La nostra Recensione
Ninfee nere è uno dei libri più belli di michel bussi, il maestro francese del thriller psicologico. Ambientato a giverny, il villaggio dove visse e dipinse claude monet, il romanzo è un gioco di specchi tra arte e realtà, tra verità e menzogna, tra passione e follia.
Tutto inizia con un omicidio: jérôme morval, un ricco medico e collezionista d'arte, viene trovato morto nel ruscello che attraversa il giardino delle ninfee. Chi l'ha ucciso e perché? A indagare sono il commissario laurenç sérénac, un poliziotto parigino trasferito in provincia, e il suo assistente sylvio bénavides, un giovane appassionato di storia. I sospetti si concentrano su tre donne: la moglie di morval, una bella e fredda ereditiera; la sua amante, una giovane e sensuale maestra d'asilo; e la vecchia signorina fanette, una pittrice che vive nella casa di monet.
Ma nulla è come sembra in questo romanzo che mescola abilmente i generi: giallo, storico, romantico, artistico. Bussi ci conduce in un labirinto di enigmi e colpi di scena, in cui ogni dettaglio ha un significato nascosto. La narrazione è affidata a una misteriosa voce che osserva e commenta gli eventi con ironia e sarcasmo, senza svelare la sua identità fino alla fine.
Ninfee nere è un libro che vi terrà incollati alle pagine, vi farà innamorare dei personaggi e vi sorprenderà con il suo finale inaspettato. Un capolavoro di suspense e di eleganza, che vi farà scoprire il fascino e i segreti di giverny e delle opere di monet. Un libro da non perdere per gli amanti dei thriller e dell'arte.