di agar, la schiava, e di sara, la moglie. Tutti e tre compiono un percorso interiore che li condurrà a trovare in dio la risposta alle proprie inquietudini e a divenire coloro attraverso i quali verrà realizzata la promessa di dio.