Se siete appassionati di storia militare e volete conoscere la vera storia della battaglia di mogadiscio, il libro 'i diavoli neri: la vera storia della battaglia di mogadiscio' di paolo riccò è quello che fa per voi. Si tratta di un racconto serrato e partecipe, scritto da uno dei protagonisti di quella tragica giornata del 2 luglio 1993, in cui le truppe italiane si scontrarono con i ribelli somali in una delle missioni più difficili e rischiose della nostra storia recente.
Paolo riccò, attuale comandante dell'aviazione dell'esercito e medaglia di bronzo al valor militare, ricostruisce con documenti e testimonianze inedite gli eventi che portarono allo scontro conosciuto come la battaglia del checkpoint «pasta», in cui persero la vita tre soldati italiani e molti altri furono feriti. Il generale riccò era allora il capitano della xv compagnia paracadutisti «diavoli neri», l'unica in grado di resistere all'attacco delle milizie somale grazie al durissimo addestramento a cui li aveva sottoposti.
Il libro è un tributo ai caduti e ai feriti di quella missione, ma anche una denuncia delle responsabilità politiche e militari che non hanno reso noti tutti gli aspetti di quella vicenda. È un libro che vi farà emozionare, riflettere e apprezzare il coraggio e il sacrificio dei nostri militari.
'i diavoli neri: la vera storia della battaglia di mogadiscio' è uno dei libri più belli di paolo riccò, autore anche de 'il gomito del diavolo', un altro libro-testimonianza sulla missione in afghanistan del 2013. Non perdete l'occasione di leggere questi libri avvincenti e coinvolgenti, scritti da uno dei più grandi esperti di storia militare italiana.
Gli uomini della delta force sono selezionati attraverso un test fisico dove più della forza bruta contano l'istinto di sopravvivenza e la volontà di raggiungere l'obiettivo. Vengono addestrati ed equipaggiati per infiltrarsi in territorio nemico, raccogliere informazioni vitali per i reparti convenzionali, segnalare obiettivi e, spesso, colpire al cuore le difese avversarie. Gli uomini della delta force sono professionisti che svolgono il loro compito nell'ombra, consapevoli dell'importanza del lavoro di squadra e della necessità che spesso portare a casa un compagno ferito è vitale quanto distruggere una base missilistica. Un reportage sui 'guerrieri della penombra' scritto da uno dei membri fondatori del delta force.
Composto in cina ben 500 anni prima della nascita di cristo, questa 'arte della guerra' rappresenta il più antico trattato di strategia militare. Il suo contenuto ha influenzato ampiamente nei secoli la filosofia orientale, e oggi questo testo viene utilizzato nelle scuole di management in tutto il mondo. Perché sun tzu non si limita a dare precetti per sconfiggere i nemici sul campo di battaglia. Ma ci insegna a gestire i conflitti in modo profondo e non distruttivo, perché anche nella nostra vita quotidiana 'la miglior battaglia è quella che vinciamo senza combattere'.
Dal 1940 al 1943 le acque dell'atlantico furono il teatro di una delle battaglie più lunghe e sanguinose della seconda guerra mondiale, che vide scontrarsi gli u-boote tedeschi con la flotta e l'aviazione alleate. L'obiettivo dell'ammiraglio karl donitz, esperto comandante della unterseewaffe, era ambizioso: distruggere con i suoi sommergibili la flotta mercantile anglo-americana e bloccare il traffico navale tra il nordamerica e l'europa in modo da privare di rifornimenti l'inghilterra e costringerla alla resa. Un disegno che, nelle sue aspettative, avrebbe potuto volgere l'esito del conflitto a favore delle potenze dell'asse. Donitz si illuse che la dedizione, lo spirito di sacrificio e la disciplina dei suoi marinai potessero ribaltare il consolidato dominio anglo-americano sugli oceani. Un errore di valutazione che, dopo i primi tempi favorevoli, si rivelò in tutta la sua portata: otto sommergibilisti tedeschi su dieci persero la vita nel corso del conflitto e un'unità su tre venne affondata durante la sua prima missione. Sergio valzania, oltre a ricostruire gli aspetti tecnici e militari della grande battaglia dell'atlantico, ci racconta le storie degli uomini, spesso giovanissimi che combatterono a bordo degli u-boote, descrivendone le terribili condizioni di vita in quelle scatole d'acciaio.