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Julien Tromeur


Classifica Libri di Vasilij Grossman

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Libri in questa classifica: 6

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

Stalingrado

Vasilij Grossman

Narrativa estera - Guerra

Stalingrado
**stalingrado** è il primo volume della grande saga di **vasilij grossman** sulla seconda guerra mondiale, che si conclude con il capolavoro **vita e destino**. Pubblicato per la prima volta in italia da adelphi nel 2022, il romanzo racconta la drammatica battaglia che segnò una svolta decisiva nella lotta contro il nazismo. Grossman, giornalista e scrittore sovietico di origine ebraica, fu testimone diretto degli orrori della guerra, seguendo il fronte come corrispondente del quotidiano dell'esercito 'stella rossa'. Le sue cronache, raccolte nel volume **uno scrittore in guerra (1941-1945)**, sono un documento prezioso e commovente della resistenza e del sacrificio dei soldati e dei civili sovietici. In **stalingrado**, grossman intreccia le vicende di numerosi personaggi, tra cui il generale novikov, il comandante della 62ª armata; viktor Štrum, un fisico nucleare che deve affrontare le persecuzioni staliniane; liudmila Šapošnikova, la moglie di viktor, infermiera volontaria a stalingrado; i fratelli krymov, uno ufficiale politico e l'altro ingegnere; e molti altri. Attraverso le loro storie, grossman dipinge un quadro epico e realistico della guerra, senza nascondere le contraddizioni e le sofferenze del regime sovietico. **stalingrado** è un libro potente e coinvolgente, che mostra la capacità di grossman di narrare la storia con uno stile aspro e veritiero, ma anche con una profonda umanità. È uno dei libri più belli di vasilij grossman, un autore da scoprire e rileggere.
Punteggio: 1041
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/11/2023

Posizione in classifica: 2

Tutto Scorre...

Vasilij Grossman

Narrativa estera - Classica

Tutto Scorre...
Con una camicia da bambino, le tempie candide e i pantaloni rappezzati, ivan grigor'evic sta seduto nell'angolo di uno scompartimento in un treno che sferraglia verso mosca. Torna alla città dopo trent'anni di deportazione in siberia. Avrebbe potuto rimanervi per sempre, e ogni ricordo della sua esistenza si sarebbe subito perso. Ma qualcosa è successo: «senza l'ordine personale dello stesso compagno stalin», stalin è morto. Un'immensa macchina di produzione e persecuzione per un momento si blocca. Poi, fra le innumerevoli conseguenze di quel momento, un giorno anche l'oscuro ivan grigor'evic si troverà su quel treno. Vasilij grossman scrisse fra il 1955 e il 1963 questo libro, che è il suo testamento. Come nel grandioso vita e destino, non cambiò molto nel suo stile scabro e aspro, che lo aveva reso celebre fra gli scrittori del realismo socialista. Ma vi infuse l'inconfondibile tono della verità. Con lucidità e fermezza, prima di ogni altro parlò qui di argomenti intoccabili: la perenne tortura della vita nei campi, ma anche l'altra tortura, più sottile, di chi ne ritorna e riconosce la bassezza e il terrore negli occhi imbarazzati di parenti e conoscenti; lo sterminio sistematico dei kulaki; la delazione come fondamento della società; il vero ruolo di lenin e del suo «spregio della libertà» nella costruzione del mondo sovietico. Su tutto questo ivan grigor'evic riflette, mentre vaga alla ricerca di un modesto lavoro e si adatta a una nuova vita di servitù, talvolta ripensando a un generale dell'artiglieria zarista, suo compagno nei campi, che diceva: «non lascerò il lager per nessun altro posto: qui sto al caldo, conosco la gente: del pacco che riceve, chi mi darà un pezzo di zucchero, chi una focaccetta». Ivan grigor'evic è un uomo senza opere e senza discepoli, totalmente solo. Ma c'è in lui una forza rocciosa, immutabile, che gli permette di nominare ciò che ha vissuto. Per lui, il panta rei eracliteo si traduce nell'immagine di un convoglio diretto verso i lager della siberia orientale, con la sua vita sordida e disperata che si protrae per sessanta giorni. «sì, tutto scorre, tutto muta, impossibile salire sullo stesso, immutabile convoglio». Così grossman scrisse questo libro come una «lettera gettata dall'oscurità del carro merci nell'oscurità dell'immensa cassetta postale della steppa».
Punteggio: 979
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/11/2023

Posizione in classifica: 3

L Inferno Di Treblinka

Vasilij Grossman

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L Inferno Di Treblinka
La più terribile fabbrica della morte nazista nel folgorante, esemplare reportage - fondato su testimonianze di prima mano e scritto subito dopo la liberazione del campo, nell'autunno 1944 - da un inviato d'eccezione.
Punteggio: 973
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/11/2023

Posizione in classifica: 4

L' Inferno Di Treblinka

Vasilij Grossman

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Inferno Di Treblinka
La più terribile fabbrica della morte nazista nel folgorante, esemplare reportage - fondato su testimonianze di prima mano e scritto subito dopo la liberazione del campo, nell'autunno 1944 - da un inviato d'eccezione.
Punteggio: 967
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/01/2021

Posizione in classifica: 5

Vita E Destino

Vasilij Grossman

Narrativa estera - Guerra

Vita E Destino
«ho appena terminato un grande romanzo a cui ho lavorato per quasi dieci anni. » scriveva nel 1960 vasilij grossman, scrittore noto in patria sin dagli anni trenta (e fra i primi corrispondenti di guerra a entrare, al seguito dell'armata rossa, nell'inferno di treblinka). Non sapeva, grossman, che in quel momento il manoscritto della sua immensa epopea (che aveva la dichiarata ambizione di essere il guerra e pace del novecento) era già all'esame del comitato centrale. Tant'è che nel febbraio del 1961 due agenti del kgb confischeranno non solo il manoscritto, ma anche le carte carbone e le minute, e perfino i nastri della macchina per scrivere: del «grande romanzo» non deve rimanere traccia. Gli occhiuti burocrati sovietici hanno intuito subito quanto fosse temibile per il regime un libro come vita e destino: forse più ancora del dottor Živago. Quello che può sembrare solo un vasto, appassionante affresco storico si rivela infatti, ben presto, per ciò che è: una bruciante riflessione sul male. Del male (attraverso le vicende di un gran numero di personaggi in un modo o nell'altro collegati fra loro, e in mezzo ai quali incontriamo vittime e carnefici, eroi e traditori, idealisti e leccapiedi – fino ai due massimi protagonisti storici, hitler e stalin) vasilij grossman svela con implacabile acutezza la natura, che è menzogna e cancellazione della verità mediante la mistificazione più abietta: quella di ammantarsi di bene, un bene astratto e universale nel cui nome si compie ogni atrocità e ogni bassezza, e che induce a piegare il capo davanti alle sue sublimi esigenze. «libri come vita e destino» ha scritto george steiner «eclissano quasi tutti i romanzi che oggi, in occidente, vengono presi sul serio».
Punteggio: 917
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/11/2023

Posizione in classifica: 6

Uno Scrittore In Guerra (1941-1945)

Vasilij Grossman

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Uno Scrittore In Guerra (1941-1945)
«chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità. » attenendosi scrupolosamente a tale principio, a dispetto della censura e dei gravi rischi, vasilij grossman narrò in presa diretta le vicende del secondo conflitto mondiale sul fronte est europeo. Era infatti inviato speciale di «krasnaja zvezda» (stella rossa), il giornale dell'esercito sovietico che egli seguì per oltre mille giorni su quasi tutti i principali fronti di battaglia: l'ucraina, la difesa di mosca e l'assedio di stalingrado, che fu il punto di svolta nelle sorti della guerra e diede origine a vita e destino. Benché fosse un tipico esponente dell'intelligencija moscovita, grossman riuscì, grazie al suo coraggio e alla capacità di descrivere con singolare efficacia ed empatia la vita quotidiana dei combattenti, a conquistarsi la fiducia e l'ammirazione di chi lo leggeva, ufficiali e soldati da una parte, e dall'altra un vasto pubblico di cittadini e patrioti ansiosi di ricevere notizie autentiche, non contaminate dalla retorica ufficiale. Dei taccuini – di sorprendente qualità letteraria – che fornirono materia ai reportage di grossman, e che escono ora per la prima volta dagli archivi russi, lo storico inglese antony beevor ci offre qui una vasta scelta, arricchita da articoli e lettere dello scrittore e da altre testimonianze coeve. E il commento, sapiente cornice, ci guida attraverso le tappe della grande guerra patriottica, dallo shock dell'invasione tedesca del 1941 fino alla trionfale avanzata russa su berlino, passando per l'epica battaglia di kursk e l'atroce scoperta dei campi di sterminio di treblinka e majdanek.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/11/2023

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