Ylva è stata uccisa venticinque anni fa, tra i boschi della lapponia svedese. La sua bambina è scomparsa. Delitto irrisolto e archiviato. E elina wiik, della squadra omicidi della città di vàsteràs, ad accollarsi il compito di individuare il colpevole prima che il crimine cada in prescrizione. Osteggiata dai superiori, che la vedono come una semplice pedina nella scacchiera dei loro giochi di potere, ha appena tre settimane di tempo per riuscire laddove gli investigatori di allora hanno fallito. Ma elina possiede qualcosa che a loro manca: gli occhi di una donna. Soltanto lei può arrivare a capire chi era veramente ylva e ricostruire l'esatto meccanismo che ha condotto alla sua morte. Con arte sottile nel calibrare la suspense, thomas ranger mette magistralmente in scena una caccia serrata all'assassino, che tiene avvinti fino all'ultima pagina. A condurla, una donna di grande temperamento e carisma - una di quelle personalità forgiate dalla vita e incapaci di lasciare indifferenti chiunque entri nel suo raggio d'azione -, che nelle abili mani dell'autore diventa lo specchio rovesciato di una società intimamente misogina. E a far da sfondo alle sue vicissitudini, il paesaggio del grande nord che assiste impassibile a tanta efferatezza, spettatore silente di fronte ai tragici incroci di destini.