Un libro su cosa ci rende umani e sulle cose che dobbiamo proteggere a ogni costo. Macerie prime è una storia su cosa ci rende umani. Sulle cose che, per quanto siano messe a dura prova dalla vita, dobbiamo proteggere a ogni costo. Un libro in cui un cast corale e allargato rispetto al tipico narrare di zerocalcare si confronta che le fragili realtà che, appena qualche anno prima, erano i loro sogni per il futuro.
Un viaggio con suo padre verso il paesino tra le dolomiti da cui proviene la famiglia paterna sarebbe la scusa perfetta per capire meglio genitore 2, ma zerocalcare e suo padre sono incapaci di parlarsi di cose significative. Questo rende difficile la trasferta, quando si capisce che la loro famiglia non è vista di buon occhio, anzi, da alcuni è proprio odiata, in paese. Le radici dell'odio risalgono a prima della grande guerra, e si intrecciano al mistero che circonda, da trentacinque anni, il giorno più misterioso ed emblematico della vita di calcare, quello che lui fin da bambino ricorda come
Una raccolta di storie che documenta in maniera onesta, divertita e spietata la perdita delle illusioni e il bisogno di protrarre il più possibile il tempo in cui ci si può dire responsabili, senza ammettere di essere adulti. Quasi due anni di blog. Uno spaccato generazionale divertentissimo, ma tutt'altro che disimpegnato; il manifesto di una generazione, raccontato attraverso le sfaccettate manifestazioni della coscienza, della morte e della cultura di zerocalcare, che vanno dall'immancabile armadillo a un'infinità di icone dell'animazione, della tv, della cultura pop a cavallo tra nni ottanta e novanta. Corredato da quasi cinquanta pagine di materiale inedito a colori.
Nella primavera del 2021 zerocalcare si reca in iraq, per far visita alla comunità ezida di shengal, minacciata dalle tensioni internazionali e protetta dalle milizie curde, e documentarne le condizioni di vita e la lotta. Il viaggio si rivela difficile perché più volte la delegazione italiana viene respinta ai vari check point controllati dalle diverse forze politiche e militari che si spartiscono il controllo del suolo iracheno. Questo libro a fumetti è la fotografia di un momento geopolitico preciso, in cui un manipolo di persone si oppone allo strapotere di chi chiama 'terrorismo' ogni tentativo di resistenza, mentre gli assetti di potere cambiano lentamente, e il sogno del confederalismo democratico in un pezzetto troppo spesso dimenticato di mesopotamia rischia di svanire per sempre, nell'indifferenza assordante dell'occidente.