Dietro le quinte della cinematografia di takeshi kitano si nasconde un mondo letterario ancora poco conosciuto dal pubblico occidentale. Oltre i ruvidi profili dei suoi personaggi, anche nelle storie più violente raccontate dal regista - da zatoichi ad hanabi - traspare un immaginario carico di sensibilità e lirismo. Un sapore dolce-amaro che, in questa raccolta, si concentra su uno dei luoghi preferiti dall'autore: il mondo dell'adolescenza, dei suoi sogni e delle delusioni a cui, inevitabilmente, può andare incontro chi è costretto a cimentarsi nell'impresa di fare i conti con l'avvento dell'età adulta. Tenero e divertente,
Impassibile e solo apparentemente distaccato, takeshi kitano racconta in questo libro i suoi esordi come comico in un locale di strip nel quartiere asakusa di tokio. Episodi ridicoli, che costituiscono anche l'omaggio commosso alla figura del suo maestro, il severo e burbero fukami. Il regista di 'hana-bi', 'l'estate di kikujiro' e 'brother' offre sul giappone contemporaneo uno scorcio che vuole far sorridere e al tempo stesso riflettere.
Kazuo è messo proprio male: ha appena perso il lavoro, la sua ragazza lo ha lasciato per un altro e, per di più, è tormentato internamente da grandi interrogativi metafisici. Quando, per caso, si imbatte in una strana comunità religiosa che fa riferimento a un guru, si aggrappa disperatamente ad essa come a una scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta. Ma le cose non vanno completamente lisce. Il capo della setta non è del tutto a posto e il suo assistente è un cinico senza scrupoli. I seguaci, dal canto loro, sembrano cercare l'elevazione spirituale nei bar e nei bordelli. Non fa niente. Kazuo, imperterrito, decide di proseguire per questa strada. Ma il destino ha in mente grandi cose per lui, in men che non si dica gli eventi prendono una strana piega e lui si ritrova a occupare un ruolo assolutamente inatteso.