'questo non è un libro per musicisti o per non-musicisti, è piuttosto un libro per le menti curiose di scoprire le corrispondenze fra musica e vita, e la saggezza che diventa comprensibile all'orecchio pensante. Tali scoperte non sono privilegi riservati ai musicisti di grande talento che fin dalla più tenera età ricevono un'educazione musicale, né una torre d'avorio o un lusso riservato ai ricchi; sono convinto che sviluppare l'intelligenza dell'orecchio sia una necessità fondamentale. ' (daniel barenboim)
Dopo lo scioglimento dei beatles nel 1970 la musica contemporanea ha un momento di sbandamento. Non restava che mettere a frutto la loro eredità straordinaria pescando nelle loro intuizioni e sviluppandole. Il sistema universale del rock scopre, insomma, l'opera e la musica cosiddetta 'leggera' che entra in concorrenza con quella classica che a sua volta è influenzata nei suoni e nei ritmi dalla sorella 'minore'. Nasce così il 'progressive', uno stile di brani a lunga durata che realizzano un 'mix' di generi, dal jazz, al rock, all'etnico, al classico. Questo libro, attraverso una serie di interventi di critici e storici della musica, offre uno spaccato originale di quel clima irripetibile.
La quantità di informazione contenuta in 20 secondi di musica equivale a quella stipata in 'guerra e pace'. Come è possibile che il cervello umano elabori così facilmente questa sterminata massa di dati musicali? A permetterlo sono schemi che la neurologia ha individuato precisando che, se la musica evade la configurazione adatta a quegli schemi cerebrali, si percepisce il suono come puro rumore non riconducibile a una forma. La forma è dunque neurologicamente fondata su uno spettro armonico ed è questo il punto di partenza dell'indagine del fisico andrea frova che ricostruisce la storia delle relazioni tra musica e scienza: dalle teorie platoniche e pitagoriche che individuavano alla base di tutto un'armonia musicale divina, passando per i rapporti tra la matematica e le composizioni di bach, inoltrandosi nella fisica degli strumenti musicali, fino a spiegare i motivi (soprattutto di ordine scientifico-percettivo) per cui nel novecento la composizione musicale divarica drammaticamente dagli schemi armonici delle età classiche, creando una frattura netta tra i compositori contemporanei e chi ascolta. Il saggio divulgativo di frova è arricchito da due introduzioni, firmate dall'esperto di fisica quantistica giorgio parisi e dal musicologo roman vlad.