Sinossi Libro
'questo non sarà mai un libro di storia dell'arte, con le due auliche maiuscole, non assomiglia a uno di quei tomi scolastici che hanno forse lasciato tedio e sonnolenza sui banchi di scuola, ma è piuttosto un viaggio esoterico nelle storie dell'arte. ' forte della sua esperienza di autore e conduttore televisivo, philippe daverio non è mai banalmente divulgativo, non intende semplificare fenomeni complessi, ma affronta le vicende degli artisti, delle opere e dei committenti secondo un metodo d'indagine che è diventato la sua cifra personale: sa guardare da lontano o accostarsi per vedere da vicino. Ogni suo nuovo libro è un'avventura che apre nuove prospettive. Il 'metodo daverio' è applicato in questo caso al rinascimento. Il periodo fondativo della cultura e dell'arte italiana acquista così nuova freschezza e vivacità, prende le mosse dalla pittura di giotto, 'un fulmine nella storia dell'arte', e si conclude con quel 'talentaccio e caratteraccio' di caravaggio, attraversando la curiosità anarchica di leonardo, i cagnolini di tiziano, l'eccentrica sensualità di parmigianino e i sussulti religiosi di michelangelo. L'allontanamento dalle categorie canoniche della storia dell'arte e la pratica dello spostamento del punto di vista si rivelano in particolare nelle daveriologie, pagine nelle quali la curiosità impertinente dell'autore affronta nuove strade di lettura, attraverso accostamenti insoliti di capolavori e artisti lontani nel tempo e nello spazio.