Idealisti usciti sconfitti da una rivoluzione fallita, romantici perduti dietro un amore impossibile, balordi in fuga dalla giustizia, affamati in cerca di un lavoro e di uno stipendio: la legione straniera è tutto questo, un miscuglio di uomini diversi per motivazioni e provenienze, ma tutti ugualmente irrequieti, malinconici, feroci. Impiegati nelle «guerre sporche» dell'impero coloniale francese, i legionari hanno scritto pagine drammatiche di storia militare. Dietro le rappresaglie brutali ci sono però storie insospettabili di uomini sconfitti alla ricerca di riscatto. Gianni oliva ne ricostruisce le vicende come in un grande romanzo epico. Il legionario dannato, infelice e generoso, ritrova in questo saggio i contorni storici entro i quali è maturata un'esperienza militare unica nel suo genere.
Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di civili furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e fascisti in tutto il paese. Nei mesi successivi alla liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma dal 1947 una mano ignota ha messo tutto a tacere. Dentro un armadio custodito nella procura generale militare, 695 fascicoli sono rimasti sepolti per mezzo secolo. Dal 1994 la procura militare ha riavviato i processi a carico dei pochi superstiti. L'autore, che ha portato alla luce l'esistenza dell'armadio della vergogna, ripercorre l'intera vicenda dell'insabbiamento e ricostruisce quelle stragi.
Si può scrivere una storia universale delle atrocità? E se ne può stilare una classifica? Come confrontare misfatti avvenuti in tempi e contesti tanto diversi? Secondo matthew white, bibliotecario statunitense, ricercatore indipendente specializzato in 'atrocitologia', un criterio perfetto non c'è, dunque non rimane che il nudo numero delle vittime: come dice l'autore, 'il numero di cui si ha sempre voglia di discutere'. Utilizzando le migliori fonti di statistica storica, e compiendo uno studio comparativo senza precedenti, white ricostruisce così i cento avvenimenti più sanguinosi, per un totale di mezzo miliardo di morti, dalla seconda guerra persiana del v secolo avanti cristo fino al congo e al sudan dei nostri anni, passando per decine di eventi meno noti: quanti di voi avrebbero immaginato al sesto posto la rivolta ottocentesca dei taiping in cina, con venti milioni di vittime? A ciascuna 'atrocità' white dedica un capitolo, e in ogni capitolo avvolge i numeri grezzi con una cronaca militare, politica e sociale di grande utilità e ricca di aneddoti e curiosità inedite, spesso intrisa di ironia e sarcasmo verso l'umana crudeltà e stupidità.
Si può scrivere una storia universale delle atrocità? E se ne può stilare una classifica? Come confrontare misfatti avvenuti in tempi e contesti tanto diversi? Secondo matthew white, bibliotecario statunitense, ricercatore indipendente specializzato in
'italiani, brava gente'? Non la pensa così lo storico angelo del boca che ripercorre la storia nazionale dall'unità a oggi e compone una sorta di 'libro nero' degli italiani, denunciando gli episodi più gravi, in gran parte poco noti o volutamente e testardamente taciuti e rimossi. Si va dalle ingiustificate stragi compiute durante la cosiddetta 'guerra al brigantaggio' alla costruzione in eritrea di un odioso universo carcerario. Dai massacri compiuti in cina nella campagna contro i boxer alle deportazioni e agli eccidi in libia a partire dal 1911. Dai centomila prigionieri italiani lasciati morire di fame in austria, durante la grande guerra, al genocidio del popolo cirenaico fino alle bonifiche etniche sperimentate nei balcani.
Basato sull'analisi di centinaia di casi, sulla consultazione di innumerevoli rapporti post-azione in ambito militare e civile, sulla corrispondenza tra l'autore e i protagonisti di decine di combattimenti e azioni di polizia, il libro spiega la dinamica fisiologica e psicologica dell'essere umano mentre si trova in combattimento, o in stato di estrema emergenza, analizzando i processi delle reazioni fisiche e mentali che scaturiscono dal conflitto del sistema parasimpatico con quello simpatico, le distorsioni di percezione spaziale, temporale, visiva, uditiva, i meccanismi di difesa e di maggior capacità che il corpo e il cervello automaticamente attivano, e soprattutto il loro influsso combinato sulla performance del combattente e la possibilità, tramite l'addestramento e la conoscenza dei meccanismi, di dominare, guidare e volgere a proprio favore ciò di cui la natura ha dotato l'essere umano per la sopravvivenza.
'italiani, brava gente'? Non la pensa così lo storico angelo del boca che ripercorre la storia nazionale dall'unità a oggi e compone una sorta di 'libro nero' degli italiani, denunciando gli episodi più gravi, in gran parte poco noti o volutamente e testardamente taciuti e rimossi. Si va dalle ingiustificate stragi compiute durante la cosiddetta 'guerra al brigantaggio' alla costruzione in eritrea di un odioso universo carcerario. Dai massacri compiuti in cina nella campagna contro i boxer alle deportazioni e agli eccidi in libia a partire dal 1911. Dai centomila prigionieri italiani lasciati morire di fame in austria, durante la grande guerra, al genocidio del popolo cirenaico fino alle bonifiche etniche sperimentate nei balcani.
Nel campo di internamento americano 91 a darmstadt, nel 1946, in segreto, su richiesta del collegio di difesa di norimberga, fu formato un comitato di lavoro di avvocati internati, davanti al quale circa 6. 000 testimoni diretti fecero dichiarazioni giurate da aprile a luglio 1946 sulle violazioni delle leggi e delle regole di guerra da parte degli alleati: dagli eccidi dei tedeschi etnici in polonia nel 1939 alle uccisioni dei prigionieri di guerra da parte sovietica prima - spesso con casi di torture e mutilazioni - e alleata poi, dalle violenze sessuali e brutalità contro i civili dei soldati alleati agli stupri di gruppo e massacri di massa sovietici nelle province orientali della germania nel 1944-1945, sino all'applicazione delle draconiane misure punitive del piano morgenthau e della direttiva jcs-1067 statunitense contro le
Com'è stato possibile che tanti criminali nazisti siano fuggiti dall'europa dopo la seconda guerra mondiale? La loro scomparsa ha alimentato le ipotesi più fantasiose, a partire dall'idea che lo stesso hitler fosse scappato con un sommergibile rifugiandosi in patagonia. Arrigo petacco ricostruisce le reali vicende di questi terribili aguzzini attraverso un racconto ricco di retroscena. Fra intrighi spionistici, ricatti, tradimenti, gerarchi travestiti da francescani e catture romanzesche, viavai di navi e sommergibili carichi di fuggiaschi e di tesori trafugati, petacco rievoca in tutta la loro portata gli orrori della shoah, mettendo al tempo stesso in guardia dai fantasmi sempre incombenti dell'antisemitismo.
Le vittime del xx secolo non sono solo quelle ricordate dai monumenti commemorativi. Cosa resta delle migliaia di vittime senza nome, quelle sepolte segretamente, siano essi ebrei, rom, anticomunisti o partigiani? Come possiamo ricordarle? Come è possibile vivere in un'europa dove i paesaggi sono contaminati e avvelenati da innumerevoli massacri messi a tacere: da rechnitz nel burgenland a kocevski rog in slovenia e kurapaty vicino a minsk? In questo libro martin pollack ci restituisce una mappa nuova e più veritiera del nostro continente. Nomi e luoghi che svelano segreti inconfessabili e allo stesso tempo contribuiscono alla costruzione di una memoria condivisa. Reportage, narrazione in prima persona, libro di viaggio e ancora saggio e riflessione sull'europa del novecento, sulla memoria, il paesaggio, la distruzione e la rinascita.