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Julien Tromeur


Classifica Libri di Simonetta Agnello Hornby

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Libri in questa classifica: 27

Pagina 1 di 3

Posizione in classifica: 1

La Cucina Del Buon Gusto

Simonetta Agnello Hornby

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Cucina Del Buon Gusto
'brillat-savarin è stato per noi una scoperta recente. Avevamo già deciso di scrivere un libro di cucina per esprimere la profonda gioia che ci dà il cucinare e il grande conforto che ne abbiamo tratto vivendo all'estero. Volevamo celebrare la gastronomia e i piaceri dei sensi che si incontrano nel preparare il cibo, nel servirlo e nel mangiarlo. Cucinato, condiviso, consumato da soli, regalato; occasione d'incontro, simbolo di appartenenza a gruppi e a religioni, nutrimento del corpo e della psiche, il cibo è potentissimo antidoto contro l'isolamento e la tristezza. Ce ne siamo rese conto quasi per caso. Rosario, da bambina, nella cucina di casa si incantava a osservare la trasformazione degli ingredienti in pietanza; da adulta, all'estero, cucinava per mantenere la propria identità e ha cominciato ad apprezzare dettagli che danno piacere, come organizzare e riordinare la dispensa, fare la spesa nei mercati del quartiere e cucinare con i fiori del terrazzo. Molte alunne della sua scuola di cucina londinese frequentano i corsi da anni, perché hanno imparato che cucinare aiuta a stare meglio. Simonetta, cuoca per tradizione familiare e per necessità, ha sperimentato attraverso le vicissitudini della vita il valore catartico della cucina. Per lei, la cucina e la tavola, oltre a essere elementi fondamentali dell'esistenza, costituiscono un trionfo dei sensi, della bellezza e dell'ospitalità. '
Punteggio: 921
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/11/2021

Posizione in classifica: 2

Punto Pieno

Simonetta Agnello Hornby

Narrativa estera - Recente

Punto Pieno
Dal 1955 al 23 maggio del 1992, quando furono uccisi giovanni falcone, francesca morvillo e gli agenti della scorta, simonetta agnello hornby tiene stretto il filo della saga famigliare cominciata con caffè amaro e proseguita con piano nobile per consegnarci un appassionante ricamo di omicidi, ossessioni, amori, violenze della sicilia uscita martoriata dal secondo conflitto mondiale e pronta a patire, protagonista e vittima, altre guerre. Siamo fragili, e siamo imperfetti. Imperfetto è il mondo, non l'amore. E noi ricamiamo, continuiamo a ricamare, con amore. Andrea sorci, in preda a un accesso di rabbia, uccide la sua domestica 'continentale'. L'omicidio viene insabbiato dal figlio illegittimo del barone sorci, il potentissimo peppe vallo, altrimenti noto come l'americano. Rico, nipote di andrea, che sa ma non parla, è un uomo tormentato, deluso dalla sicilia ferita del dopoguerra: vive accanto a rita, che ama e non può fare a meno di tradire. Eppure qualcosa si muove: tre donne, le zie che i sorci hanno ribattezzato 'le tre sagge', fondano nella sagrestia della chiesa dei santi scalzi il circolo del punto pieno, dove ricamano corredini, tovaglie, lenzuola, asciugamani. Dalla nobildonna alla monaca di casa, alla prostituta, in quel 'tripudio febbrile delle dita' si dà forma a una sorta di adunanza femminile dove si discute, si commenta, ci si consola, si offre una speranza di cambiamento e si rammendano traumi sociali e famigliari. È una nuova sorellanza basata su una 'separazione dal mondo fuori che solo le donne, quando sono insieme, riescono a creare e a difendere'. Intanto, però, l'uomo vola sulla luna, gli studenti si ribellano. E la tensione positiva dei movimenti a cavallo fra gli anni sessanta e settanta si scontra con le contraddizioni dell'isola.
Punteggio: 887
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/04/2024

Posizione in classifica: 3

La Zia Marchesa

Simonetta Agnello Hornby

Narrativa estera - Recente

La Zia Marchesa
Sicilia fine ottocento. Costanza safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi 'di un'altra razza', cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine.
Punteggio: 887
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2024

Posizione in classifica: 4

Nessuno Può Volare

Simonetta Agnello Hornby

Narrativa estera - Recente

Nessuno Può Volare
Un racconto che si dipana dall'inconsueta famiglia siciliana fino ai più recenti viaggi con il figlio george e i nipoti, alla scoperta dei tesori del nostro patrimonio artistico e delle barriere architettoniche che ne limitano l'accesso. Quando si nasce in una famiglia inconsueta come quella di simonetta agnello hornby, sin da piccoli si cresce con la consapevolezza che si è 'tutti normali, ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un po' 'strane''. Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza della cugina ninì, sordomuta ('ninì non parla bene', si spiega agli estranei), dell'amata bambinaia ungherese giuliana, un po' zoppa, del padre con una gamba malata, e della 'pizzuta' prozia rosina, cleptomane - quando l'argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché 'la zia non deve sentirsi imbarazzata'. E poi naturalmente conosciamo george, sia attraverso le parole di sua madre, sia grazie alla sua voce, che si alterna come un controcanto ironico (cento per cento british), ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli di chi si muove in carrozzina. E proprio come simonetta con le storie di un tempo passato ci regala uno sguardo insolito e genuino sul mondo, così anche george, a cui quindici anni fa è stata diagnosticata la sclerosi multipla, ci consegna un punto di vista diverso da cui osservare le città che abitiamo, le persone che ci circondano e noi stessi.
Punteggio: 881
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/11/2024

Posizione in classifica: 5

Siamo Palermo

Simonetta Agnello Hornby

Scienze, geografia, ambiente - Problematiche sociali

Siamo Palermo
Siamo palermo: ovvero siamo fatti della stessa pasta di cui è fatta questa città. Simonetta agnello hornby e mimmo cuticchio si sono incontrati in anni recenti, ne è nata un'amicizia, ne è nata un'intesa che ha destato la visione a due voci di palermo, capitale italiana della cultura 2018. «vedo e sento, e in quel sentire c'è il mio viaggio dentro il mondo, dato che palermo, in quel caso, è propriamente il mondo, il mondo quando si rivela come destino. » simonetta agnello hornby «dai miei primi anni le sirene hanno finito per annunciarmi la città, hanno mescolato il mare e la terra, e non smettono di sorridermi, e di essere la visione che mi fa entrare nella mia palermo. Magia. Incanto. Miracolo. » mimmo cuticchio simonetta e mimmo raccontano e si raccontano, obbedendo al fascinoso labirinto che storia e memoria disegnano per loro. Ecco allora la palermo della guerra, la palermo vista dal mare e attraverso le trasparenze delle acque dolci che ancora la attraversavano, la palermo della ricostruzione selvaggia, la palermo dei morti per mafia. Ecco i vicoli della 'munnizza', i palazzi nobiliari, le statue del serpotta, magnifiche e sensuali, le prostitute (la bionda nicoletta che faceva sollevare le pietre sulle quali camminava), il cuntista che fa roteare la spada per impressionare il pubblico, le grandi figure della chiesa che si sono schierate con i poveri e contro la mafia, le atmosfere di sangue degli anni novanta, lo spasimo e palazzo butera, palazzo branciforte, l'arte e le isole pedonali. Simonetta e mimmo evocano una città che guarda all'europa, non solo in ragione della sua bellezza e delle sue contraddizioni, ma anche per il desiderio di futuro che vengono esprimendo le istituzioni e le nuove generazioni.
Punteggio: 869
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/11/2021

Posizione in classifica: 6

Siamo Palermo

Simonetta Agnello Hornby

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Siamo Palermo
Siamo palermo: ovvero siamo fatti della stessa pasta di cui è fatta questa città. Simonetta agnello hornby e mimmo cuticchio si sono incontrati in anni recenti, ne è nata un'amicizia, ne è nata un'intesa che ha destato la visione a due voci di palermo, capitale italiana della cultura 2018. «vedo e sento, e in quel sentire c'è il mio viaggio dentro il mondo, dato che palermo, in quel caso, è propriamente il mondo, il mondo quando si rivela come destino. » simonetta agnello hornby «dai miei primi anni le sirene hanno finito per annunciarmi la città, hanno mescolato il mare e la terra, e non smettono di sorridermi, e di essere la visione che mi fa entrare nella mia palermo. Magia. Incanto. Miracolo. » mimmo cuticchio simonetta e mimmo raccontano e si raccontano, obbedendo al fascinoso labirinto che storia e memoria disegnano per loro. Ecco allora la palermo della guerra, la palermo vista dal mare e attraverso le trasparenze delle acque dolci che ancora la attraversavano, la palermo della ricostruzione selvaggia, la palermo dei morti per mafia. Ecco i vicoli della
Punteggio: 863
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2024

Posizione in classifica: 7

Un Filo D'olio

Simonetta Agnello Hornby

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Un Filo D"olio
'da anni desideravo trascrivere le ricette dei dolci di nonna maria, annotate da lei in un quadernetto con le pagine numerate e corredato di indice, un libro vero e proprio. Avevo in mente un lavoro a quattro mani con mia sorella chiara; nonostante da quarant'anni viviamo in isole diverse, ogni estate ci ritroviamo a mose - la nostra campagna - e cuciniamo ancora come ci hanno insegnato mamma e zia teresa. [ . ] l'idea era quella di far rivivere la cultura della tavola di casa nostra attraverso le sue ricette, fotografie d'epoca e alcune pagine 'narrative' per le quali avrei attinto ai nostri ricordi e ai racconti di mamma'. Le ricette qui raccolte sono quelle degli anni e delle villeggiature delle due sorelle. E dalle pagine del ricettario familiare, limate dall'uso e dagli aneddoti, riaffiora tutto un mondo perduto di personaggi, di atmosfere e di sensazioni, i molti fantasmi benevoli che affollavano i giorni assolati di due bambine, in una grande casa padronale di metà novecento. Tra i sapori e profumi delle ricette di casa agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell'eterno presente della vita.
Punteggio: 806
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/11/2021

Posizione in classifica: 8

La Mennulara

Simonetta Agnello Hornby

Narrativa estera - Recente

La Mennulara
Sicilia, 1963. Maria rosalia inzerillo, più conosciuta come la 'mennulara' (la raccoglitrice di mandorle), è morta. Domestica della famiglia alfallipe e amministratrice del suo patrimonio, la mennulara è però soprattutto un mistero per la popolazione del paese. Tutti ne parlano perché si favoleggia sulla ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perchè sanno e non sanno, perché c'è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. Senza di lei orazio alfallipe avrebbe dissipato proprietà e rendite. Senza di lei adriana alfallipe, una volta morto il marito, sarebbe rimasta sola in un palazzo enorme. Senza di lei i figli di adriana e orazio sarebbero cresciuti senza futuro.
Punteggio: 781
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2024

Posizione in classifica: 9

Piano Nobile

Simonetta Agnello Hornby

Narrativa estera - Recente

Piano Nobile
Dopo caffè amaro, il nuovo episodio di una maestosa trilogia siciliana. Simonetta agnello hornby sgomitola storie che sono anche episodi della storia di tutto il paese e dilatano quella capacità di allacciare la visione d'insieme e la potenza del dettaglio. «questo è il nuovo episodio di una maestosa trilogia siciliana. Simonetta agnello hornby sgomitola storie che sono anche episodi della storia di tutti il paese e dilatano quella capacità di allacciare la visione d'insieme e la potenza del dettaglio» - avvenirele famiglie sono famiglie, e chissà ancora per quanto impediranno, nasconderanno, confonderanno. Palermo, estate 1942. Nel suo letto di morte, il barone enrico sorci vede passare davanti agli occhi, come in un lucido delirio, la storia recente della sua famiglia. Vede la devozione della moglie, le figlie maria teresa, anna e lia, i figli cola, ludovico, filippo e andrea, ma vede anche i bastardi, e nel contempo il destino di una città che a cavallo del secolo splende di opportunità e nuova ricchezza, con i treni che arrivano carichi di merci. Poco prima di morire il barone ordina che la notizia del suo trapasso non venga annunciata subito e infatti, ignari, i parenti si radunano intorno alla grande tavola della sala da pranzo per un affollatissimo simposio che si tiene fra silenzi, ammicchi, tensioni, battibecchi, antichi veleni, nuove ambizioni. È come se il piano nobile di palazzo sorci fosse il centro del mondo, del mondo che tramonta – fra i bombardamenti alleati e la fine del fascismo – e del mondo che sta arrivando, carico di speranze ma anche di una nuova e più aggressiva criminalità. Cola, per espressa volontà del padre, siede al posto del capofamiglia. E suo è lo sguardo con cui si aprono le nuove vicende. Dopo di lui prendono la parola tutti i personaggi che più da vicino sono coinvolti con il destino della famiglia. Uno dopo l'altro portano testimonianze, visioni, memorie che si avviluppano, come in una spirale di fatti e di passioni, intorno all'accadere che segna palermo dal 1942 fino all'aprile del 1955. Offesa dalla guerra e dall'occupazione, la città si apre con sventato entusiasmo a una nuova ricchezza e a nuove alleanze con la politica e la malavita. Nelle pieghe della famiglia sorci si consumano amori, fughe, passioni, ribellioni, rovine. E tutto fluisce, incessante. Agnello hornby sgomitola storie che sono anche episodi della storia di tutto il paese e dilatano quella capacità di allacciare la visione d'insieme e la potenza del dettaglio, che i lettori hanno già imparato a riconoscere in caffè amaro.
Punteggio: 750
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2024

Posizione in classifica: 10

Caffè Amaro

Simonetta Agnello Hornby

Narrativa estera - Recente

Caffè Amaro
Gli occhi grandi e profondi a forma di mandorla, il volto dai tratti regolari, i folti capelli castani: la bellezza di maria è di quelle che gettano una malìa su chi vi posi lo sguardo, proprio come accade a pietro sala - che se ne innamora a prima vista e chiede la sua mano senza curarsi della dote - e, in maniera meno evidente, all'amico giosuè, che è stato cresciuto dal padre di lei e che maria considera una sorta di fratello maggiore. Maria ha solo quindici anni, pietro trentaquattro; lui è un facoltoso bonvivant che ama i viaggi, il gioco d'azzardo e le donne; lei proviene da una famiglia socialista di grandi ideali ma di mezzi limitati. Eppure, il matrimonio con pietro si rivela una scelta felice: fuori dalle mura familiari, maria scopre un senso più ampio dell'esistenza, una libertà di vivere che coincide con una profonda percezione del diritto al piacere e a piacere. Attraverso l'eros, a cui pietro la inizia con sapida naturalezza, arriva per lei la conoscenza di sé e dei propri desideri, nonché l'apertura al bello e a un personalissimo sentimento della giustizia. Durante una vacanza a tripoli, complice il deserto, maria scopre anche di cosa è fatto il rapporto che, fino ad allora oscuramente, l'ha legata a giosuè. Comincia una rovente storia d'amore che copre più di vent'anni di incontri, di separazioni, di convegni clandestini in attesa di una nuova pace.
Punteggio: 682
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2024

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