Sinossi Libro
Con una storia avvincente, dalle situazioni dirompenti e dai personaggi indimenticabili, viene qui riproposta una delle più importanti scrittrici britanniche che, al pari di jane austen e virginia woolf, rientra a pieno titolo tra i classici della letteratura. Pubblicato nel 1876, daniel deronda è l'ultimo, brillante romanzo di george eliot, e forse il più controverso. In questo libro, infatti, la celebre autrice di middlemarch offre uno dei più lucidi e feroci ritratti della politica e dell'imperialismo di età vittoriana, della discriminazione sessuale e razziale, della tolleranza religiosa e del pregiudizio. Daniel deronda è un giovane benestante di bell'aspetto, la cui natura sensibile e altruista lo spinge ad aiutare chiunque intorno a lui si trovi in difficoltà: da una sala da gioco alla riva del tamigi, fino a un piccolo negozio di antiquariato, daniel incontra così l'altezzosa gwendolen, la giovane mirah e l'erudito mordecai. Tra coincidenze ed eventi mondani, le loro vite si intrecciano a quella di deronda, che cercherà di risollevare le loro sorti e che ne verrà a sua volta inaspettatamente trasformato. Affidato fin da piccolo a sir hugo mallinger, daniel non ha mai saputo chi fossero i suoi genitori, ma un incontro accidentale getterà nuova luce sulle sue origini. Le contraddizioni della bella e viziata gwendolen, i difficili trascorsi della delicata mirah e i sogni religiosi di mordecai accompagnano daniel deronda verso la consapevolezza di sé e verso un'insperata felicità, sullo sfondo dei costumi dell'aristocrazia inglese. Attraverso una variegata galleria di personaggi umani, eliot affronta in maniera esplicita il tema del sionismo e dell'antisemitismo, con tinte vivide a metà tra l'indagine morale e il tono satirico.