Firenze, gennaio 1475. Sandro botticelli dipinge uno stendardo per la giostra di giuliano de' medici. Vi è raffigurata una donna bellissima, che rappresenta la dea pallade atena. Immortala così nei secoli il meraviglioso volto di simonetta cattaneo vespucci, la bella senza paragoni. Lo stendardo poi scompare nel nulla, diventando una chimera, un capolavoro perduto che ogni storico dell'arte vorrebbe trovare. Roma, oggi. Erminia schiavone, proprietaria di un pensionato per studenti in via di ripetta, sospetta che uno di loro voglia ucciderla. Venezia, oggi. A sofia anastopoulos, storica dell'arte di origine greca, invitata a cena da amici, viene chiesto un parere sul suggestivo dipinto di un imitatore di pieter bruegel il vecchio che il padrone di casa ha regalato a sua moglie. La cornice dorata del quadro reca la scritta: est modus in rebus.
Al fraser's ridge, nei tenitori oltreoceano della corona britannica, la vita è sempre più difficile, nonostante gli sforzi di claire e james. Claire cerca di riprendersi dalla brutta avventura del rapimento nel corso del quale aveva conosciuto il misterioso indiano wendigo, un altro viaggiatore nel tempo. Jamie, da parte sua, alla vigilia della rivoluzione americana deve barcamenarsi fra la sua adesione alla causa indipendentista e la sua lealtà verso gli inglesi. Mentre continuano le peripezie dei protagonisti - fra cui addirittura un'accusa di omicidio che porta claire in prigione e un sospetto di infedeltà coniugale che pesa su james - si svolge la prima battaglia fra ribelli e lealisti che viene vinta dai primi, ma i coniugi fraser non riescono a rallegrarsene. Su di loro, infatti, grava un incubo che viene dal futuro: un ritaglio della. Wilmington gazette. Del 13 febbraio 1776, in cui si annuncia la morte di jamie e della sua sposa, deceduti il 21 gennaio di quello stesso anno nell'incendio della loro casa.
I cinque agenti della scorta di aldo moro: chi erano e perché vivono ancora. «quando chiuderete le pagine di questo libro potrete dire di conoscerli e non potrete più dimenticarli. » - dalla prefazione di mario calabresi il 16 marzo 1978, in via fani, a roma, le brigate rosse rapirono aldo moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: oreste leonardi, domenico ricci, raffaele iozzino, giulio rivera e francesco zizzi, due carabinieri e tre poliziotti. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono incentrate sulle figure dei terroristi, a cui sono stati dedicati articoli, libri, dibattiti e interviste, mentre le vittime venivano trascurate se non del tutto dimenticate. Lo storico filippo boni ha sentito il bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello stato e per farlo è andato nei luoghi in cui vivevano, a parlare con le persone che li avevano amati e conosciuti: genitori, figli, fratelli, e fidanzate a cui il terrorismo ha impedito di sposare l'uomo che amavano. In questo libro, boni ha raccolto le toccanti storie di vite umili ma piene di sogni e di affetti, restituendo così verità e memoria a quei corpi prima trucidati e poi dimenticati e al tempo stesso componendo uno straordinario affresco di un'italia semplice e vera, che resistendo alle atrocità della storia si ostina a guardare al futuro.
Vincitore premio bancarella 1954nel loro paesello della bassa peppone e don camillo continuano, negli anni dell'immediato dopoguerra, il loro conflitto privato fatto di avventure, vendette, scherzi, strategie opposte e complementari. Perché, si sa, spesso gli estremi sono così estremi che si ricongiungono dall'altra parte. Così può capitare che i due escano dalle cabine elettorali e non si sappia chi abbia fatto la croce sul pci e chi abbia consegnato la scheda bianca, oppure addirittura che nascondano insieme un carro armato, ingombrante ricordo della guerra da poco finita. Le avventure di don camillo e peppone superano le divergenze politiche, le ideologie, la storia e si trasformano oggi in racconti pieni di umanità, in cui riscoprire il valore di un
Il volume conclusivo della trilogia winternight. La notte dell'inverno. Per salvare la russia e combattere con nemici mortali e immortali, contro il visibile e l'invisibile. Mosca è in preda alle fiamme, e per salvarsi vasja deve fuggire via, inseguita da tutti coloro che la accusano di morte e distruzione. Raggiunge così il regno della mezzanotte, una terra magica fatta di ogni mezzanotte passata, presente e futura. Ma rimanere lì sarebbe una condanna a morte per tutta la sua famiglia e per le sue terre. Intanto il gran principe di mosca è in preda alla rabbia e alla frustrazione, e sceglie alleati che lo condurranno su un percorso di guerra e rovina. E, mentre medved, il fratello gemello di morozko, sta scatenando il caos nella città stanca, un esercito di tatari si sta preparando ad attaccare e minacciare i confini della rus. Vasja si ritroverà nel mezzo di una guerra tra due stati, tra religione e folklore e tra antichi fratelli. Sarà in grado di salvare la russia, morozko e il magico mondo che custodisce?
Dopo il grande successo di vita con lloyd e in viaggio con lloyd, simone tempia ritorna con una nuova selezione dei dialoghi surreali, agrodolci e delicatamente profondi che lo hanno reso celebre. «lloyd, che fine hai fatto? » «mettevo ordine tra i suoi pensieri, sir» «lo sai che non avrò mai la testa a posto! » «ma potrebbe avere posto nella testa, sir. » «per avere altri pensieri? » «o per dare spazio a chi li merita, sir» un libro ricco di inediti che accompagnerà i suoi lettori giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, regalando una quotidiana pillola di ironica saggezza. 365 lampi di genio e dolcezza (366, contando il 29 febbraio) per riconciliarsi con il mondo ogni volta che ci sentiamo fuori posto.
Che cos'è davvero la divina commedia? Non certo un polveroso tomo o una mera reminiscenza scolastica. Il poema immortale di dante è ben altro: una «strepitosa storia d'amore», piuttosto, un'«esplosione di entusiasmo per dio» e, soprattutto, il resoconto memorabile del viaggio più estremo e drammatico che un essere umano possa compiere «avviciniamoci all'inferno dantesco con la stessa curiosità che si avrebbe per un poema riportato alla luce dalle ricerche su una civiltà perduta. Solo così la storia immortale del viaggio più estremo e grandioso verso la felicità e la salvezza potrà rivelarsi in tutta la sua meraviglia. » un capolavoro che per la sua capacità di comunicare la potenza della fede cristiana e di parlare a ogni generazione, dovrebbe essere lettura indispensabile per noi cittadini spaventati di questo cupo xxi secolo, inghiottiti dal buio interiore della selva oscura in cui tutti, prima o poi, ci troviamo a vagare. Questa originale
Lo studio ripercorre attraverso testimonianze letterarie in poesia e in prosa i legami che, nel corso di umanesimo e rinascimento, coinvolgono letteratura e arti pittoriche e scultoree, insistendo sulle diverse modalità di critica artistica, sui topoi letterari classici e la loro rielaborazione, e sul dibattito tra le arti. Parallelamente alla nascita e allo sviluppo di una riflessione analitica sull'arte e sulla figura dell'artista nel suo ruolo nella società, l'umanesimo crea un vocabolario tecnico atto ad esprimere non solo il giudizio critico assorbito dai classici, ma anche le nuove teorizzazioni frutto dell'indagine dei contemporanei.
Questo libro è un'avventurosa analisi del processo creativo e individuativo di un uomo, che affidandosi al potere di una scrittura ispirata è riuscito ad entrare in contatto con gli insegnamenti delle eredità archetipiche. Affidandosi e talvolta scontrandosi coi nemici e gli amici del suo mondo fantasmatico interiore, facendo rivivere - reinterpretandole - le sue emozioni, i conflitti, le paure e le doti attraverso le peripezie dei suoi personaggi romanzati, come fossero gli attori di uno psicodramma o i manichini di un teatro magico, ha dato avvio ad una catarsi simbolica collettiva. Come un ramoscello che oscilla tra le immense fronde mosse dai venti, si è tenuto in equilibrio muovendosi affannosamente e vivendo appassionatamente tra i contrari ma complementari aspetti del sé, fino alla tanto agognata armonia: il ricongiungimento con madre natura, anima di tutte le cose e fonte di vita. Ancorandosi alla maieutica della psicoterapia junghiana è riuscito ad incamminarsi con coraggio alla ricerca dell'anima perduta, a immergersi negli abissi della madre terra e a perdersi, per poi ritrovarsi.
«in pluk e il grattacielo, c'è un protagonista - un ragazzino che vive solo e gira con uno strampalato carroattrezzi - che si erge a paladino dei più deboli: che siano scarafaggi, piccioni, scoiattoli o anche bambini come lui e addirittura adulti» - ilaria zaffino, robinson al grangrattacielo c'è una camera libera. Quando lo viene a sapere, pluk si precipita lì con il suo carroattrezzi rosso e si trasferisce nella stanza della torre, in cima al palazzo. Finalmente ha una casa. E trova subito un sacco di amici: zaza lo scarafaggio, la colomba clio, il signor pennino, i fracassini e agatina. Assieme a loro vive sempre nuove avventure. Età di lettura: da 5 anni.