Sinossi Libro
Primo libro di una trilogia dedicata alla nascita dell'india moderna, mare di papaveri rappresenta per l'india moderna quello che libri come moby dick hanno rappresentato per l'america: la simbolica narrazione dell'origine di una civiltà nuova sorta dall'incontro-scontro di mondi opposti. «un'idea letteraria geniale, affidata a una lingua di grande suggestione. » - il sole 24 ore «una delle voci più originali e importanti della letteratura indiana di lingua inglese. » - la repubblica «una magnifica riuscita, questo primo libro della trilogia della ibis, che riporta come d'incanto l'avventura al posto che le compete. » - d - la repubblica È il 1838 quando la ibis, una goletta inglese a due alberi, giunge alla foce del gange, per dedicarsi a uno dei traffici più lucrosi dell'impero britannico: il commercio di «delinquenti e stupefacenti», di «oppio e coolie». A bordo, vi è la ciurma più incredibile che sia dato incontrare nelle acque del pacifico: un gruppo di lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta loro. Nel suo avventuroso viaggio, la goletta trasporta un'umanità davvero straordinaria: il figlio di una schiava liberata del maryland; un raja in rovina; una vedova che non esita a infrangere i sacri riti della tradizione hindu; un uomo che vuole erigere un tempio alla donna che ha amato. Mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, tutti, sulla ibis, equipaggio e passeggeri, cominciano a sentirsi «fratelli di navigazione», uniti da una comunanza che oltrepassa continenti, razze e generazioni. Primo libro di una trilogia dedicata alla nascita dell'india moderna, mare di papaveri rappresenta per l'india moderna quello che libri come moby dick hanno rappresentato per l'america: la simbolica narrazione dell'origine di una civiltà nuova sorta dall'incontro-scontro di mondi opposti.