Sinossi Libro
Palermo, 1600. Viciuzza vive in condizioni di grande miseria: non ha una madre che le voglia bene, e se nel piatto le arriva qualche fava per farci una purea è per grazia ricevuta. Ma non c'è privazione che possa intaccare il suo candore, e questo le è valso il soprannome di babbasuna. Per sua fortuna, a farle da angelo custode ci pensa l'amica rosalia, che in realtà è l'incarnazione dell'omonima santa amata dal popolo, dai capelli d'oro e un dolce profumo di rose. Tra le due ragazze nascerà un'amicizia inossidabile, che le accompagnerà lungo i terribili anni della peste palermitana. Attorno a loro si muovono figure eccentriche e irresistibili, come le suore mano destra e mano sinistra, infaticabili aiutanti di padre cascini, impegnato nell''ideuzza' di ricollegare la genealogia di santa rosalia a carlo magno con l'aiuto del pittore fiammingo van dyck; o come la pittrice sofonisba anguissola, che accoglie nel suo studio viciuzza e la trasforma in una donna fatta e finita.