Nella calda primavera dell'anno 80 a. C . , il giovane e inesperto oratore marco tullio cicerone si sta preparando a difendere sesto roscio amerino, un ricco proprietario terriero accusato di aver ucciso il padre. L'esito del processo sembra già scritto e per sesto ci sono poche speranze: tutti infatti sanno che suo padre aveva minacciato di diseredarlo in favore del fratellastro. Ma cicerone sospetta che, sotto quella semplice spiegazione, si celi qualcosa di molto più complesso e chiede aiuto all'amico gordiano, un uomo dotato di acume e intelligenza straordinari. L'indagine porta gordiano nei meandri di una roma torbida e affascinante, in cui gli inganni e i complotti costruiscono una ragnatela di misteri sempre più complessa, dalla quale emergerà una verità insospettabile, che rischierà di travolgere l'intera vita politica dell'urbe, esponendo altresì l'abile investigatore a un pericolo mortale.
Nel 72 a. C . Roma è alle corde, ripetutamente sconfitta da un esercito che non proviene dalle barbare lande del nord né dalle terre nemiche dell'asia, bensì dalla stessa penisola. È l'esercito di spartaco, che, coi suoi schiavi ribelli, sta mettendo a ferro e fuoco la campania e il sud dell'italia. E proprio a due schiavi in fuga da una villa nei pressi di pozzuoli viene attribuito l'omicidio di lucio licinio, cugino del potente marco licinio crasso. Il cadavere, sfigurato, è stato rinvenuto nell'atrium; accanto al corpo c'è soltanto un lembo di mantello intriso di sangue e sei lettere incise nel pavimento di marmo: sparta. Crasso, che sta per mettersi alla testa di otto legioni per soffocare la rivolta, decide di seguire un'antica, crudelissima usanza romana; di lì a tre giorni, punirà la morte del congiunto con la vita di tutti gli altri schiavi della casa: novantanove persone, novantanove innocenti. Solo gordiano il cercatore, chiamato da un misterioso cliente a far luce sull'omicidio, può fermare quell'insensata carneficina e scoprire la verità. Ma l'indagine si rivelerà più insidiosa del previsto e metterà in pericolo tutto ciò che gordiano più ama, nonché la sua stessa vita.
63 a. C . Gordiano, soprannominato 'il cercatore' per le sue straordinarie capacità logiche e deduttive, si è ritirato in una bella tenuta in etruria, lasciandosi alle spalle le ansie, i pericoli e la confusione della vita di roma, soprattutto in un periodo in cui le istituzioni repubblicane vivono momenti di grande incertezza. Guidata e sostenuta da catilina, personaggio affascinante e controverso, la plebe infatti chiede a gran voce riforme politiche e sociali. Ma cicerone, console in carica e strenuo oppositore a ogni cambiamento radicale, è convinto che catilina si stia preparando a eliminare i suoi oppositori in senato pur di raggiungere il potere; così si rivolge proprio a gordiano, chiedendogli di ospitare il giovane senatore, in modo da sorvegliarne i movimenti. Tuttavia la situazione precipita: catilina perde le elezioni e si appresta a scatenare una guerra civile, mentre nelle vicinanze della proprietà di gordiano vengono ritrovati alcuni cadaveri decapitati, quasi ci fosse un legame con la frase enigmatica pronunciata da catilina in senato: 'vedo due corpi: uno fragile e deperito, ma con una grande testa; l'altro forte e vigoroso, ma privo di testa. ' strappato alla tranquillità del suo rifugio, solo gordiano potrà fermare quella catena di morte e far luce su un complotto che affonda le radici all'interno della stessa repubblica, coinvolgendo personaggi insospettabili.